24 Luglio 2018

Arriva lo smart working: condivisi e indipendenti

di Riccardo Sada


Arriva lo smart working: condivisi e indipendenti

Chi punta esplicitamente al lusso, chi fortemente ai servizi. Chi punta onestamente alla ristorazione e chi alla più radicale delle innovazioni. La corsa degli esercenti a soddisfare la clientela ormai supera l’immaginazione e, andando oltre le aspettative e la moda, l’ultima frontiera dell’offerta oggi resta il coworking. Ecco quindi il proliferare di bar e pubblici esercizi vicini al food & beverage, pronti a diversificare, a mettere sul piatto idee che lambiscono i locali polifunzionali. Alla notizia che ha visto il gruppo dolciario Ferrero lanciare lo “smart working”, un progetto pilota che inizialmente riguarda un centinaio di dipendenti di società che hanno sede in Italia, una lunga e intensa coda ha fatto da eco imponendo il trend: si lavora da casa, oggi, e non solo. Si creano gruppi professionali online che condividono e si ritrovano in nuovi spazi. Un computer portatile o uno smartphone, una veloce connessione e una scrivania, basta questo. La postazione è mobile e corre dietro al business. L’obiettivo è di offrire l’opportunità di viaggiare di meno, creare meno traffico e pendolarismo, per un impiego sempre più sostenibile. La formula dello “smart working” rappresenta un ulteriore tassello, unito allo sviluppo del car sharing. Bar, caffetterie, panifici, pasticcerie (come Pavè) e tavole calde mettono a disposizione i propri locali specializzandosi sempre più.

[caption id="attachment_144648" align="alignright" width="200"] Bamboo Bar[/caption]

UN’AZIONE FASHION
La moda diventa esigenza e sfrutta la… moda. Per fare un figurone, molti manager dribblano asettici uffici preferendo l’esclusività di regge in pieno centro cittadino. Come il Bamboo Bar, all’ultimo piano dell’Armani Hotel, ad esempio: con postazioni davanti a una grande vetrata affacciata sui tetti di Milano, tra tutti è sicuramente il più glam, tavoli con presa elettrica ma con accesso temporale e limitato al wifi a tempo, anche perché nel capoluogo lombardo il tempo è stringato e si ha solo l’attimo fuggente di consumare uno Spa Drink (infusione fredda di lemongrass e zenzero) o un Moscow Mule. Oppure si può optare per il Café Trussardi, che in zona dehor, al piano terra, mette a disposizione molte prese di corrente ai tavolini interni e addirittura al bancone, con vista direttamente sulla Scala e bevendo uno dei migliori succhi di pomodoro della metropoli. Dall’ombra del Duomo è un attimo fare un salto in zona Garibaldi e Porta Nuova, nuova e assoluta tappa del coworking meneghino a cui guardano tutti. Prima tappa, la Fondazione Feltrinelli (via Pasubio): qui si lascia un documento d’identità all’ingresso e con un badge si accede al quinto piano e al Babitonga Cafè, il bar tra gli scaffali della libreria della Fondazione. Colazioni, laptop e professionisti delle start-up che si confondono tra studenti indaffarati e manager impegnatissimi. Lo Yatta! è un’area open space che con una sessantina di euro al mese permette di affittare una postazione (almeno duecento ce ne vogliono per la scrivania dedicata 24/7). I polifunzionali, perfetti anche per i weekend, sono quegli spazi dove andare a bere un caffè o una spremuta e sfruttare la connessione wi-fi veloce sentendosi quasi a casa. All’Open di viale Montenero a Milano ci sono ben 40 postazioni e addirittura stampanti, iPad e monitor messi a disposizione dal locale stesso e lavorare, conoscendo persone nuove ogni giorno, inizia a diventare piacevole. Oltre a Coffice (si paga un fee di ingresso; la prima ora costa 4 euro, a seguire ogni mezz’ora 1,50, e si gode di comode poltrone e di un buffet).

