birra

06 Novembre 2020

Sazerac, America’s First Cocktail. Storia, ricetta IBA e video

di Nicole Cavazzuti


Sazerac, America’s First Cocktail. Storia, ricetta IBA e video

Dal 2008 il Sazerac è il cocktail ufficiale di New Orleans. Non stupitevi: il drink nasce a metà ‘800 proprio nella principale città della Louisiana, nel profondo Sud degli Stati Uniti d’America

di Nicole Cavazzuti e Dom Costa

Dici Sazerac e pensi subito agli esordi della mixology. “Il Sazerac è stato il primo drink realizzato negli Stati Uniti” ricorda Dom Costa, celebre bartender con ben 40 anni di esperienza, autore del libro Drinkzionario pubblicato dalle edizioni Velier.

LA STORIA

Premessa: verso il 1830 New Orleans era patria dei piaceri alcolici (e non solo), centro nevralgico di commerci -whisky in primis-, nonché detentrice di una sofisticata cultura del bere. È questo lo scenario dove nasce il Sazerac. Che, alla stregua di molti altri drink dell’epoca, fu pensato come rimedio medico. A crearlo, intorno al 1830, fu il farmacista immigrato di origine creola Antoine Peychaud, titolare di una farmacia-erboristeria in centro, per la precisione al 437 di Royal Street. Qui, prima di cena, offriva agli amici una bevanda ricostituente a base di cognac, assenzio (pare) e una goccia del suo “medicinale” dalla ricetta segreta. Il Peychaud’s bitter, per l’appunto. Di cui è indubbio sia l’ideatore. Non è certo, invece, che sia davvero lui il creatore della ricetta che beviamo oggi. C’è infatti chi ritiene che l’assenzio sia stato aggiunto dopo. Nello specifico, Stanley Clisby Arthur nel suo libro edito nel 1937 indica il bartender Leon Lemothe come colui che perfezionò la ricetta con l’aggiunta del liquore della Fata Verde.
In ogni caso, a rendere popolare il drink -una ventina d’anni dopo- fu Sewell Taylor, un grossista di liquori rivenditore in esclusiva dei brandy della compagnia Sazerac de Forge et Fils. Titolare dal 1853 del Sazerac Coffee House, a pochi passi dalla farmacia di Peychaud, Taylor propose agli avventori una miscela di cognac, assenzio e una goccia di Peychaud’s bitter. Risultato? Nel giro di poco, divenne il cocktail più bevuto di New Orleans e presto la ricetta si diffuse oltre i confini della Louisiana. A sdoganare del tutto negli Stati Uniti il drink fu però un terzo personaggio, Thomas Handy. Dopo aver acquistato nel 1870 la Sazerac Coffee House, Handy modificò la ricetta del drink. A lui si deve la scelta di inserire il rye whiskey al posto del cognac, che poi tra l’altro è stata sancita dalla lista codificata IBA. In parte, presa per venire incontro al gusto dei clienti, in parte se non soprattutto perché gli serviva un ingrediente più economico e di maggiore reperibilità rispetto al cognac. All’epoca, infatti, l’epidemia della Fillossera devastava i vigneti francesi e cognac e brandy erano divenuti improvvisamente rari e cari. Oltre ad aver firmato la ricetta attuale del Sazerac, Thomas Handy comprò i diritti della Peychaud Bitter, lanciò il Sazerac imbottigliato (il primo drink pre-batch pronto da bere, commercializzato in tutti gli Stati Uniti) e aprì il Sazerac Bar, proprio in Royal Street, che contribuì a consolidare ulteriormente la popolarità del cocktail.

DA SAPERE

Tutt’oggi la Sazerac Company produce il Peychaud’s Bitter, il Sazerac Rye e l’Herbsaint Bitters ingrediente utlizzato al posto del liquore della “Fata Verde” da quando, nel 1915, divenne illegale produrre l’assenzio in America e in uso fino alla sua liberalizzazione, avvenuta alla fine del primo decennio del 2000.

CURIOSITÀ

Pare che ci sia un legame tra la parola cocktail e il Sazerac. Alcuni infatti sostengono che il drink inizialmente venisse servito nel portauovo (il coquetier, in francese) e che dalla storpiatura della pronuncia sarebbe derivato il termine “cocktail”. Leggenda o verità? "Mi hanno smentito questa leggenda fonti autorevoli", avvisa Dom Costa.

