04 Settembre 2018
Vendere di più, oggi, è diventato un must per qualsiasi ristorante. Efficienti strategie di vendita di un ristorante di solito comprendono una combinazione di diverse tecniche, che possono variare considerevolmente in base alla posizione, all’”idea”, ai valori e alla cultura del locale. Naturalmente, è d’uopo fare una distinzione tra tecniche di vendita inerenti il marketing del ristorante e quelle legate al marketing nel ristorante. La rivoluzionaria metodologia del Restaurant Revenue Management, come affermo sempre durante i miei corsi, può “venirci in aiuto” in entrambi i casi. In quest’articolo ci soffermeremo in particolare sulle tecniche di vendita specifiche della fase in-experience, ossia quando l’ospite è fisicamente presente nel locale. Durante la permanenza nel ristorante, il cliente ha diversi punti di contatto che possono “rassicurarlo” sulla scelta fatta e convincerlo a non uscire con la tasca piena1. Avere successo in questa fase, in termini di profittabilità, dipende molto dalla capacità di uno dei più importanti tra i punti di contatto, il guest manager. Oggi ben sappiamo che tale posizione aziendale incarna più “vesti”, quella di tecnico, di consulente, di venditore dell’immagine del locale e dei piatti a menu. Per aiutare i clienti a scegliere i “cibi” che aumentano la marginalità aziendale, spesso i ristoranti sollecitano i loro camerieri a dare ai clienti suggestivi suggerimenti, utilizzando la cosiddetta tecnica del suggestive selling. Affinché un cameriere utilizzi professionalmente questa tecnica bisognerà che conosca molto bene il menu e viva un’esperienza personale con il cibo proposto, in modo da fornire al cliente dettagli specifici su gusto, consistenza e sapore, facendogli pregustare l’esperienza prima che arrivi il piatto al tavolo. La personalizzazione di ciò che viene “detto o fatto” dal cameriere, a seconda della tipologia di clientela servita, può fare in modo che una sua raccomandazione si percepisca non come una “vendita”, ma come un consiglio utile. È importante comprendere che i suggerimenti di un guest manager possono essere efficaci indipendentemente dal fatto che il cliente li richieda, ma saranno molto utili se si presentano come autentici. Se si desidera vendere senza riversare l’intero “carico” sul cameriere, il menu sarà il vostro “aiutante”. Il menu è la trasposizione dell’“io” aziendale in una lista, è il fulcro stesso del ristorante. Confezionare il menu secondo i nuovi canoni di psicologia del cliente, pertanto, è sempre più un “obbligo” per il ristoratore moderno.
_________________
1Allen H.Kelson
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
14/04/2025
Immaginate un macinacaffè capace non solo di offrire una precisione millimetrica, ma anche di entrare in sintonia con la mente umana, assecondando le aspettative sensoriali e amplificando...
A cura di Rossella De Stefano
14/04/2025
È la barlady Giuliana Giancano la vincitrice del Dojo Program, programma di formazione per bartender firmato Stock Spirits Italia e The House of Suntory, la casa artigiana...
14/04/2025
A Pasqua vince la tradizione. Secondo un’indagine AstraRicerche per Grappa Libarna, brand del Gruppo Montenegro, a tavola non mancheranno i grandi classici come agnello con patate (per il...
10/04/2025
Lavazza entra a far parte dell’Istituto Espresso Italiano (IEI), l’unico organismo in Italia che vanta un profilo sensoriale e un disciplinare di prodotto depositati. Lavazza utilizzerà la...
I NOSTRI PORTALI
Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
©2025 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy