02 Maggio 2015

Il 2015 sarà l’anno del salato. Lo dice una ricerca di Ipsos


Il 2015 sarà l’anno del salato. Lo dice una ricerca di Ipsos

Il 2015 sarà l’anno del cibo salato (seppure iposodico) che verrà preferito al dolce. A dirlo è una ricerca condotta da Ispos per conto di Tuttofood, il salone dell’agroalimentare promosso da Fiera Milano, in agenda dal 3 al 6 maggio. L’analisi rivela che ben il 66% degli intervistati nell’anno in corso si indirizzerà verso la ricerca di gusti sapidi, più maturi. Una tendenza che si rifletterà in una preferenza per piatti e alimenti salati. Il 70% degli intervistati ritiene inoltre che sarà necessario individuare piatti e ricette in grado di coniugare gusto e attenzione alla salute. Si tenderanno poi a riscoprire le origini attraverso i grandi classici della tradizione, ma non mancherà neppure l’apprezzamento verso cucine innovative e atipiche. Spostando poi l’orizzonte ai prossimi 2-3 anni, lo studio sottolinea come sia ragionevole attendersi una crescita del fresco e del biologico.

La ricerca ha inoltre analizzato le dinamiche dei consumi alimentari fuori casa, rilevando come la colazione resti appannaggio quasi esclusivo delle mura domestiche: solo 1 italiano su 7 infatti predilige il bar (14%). Prendendo in esame, invece, pranzi e cene, l’analisi evidenzia una naturale maggiore predisposizione alle uscite tra i più giovani (il 60% circa dei ragazzi tra i 18 e i 29 anni mangia fuori casa almeno una volta alla settimana) rispetto alla generazione di età più matura, quella tra i 50-64 anni (50%). «E in questo quadro - afferma Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos - dobbiamo considerare che lo street food si candida come concorrente di cibi pronti o confezionati».

Tra le motivazioni che spingono a mangiare fuori casa - dice sempre la survey - spicca il desiderio di concedersi una serata in relax (48%), seguito dalla opportunità di trascorrere del tempo con amici (31%) e festeggiare un evento particolare (26%). «Va detto però - afferma Pagnocelli - che rispetto ai loro padri, i più giovani fanno registrare valori più elevati riguardo ad altri tre asset: il piacere di mangiare bene (7 punti percentuali di scarto tra i due gruppi), la possibilità di provare cibi diversi dal solito (7pp), ma soprattutto la comodità (10pp)».

Infine, la ricerca ha indagato i cibi stranieri che più hanno influenzato la cucina italiana scoprendo che le prime 3 posizioni sono occupate da kebab, hamburger e sushi. Esaminando, invece, i piatti e le ricette made in Italy che maggiormente hanno influenzato la cucina di altri Paesi, lo studio ha rilevato come i primi due gradini del podio siano occupati, senza sorprese, da pizza e pasta. I più giovani assegnano poi la medaglia di bronzo a espresso/cappuccino, mentre gli intervistati più adulti hanno votato per Parmigiano/Grana.

TAG: STREET FOOD,COLAZIONE,CENE,FUORI CASA,SALATO,DOLCE,PRAZI

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