[caption id="attachment_144668" align="alignleft" width="235"] Le Biciclette[/caption]

L’IDEA DEL BRAND
Tra i posti più trendy del momento c’è sicuramente Upcycle (Via Ampère 59, Milano), bar e caffè con coworking in uno spazio consacrato al mondo delle biciclette che ricorda un’officina meccanica. Da qui si intuisce che un coworking potrebbe anche nascere in modo spontaneo o su suggerimento di una stessa azienza o brand. Si arriva al classico con la Santeria (su misura, con postazioni in condivisione, stampanti, cassettiere e sedie da ufficio), Le biciclette e l’ennesimo bar coworking a tempo, AntiCafé a Roma. Il direttore, Massimo Mallia, spiega: “Non facciamo il consueto servizio al bancone, la nostra è una formula un po’ particolare. All’ingresso viene consegnata una tessera segna tempo che registra l’orario di ingresso e quello di uscita, in modo da avere un controllo chiaro sulla permanenza. La nostra tariffa è a tempo: resti un’ora e costa 4 euro, le ore successive costano 3 euro e sono frazionabili in tagli da 10 minuti; ad esempio, resti un’ora e mezzo, costa 5,50 euro. La tariffa include consumazioni illimitate per quanto riguarda i prodotti di caffetteria, il nostro buffet di snack dolci e salati e il frigo con le bevande fresche. Sempre incluso nella stessa tariffa è compreso l’utilizzo di wifi, videoproiettori, stampante, scanner, libri, riviste e quotidiani”. Per gli studenti universitari e gli startupper c’è uno sconto del 15 per cento sulle tariffe ed esistono anche forme di abbonamento. In realtà, questa è un’idea degli “ziberflat” russi (“orologio”, in italiano). E a Napoli il DaMa Caffè è pensato soprattutto per gli studenti. Il titolare, Gino, ha modellato la sua attività per venire incontro alle esigenze dei più giovani e dalle risicate risorse economiche. Tante le offerte nel proprio portfolio. A Roncadelle, alle porte di Brescia, presso il Nonsolo Café di via Tien An Men, è nato il corner per discografici, talent scout e dj Media Records Genius Bar. “Questa pratica renderà le aziende, una volta a pieno regime, ancora più sostenibili e dinamiche”, spiega Gianfranco Bortolotti, CEO di Media Records EVO. “Siamo stati sempre svincolati dal concetto di ufficio. Bisogna solo andare oltre i propri parametri e cercare il risultato, ovviamente supportati sempre più dalla tecnologia, dalle nuove piattaforme di coworking online, tra cui Asana e Google Drive”. A Torino, Massimo Gabutti, colui che inventò un ventennio fa la band dance Eiffel 65, sfruttando lo spazio lasciato dagli studi di registrazione ha creato Bliss Coworking, nato nel 2012. Una sala riunioni, 12 uffici, 4 scrivanie in open space, un green screen e un’area relax interna in cui fanno capolino dei vendor. Gestire un coworking significa comunicare uno status e un valore proponendolo e personalizzandolo, dice la responsabile Mary Orfino: “Un coworking manager facilita il networking tra i freelance presenti e davanti a una pizza o a un aperitivo ci si scambiano un sacco di informazioni e nascono proficue collaborazioni”. Il tempo porta a fidarsi dei clienti. “Inizialmente ci hanno aiutato un gran numero di telecamere, un ottimo sistema di allarmi nonché dei codici personalizzati di ingresso che ci permettono di monitorare tutti gli accessi alla struttura”.

[caption id="attachment_144669" align="alignright" width="226"] Second Home[/caption]

ALL’ESTERO
Focus su Second Home di Lisbona, un ambiente stimolante e accogliente in grado di ricreare una dimensione di “domestica” anche al lavoro. Numerose sono le aree di svago presenti: biblioteca, bar, sala cinema e centro benessere attendono professionisti che lavorano negli spazi del Mercado de Ribeira.
Il TreeXOffice a Londra è un hub creativo circondato dal verde. Se gli spazi non esistono, possono essere creati da zero e soprattutto ecosostenibili. L’installazione creata dallo studio londinese Tate Harmer ha trovato terreno fertile a Hoxton Square in occasione del London Festival of Architecture. Il progetto fa parte dell’iniziativa Park Hack Project, voluta dalla municipalità londinese per sollecitare i cittadini a vivere il parco. Tocco di rosa al Wing di Brooklyn, New York, dove l’interior designer Chiara De Rege ha puntato a creare un’atmosfera accogliente nella comunità di supporto al movimento di Lauren Kassan e Audrey Gelman.

