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27 Marzo 2023Via libera alla tassazione agevolata delle mance per i pubblici esercizi. La misura, inserita nella Legge di Bilancio 2023, si rende di fatto accessibile e operativa a seguito della pubblicazione dell’Agenzia delle Entrate dei codici tributo per il versamento delle somme ricevute dai lavoratori con la risoluzione n° 16/E del 17 marzo.
Stando alla Legge di Bilancio, le somme destinate da parte dei clienti ai lavoratori del settore ricettivo e di somministrazione di alimenti e bevande, a titolo di liberalità e anche attraverso mezzi elettronici (che poi sono stati il vero pretesto per giungere alla tassazione agevolata), costituiscono reddito di lavoro dipendente, e sono soggette a un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali pari al 5%. Il tasso ridotto si applica a chi ha un reddito di lavoro non superiore ai 50mila euro; il prelievo ridotto viene applicato entro un limite stabilito del 25% dello stipendio annuale.
Precedentemente la tassazione a cui erano sottoposte le mance per bar e ristoranti era quella ordinaria, rientrando quindi nel reddito imponibile. Ora è stato invece ufficializzato un regime di tassazione agevolata del 5%, che diventa applicabile con i codici tributo ma che necessita della risoluzione di una serie di aspetti di natura pratica che dovrebbero andare incontro alle aziende, per facilitarne la fruizione principalmente circa la responsabilità che il datore di lavoro ha come sostituto d’imposta nel momento in cui sbriga la busta paga.
I CODICI TRIBUTO
Per consentire il versamento delle tasse sulle mance, con modello F24, sono stati istituiti i seguenti codici tributo:
In sede di compilazione del modello F24, questi codici tributo sono esposti nella sezione Erario, esclusivamente in corrispondenza delle somme indicate nella colonna Importi a debito versati, con indicazione quale mese di riferimento quello in cui il sostituto d’imposta effettua la trattenuta e con l’anno d’imposta cui si riferisce il versamento.
LE MISURE “ANTI-CRISI” IN LEGGE DI BILANCIO
In finanziaria (consultabile qui), la tassazione agevolata delle mance non è l’unica opportunità per i pubblici esercizi. E' stata estesa fino al 30 settembre prossimo anche la possibilità di completare gli investimenti in macchinari 4.0, così come sono stati prolungati e rafforzati gli interventi in termini di spese sostenute per l’acquisto di energia e gas (per le imprese non energivore c'è il -35%; per quelle non gasivore il -45%).
E ancora: il credito d’imposta del 36% è stato rifinanziato anche per quest’anno e per il 2024, entro il limite di 20mila euro per acquistare materiali riciclati. In più è stata aumentata la soglia per l’accesso al regime forfettario (85mila euro), mentre il taglio del cuneo fiscale, nella misura del 3% sulla quota dei contributi previdenziali dovuti dai lavoratori dipendenti, viene applicato qualora la retribuzione imponibile non ecceda l'importo mensile di 1.923 euro (25.mila euro su base annua). Il taglio, viceversa, è del 2% se la retribuzione imponibile non supera l'importo mensile di 2.692 euro (35mila euro annui).
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A cura di Matteo Cioffi
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