18 Settembre 2019
Prima la legge di Stabilità per il 2016, poi la successiva manovra e, infine, la legge di Bilancio per il 2019. Sono i tre provvedimenti che hanno introdotto e rilanciato la futura generazione di apparecchi da intrattenimento che andrà a rimpiazzare le attuali new slot nei locali pubblici. Solo a parole, però. Sì, perché nonostante le diverse stesure legislative e qualche altro provvedimento amministrativo, non è mai stato dato seguito al processo di produzione delle nuove macchine, di cui si parla ormai da più di quattro anni, invano. Stavolta, però, sembra essere la volta buona. Dopo l’ultimo ritocco legislativo che ha confermato la futura generazione “da remoto”, aggiungendo anche qualche altro “dettaglio”. A cui si aggiungono anche le altre misure previste dall’ulteriore decreto Dignità. La legge di Stabilità per il 2019 (legge 30 dicembre 2018, n.145) ha previsto, infatti, (oltre alla proroga dei termini di rilascio degli attuali nulla osta e dell’avvio dell’emissione di quelli nuovi per le slot “remote”, spostandoli, rispettivamente al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2020), che “le regole tecniche di produzione degli apparecchi comma 6 a che consentono il gioco pubblico da ambiente remoto, devono prevedere la memorizzazione, la conservazione e la trasmissione al sistema remoto dell’orario di funzionamento degli apparecchi medesimi”. Con il ministero dell’Economia e delle finanze incaricato di notificare lo schema di decreto alla Commissione europea entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della Manovra. Ovvero, entro la fine di febbraio 2019. Allo scopo, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha costituito un gruppo di lavoro, il quale riparte da alcune soluzioni tecniche già individuate dall’Amministrazione con il decreto delle regole tecniche per gli apparecchi allora identificati come “Awp 3”, che era stato già sottoposto al vaglio della procedura di informazione comunitaria e pubblicato ma mai entrato in vigore. Elaborando una bozza di decreto ministeriale contenente le regole tecniche di produzione dei prossimi apparecchi. Nelle nuove macchine, i limiti di importo delle giocate e delle vincite (1 euro e 100 euro), la durata del ciclo delle giocate e l’utilizzo delle monete, ma saranno dotate –come previsto dal decreto Dignità – di un lettore di tessera sanitaria per impedire l’accesso ai giochi da parte dei minori. Ma in cosa consiste la parte “da remoto”? È presto detto: ogni apparecchio collegato in rete potrà raccogliere gioco ovvero essere inibito alla raccolta a seguito di abilitazione e disabilitazione proveniente da un server centrale dislocato in ambiente remoto, ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità; con l’autorizzazione da remoto al ripristino dell’apparecchio che sarà necessaria dopo gli interventi di manutenzione. Inoltre dovrà essere prevista una funzionalità di blocco dell’apparecchio da gioco attraverso modalità che ne precludono l’utilizzo da parte dei giocatori in specifiche fasce orarie, predefinite e modificabili da remoto. Inoltre, pur mantenendo lo sviluppo del gioco e il generatore di numeri casuali (Rng) sulla scheda di gioco, le funzionalità di governo e controllo degli apparecchi sono collocate in ambiente remoto; ciascuna partita è consentita grazie al coesistere dell’autorizzazione da remoto e dell’algoritmo di distribuzione delle vincite di cui viene preventivamente verificata, per ciascuna scheda di gioco, la corrispondenza a quanto certificato sul prototipo. Verrà inoltre eseguito un controllo periodico da remoto dell’integrità di ciascuna scheda in esercizio mediante la rilevazione della corrispondenza degli hash individuati in sede di verifica preventiva della scheda; con una cifratura dei collegamenti fra la scheda di gioco e le periferiche sensibili (ad esempio gettoniere e dispositivi di erogazione delle monete) e univocità di tali collegamenti per impedire l’utilizzo di schede o di periferiche aggiuntive. Verrà inoltre prevista la trasmissione da remoto e visualizzazione di messaggi e avvisi finalizzati alla prevenzione del gioco patologico ed alla promozione del gioco responsabile; con la possibilità di definire da parte del giocatore, prima di cominciare a giocare, un limite di importo ovvero un tempo massimo di gioco, prevedendo la visualizzazione delle relative informazioni, al completo esaurimento del limite di importo o di tempo, su video o display durante l’esecuzione del gioco (autolimitazione). Oltre a offrire la possibilità di visualizzare appositi messaggi, predefiniti e modificabili da remoto, con i quali si segnala al giocatore il superamento della soglia relativa ad un importo giocato massimo in un tempo prestabilito. Ecco quindi che, nella nuova versione degli apparecchi da remoto, se confermata l’impostazione di questa prima stesura, l’ambiente remoto determinerà il funzionamento delle macchine. Con l’autorizzazione di ogni singola partita costituisce il presupposto della determinazione dell’esito della partita stessa. Mentre saranno previste anche altre funzionalità mirate a stimolare la consapevolezza del giocatore, venendo incontro alle esigenze connesse alla prevenzione dei fenomeni di dipendenza dal gioco, ed impediscono l’accesso al gioco da parte dei minori.
ECCO IL NUOVO PREU SULLE SLOT
Aumenti, su aumenti, su aumenti. È la triste corsa del Prelievo erariale sulle slot, che dopo il rincaro disposto dal decreto dignità e quello successivo della Manovra, viene ora ulteriormente incrementato dal decreto sul reddito di cittadinanza. Al punto da rendere quasi incomprensibile a quanto ammonti l’attuale aliquota. Ebbene, in virtù dell’ultima legge, il prelievo sugli apparecchi comma 6a diventerebbe il seguente:
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