APRIRE UN COWORKING IN PILLOLE

8 punti fermi in un bar coworking
• attenta comunicazione
• costante disponibilità
• illuminazione perfetta
• ottimizzazione dell’insonorizzazione
• personalizzazione dell’offerta
• postazioni sempre libere e ben gestite
• sale riunioni ad hoc e bagni in ordine
• servizio receptionist
• totale copertura wifi e numerose prese per la corrente
• vasta offerta di servizi (email, stampanti ecc.)

Come aprire un bar coworking
• accatastare lo spazio come ufficio
• essere in linea con i regolamenti per la sicurezza (come da DL 81/08)
• valutazione ASL
• essere in linea con i requisiti urbanistici e sanitari
• presentazione della DIA al SUAP
• apertura dello spazio

Le case-history sul web 
www.cafetrussardi.it
www.spazioyatta.it
www.blisscoworking.it
www.mediarecords.dance/2017/06/21/how-the-work-changesmedia-records-genius-bar-is-asmart-working-answer/
http://milan.armanihotels.com/

TAG: IMPRESA,COWORKING,SMART WORKING,PUBBLICO ESERCIZIO,MIXER 305,BAR COWORKING

Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:

Seguici su Facebook Seguici su Instagram

Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

21/11/2024

Una piattaforma che permette ai ristoratori di scegliere tra una gamma di imballaggi sostenibili, sia compostabili che realizzati in carta, cartone o plastica riciclata. È Deliveroo Packaging, ora...

21/11/2024

Nel cuore di San Frediano, una delle zone più vibranti di Firenze, il Gunè Next Door si rinnova. A guidare il cocktail bar arriva Matilde Martelli, ventottenne fiorentina doc, che dal 9 ottobre ha...

20/11/2024

Si è parlato di educazione alimentare nel corso dell’assemblea annuale di Fipe-Confcommercio a Roma. Sul tema la federazione, dopo il contributo delle istituzioni nell’ambito della formazione...

20/11/2024

L’essenza bio diventa l’anima di Belvedere. A giugno di quest’anno, la vodka di casa Moët Hennessy, dopo tre anni di studi e ricerche, ha ottenuto la certificazione biologica europea,...

A cura di Matteo Cioffi

 



Ottimizza la tua acqua e proteggi in modo ottimale le tue attrezzature per far crescere il tuo business in modo sostenibile. Dall'acqua dolce a quella dura, da quella calcarea a quella...


Una soluzione di filtrazione ad alte prestazioni in grado di soddisfare le esigenze principali nelle cucine professionali quando si parla di vapore e lavaggio. Si chiama BRITA...


Intelligente e interconnesso, capace di assicurare non solo una protezione ottimale delle macchine da caffè, ma anche una qualità costante in tazza e un servizio più efficiente. Sono i 'plus'...


Iscriviti alla newsletter!

I PIÙ LETTI

È andata all'amaro Amara la medaglia d'oro della Spirits Selection del Concours Mondial de Bruxelles: il riconoscimento, ottenuto a due anni di distanza da quello al World Liqueur Awards, è frutto...


I VIDEO CORSI







I LUNEDÌ DI MIXER

Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, co-founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, co-founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, co-founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante Osteria San...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, co-founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante Osteria San...


Si sente spesso dire che tra gli ingredienti fondamentali per il successo di un pubblico esercizio ce n’è uno non certo facile da reperire: l’esperienza. Se è così, allora Tripstillery va sul...



Quine srl

Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità

Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157

©2024 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy

Top