[caption id="attachment_180312" align="aligncenter" width="243"] Sazerac[/caption]

LA RICETTA IBA

Categoria:
All Day
Ingredienti:
5 cl Rye Whisky
1 cl assenzio
1 zolletta di zucchero
2 gocce di Peychaud’s Bitter
Preparazione:
Prendere due bicchieri Old Fashioned. Riempirne uno di ghiaccio tritato e tenerlo da parte.
Porre, al di sopra del secondo bicchiere, un tovagliolino da servizio e la zolletta di zucchero. Imbibirla con due gocce di Peychaud’s Bitter, farla cadere nel bicchiere e scioglierla aiutandosi con l’acqua e un bar spoon o un muddler. Versare quindi il Rye nel bicchiere insieme a sufficiente ghiaccio e mescolare per una ventina di secondi. Svuotare dal ghiaccio l’altro bicchiere e versare alcune gocce di assenzio per aromatizzare le pareti. Inserire il drink nel bicchiere aromatizzato. Spruzzare gli oli essenziali di una scorza di limone.
Decorazione:
Una scorza di limone.

CONSIGLI

  • In assenza dell’assenzio, potete usare il Pernod, il Pastis o, meglio, l’Herbsaint Bitters Original Recipe.
  • Jim Meehan, nel suo omonimo Manuale edito in Italia da Readrink, ricorda che molti ospiti si rivelano particolarmente esigenti riguardo alla preparazione del Sazerac. “Chiedete sempre loro se preferiscono il Peychaud Bitter o l’Angostura e se gradiscono addolcire il cocktail con la classica zolletta di zucchero oppure con lo sciroppo di zucchero”, suggerisce.

IL VIDEO TUTORIAL

Il Sazerac, cocktail creato intorno al 1830, prevedeva inizialmente il cognac, poi sostituito dal rye whiskey. Qui il bartender Alessio Giovannesi responsabile di Baccano Roma ci insegna la ricetta originale

TAG: CAFFè DIEMME,DOM COSTA,SAZERAC,ALESSIO GIOVANNESI

Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:

Seguici su Facebook Seguici su Instagram

Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

22/11/2024

Anche questa volta non mi ha deluso. Anzi, riesce a stupirmi e non poco, per la seconda volta. Sto parlando del “Torbageddon” l’evento giunto alla seconda edizione dedicato al whisky torbato,...

A cura di Sapo Matteucci

22/11/2024

Un progetto, firmato da Campari Academy, che promette di mostrare l'universo del bar da una nuova prospettiva. L'edizione inaugurale di Barmaster Hub, tenutasi lo scorso 18 novembre presso...

22/11/2024

https://mercatodeivini.it/Al via il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti FIVI, che si terrà a BolognaFiere dal 23 al 25 novembre. Giunto alla 13a edizione, l'evento riunirà più di 1.000...

21/11/2024

Una piattaforma che permette ai ristoratori di scegliere tra una gamma di imballaggi sostenibili, sia compostabili che realizzati in carta, cartone o plastica riciclata. È Deliveroo Packaging, ora...

 



Ottimizza la tua acqua e proteggi in modo ottimale le tue attrezzature per far crescere il tuo business in modo sostenibile. Dall'acqua dolce a quella dura, da quella calcarea a quella...


Una soluzione di filtrazione ad alte prestazioni in grado di soddisfare le esigenze principali nelle cucine professionali quando si parla di vapore e lavaggio. Si chiama BRITA...


Intelligente e interconnesso, capace di assicurare non solo una protezione ottimale delle macchine da caffè, ma anche una qualità costante in tazza e un servizio più efficiente. Sono i 'plus'...


Iscriviti alla newsletter!

I PIÙ LETTI

È andata all'amaro Amara la medaglia d'oro della Spirits Selection del Concours Mondial de Bruxelles: il riconoscimento, ottenuto a due anni di distanza da quello al World Liqueur Awards, è frutto...


I VIDEO CORSI







I LUNEDÌ DI MIXER

Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, co-founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, co-founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, co-founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante Osteria San...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, co-founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante Osteria San...


Si sente spesso dire che tra gli ingredienti fondamentali per il successo di un pubblico esercizio ce n’è uno non certo facile da reperire: l’esperienza. Se è così, allora Tripstillery va sul...



Quine srl

Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità

Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157

©2024 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy

Top