food
17 Luglio 2018[caption id="attachment_144100" align="alignleft" width="176"] Andrea Fongo[/caption]
Oggi affermato fotografo di food, alle spalle un passato da cuoco: i consigli di Andrea Fongo su come immortalare con efficacia le creazioni culinarie.
“Come cuoco, ho iniziato da autodidatta, principalmente in contesti dove la ristorazione prevedeva grandi numeri e menù piuttosto standardizzati. Non c’era spazio per la creatività. Appena ho potuto, una volta capito che volevo uscire dal retro delle cucine, mi sono dedicato alla mia passione più grande: la fotografia. Il linguaggio delle immagini rappresentava il modo migliore per comunicare ed esprimere la mia creatività ad altre persone. Ho deciso di continuare sulla strada che avevo tracciato tra padelle e fornelli e sono diventato fotografo di food.”
Quanto ti è servito aver sperimentato in prima persona il mestiere di cuoco nella tua professione attuale?
Davvero tanto, perché l’esperienza pregressa mi consente di immedesimarmi nei cuochi con cui collaboro: poter stabilire un rapporto empatico e profondo con un cliente è sempre un grande valore aggiunto nel mestiere di fotografo.
Cos’è per te il foodporn?
Per il mio modo di vedere, la definizione fa riferimento ad un modo di fotografare i piatti che non intende essere una condivisione che li valorizzi o li faccia apprezzare, ma piuttosto un’azione compulsiva, quasi effimera. Si scatta una foto perché ora il cibo va di moda e si ha un telefonino con fotocamera in mano. Attenzione, non delegittimo l’uso del cellulare, ma può essere fatto in maniera migliore.
Quanto è importante dare la giusta rilevanza estetica alle proprie creazioni culinarie e utilizzare con efficacia i social?
Usare i social in maniera oculata e consapevole, per far vedere e parlare di sé, specialmente se si è un ristoratore, è un’ottima cosa. Spesso purtroppo si tende a fare da soli, dalle foto ai testi fino all’intera gestione e si possono fare tanti pasticci ottenendo risultati molto poco promettenti.
Secondo te perché oggi la rilevanza delle immagini è assurta a un ruolo così importante?
Perché la fotografia ha il potere dell’immediatezza, del contenuto, del linguaggio e del messaggio. Prendo in prestito il famoso detto “Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace”: ora vale tanto il contrario – “è buono ciò che è bello”, soprattutto nei siti di rating ristoranti come TripAdvisor o The Fork.
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
21/11/2024
Una piattaforma che permette ai ristoratori di scegliere tra una gamma di imballaggi sostenibili, sia compostabili che realizzati in carta, cartone o plastica riciclata. È Deliveroo Packaging, ora...
21/11/2024
Nel cuore di San Frediano, una delle zone più vibranti di Firenze, il Gunè Next Door si rinnova. A guidare il cocktail bar arriva Matilde Martelli, ventottenne fiorentina doc, che dal 9 ottobre ha...
20/11/2024
Si è parlato di educazione alimentare nel corso dell’assemblea annuale di Fipe-Confcommercio a Roma. Sul tema la federazione, dopo il contributo delle istituzioni nell’ambito della formazione...
20/11/2024
L’essenza bio diventa l’anima di Belvedere. A giugno di quest’anno, la vodka di casa Moët Hennessy, dopo tre anni di studi e ricerche, ha ottenuto la certificazione biologica europea,...
A cura di Matteo Cioffi
I NOSTRI PORTALI
Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
©2024 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy