bevande
21 Giugno 2016Dopo un 2014 particolarmente negativo dal punto di vista della produzione, con un calo di circa il 18% dei volumi produttivi, il 2015 è risultato un anno di crescita record dove il mercato del vino ha registrato una crescita di produzione del +10,6% rispetto all’anno precedente. Non solo un anno positivo per l’aumento della produzione, che torna ai livelli del 2010, ma anche perché l’Italia si riprende il primato mondiale di produttore di vino superando nuovamente la Francia (che ci aveva scavalcato nel 2014). Certamente, oltre alla particolare stagionalità, che ha influito positivamente sui volumi e sulla qualità della produzione, ha pesato in maniera decisiva il trend positivo dell’export che ha superato i 5 punti percentuale di crescita a valore. La produzione 2015 è composta per il 53% da vini rossi e per il 47% da vini bianchi. Di questi complessivamente il 45% circa è composto da vini DOC/DOCG, il 29% da vini IGT, il 7% dal Prosecco e il restante 19% da altro (vini da tavole, comuni, ecc).
IMPORT/EXPORT Oltre ai record della produzione, il 2015 è stato anche l’anno dei record dell’esportazione di vino. Le esportazioni, che come abbiamo detto sono cresciute di oltre il 5% dello storico a volume, sono state influenzate dal trend positivo dei vini sfusi, che hanno registrato un aumento del +4% a valore e dall’ottima performance degli spumanti che hanno registrato una crescita a valore del +17%. In leggero calo le esportazioni dei vini sfusi, ma poco rilevanti come ponderata e, per la prima volta, la bilancia commerciale supera i 5 miliardi di euro. Aumentano anche le importazioni di vini dall’estero che segnano un +3,5% a volume e +9% a valore.
IL VINO NEL FUORI CASA Restano stabili, con una leggera crescita, i consumi fuori casa per il vino che crescono appena dello 0,2% in volume e di +1% a valore. Anche in questo caso la performance migliore è stata realizzata dagli spumanti, che hanno aumentato i propri consumi del +7% rispetto al 2014 e sono cresciuti in termini di valore di circa il 6,5%. All’interno della categoria dei vini imbottigliati, i DOC/DOCG continuano a essere i preferiti dagli italiani, che li scelgono nella maggioranza delle loro occasioni di consumo e gli conferiscono il 50% di quota dei volumi (la quota è quasi raddoppiata negli ultimi 10 anni). Nel 2015 il segmento del DOC/DOCG è cresciuto a valore di circa il 3%, con un aumento medio di prezzo di circa l’8% (di cui circa 11% i bianchi e 6% i rossi), mentre i consumi del vino IGT sono cresciuti di 1% a volume e -0,5% a valore, con una diminuzione di prezzo di circa l’8% (di cui -9% i bianchi e -7% i rossi). Nonostante non siano aumentati i consumi di DOC/ DOCG dunque, gli italiani che consumano questa tipologia di prodotto, hanno continuato a preferire un vino di qualità a un vino economico nonostante il rialzo dei prezzi. Totalmente diversa invece la situazione per i consumatori di IGT che hanno visto una diminuzione dei prezzi per la maggior parte delle tipologie di vino, anche in considerazione degli aumenti delle importazioni durante il corso dell’anno (+50% circa dei volumi di importazioni di IGT).
LE AREE L’area di forza per i consumi della categoria resta sempre il nord Italia, con una percentuale di penetrazione dei consumatori di circa il 60% e una crescita per il 2015 sia in termini di volumi che di fatturato. Le regioni dove si sono registrati i migliori risultati in termini di andamento a volume sono il Veneto, per quanto riguarda il trend di bianchi e Prosecco e il Piemonte per l’andamento crescente dei prezzi. Al centro i consumi sono rimasti stabili, con una leggera crescita nel Lazio e buona crescita a valore per la Sardegna e la Toscana, soprattutto per il segmento DOC/ DOCG rosso. In perdita il sud che registra la sua performance negativa più rilevante in Sicilia, dove il trend a valore fa registrare una perdita di oltre 8%.
I CANALI Il canale di forza della categoria continua a essere la ristorazione, dove si concentrano circa il 50% dei consumi Fuori Casa, che nel 2015 sono cresciuti di +0,5% a volume e + 1,5% a valore rispetto all’anno precedente. Leggermente in calo i consumi nel bar tradizionale che si spostano verso il bar notturno che sta crescendo molto in termini di consumi, soprattutto grazie al consolidarsi del momento dell’happy hour/ aperitivo e dove i consumi di vino sono aumentati del 40% circa negli ultimi 10 anni.
IL CONSUMATORE Il vino si conferma la bevanda alcolica nazionale, consumato da oltre il 50% dei consumatori (circa 25 mln di persone), di questi il 41% è donna e con un trend di avvicinamento a questo mondo in aumento, contrariamente agli uomini che stanno perdendo consumatori. Con un consumo pro-capite medio da inizio anno di circa 2LT si posiziona secondo, dopo l’acqua, tra le categorie di prodotti beverage più consumate fuori casa e con un trend progressivo in aumento di oltre 2,5% dall’inizio dell’anno
Formind SRL è una società di consulenza aziendale in grado di offrire ai propri clienti una consulenza mirata e finalizzata alla soluzione di problematiche aziendali. La società realizza progetti innovativi, quali lo strumento di rilevazione dati dei consumi fuori casa Mindforhoreca, che consente in tempo reale di misurare i consumi italiani dall’interno dei punti di vendita. Partner delle imprese del Largo Consumo e dei consorzi del settore Ho.re.ca., Formind aiuta a far crescere i propri clienti fornendo servizi di consulenza lungo tutta la filiera. www.formind.it - Tel. 0690405209 - Via degli Olmetti 39/b - 00060 Formello (RM)
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A cura di Matteo Cioffi
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