ristorante
29 Febbraio 2024
La cucina del futuro deve essere prima di tutto sana. Ce l’ha raccontato cheffe Gouloubi su Mixer di febbraio, lo abbiamo imparato dalla pandemia ma è anche un’esigenza sempre più sentita nelle società cosiddette avanzate soggette a progressivo invecchiamento. La sfida però sta tutta lì: traghettare la salubrità, la leggerezza, gli elementi che aiutano il benessere generale verso una cucina gustosa, ben fatta, creativa: insomma, gourmet.
Una sfida accolta da The Longevity Kitchen Bar, Bistrot & Fine Dining, espressione enogastronomica di Longevity S.p.A. con un’offerta che spazia dalla colazione alla cena. Il gruppo, prima di puntare sulla cucina, parte fondante del benessere psicofisico di ognuno, è proprietaria di 32 City Clinic che offrono un ampio spettro di trattamenti (fruibili anche al piano sottostante il ristorante) che puntano al benessere estetico e mentale tra cui la Cryosuite Total Body, una sorta di “sauna ghiacciata” tra i -85 e -95 C dove sostare per 3 - 5 minuti.
Il progetto Kitchen di Longevity nasce due anni fa dall’incontro (“durante una cena che si prospettava noiosa in un calda notte d’estate”) tra Fabrizio Pisciotta Ceo e Co- Founder di Temakinho, e i tre soci di Longevity Spa Massimo Gualerzi, Medico Cardiologo, Elisa Mondelli, laureata in chimica a tecnologia farmaceutica e il manager Luigi Caterino.
70 RICETTE PER RIDURRE L'INFIAMMAZIONE (E STARE MEGLIO)
La base di un articolato programma gastronomica la danno le Blue Zones che sono cinque aree geografiche nel mondo in cui la popolazione ha raggiunto una straordinaria longevità unita a un buon stato di salute. Ingredienti, ricette, ispirazione ma anche molti vini vengono dalla Sardegna, da Loma Linda in California, Nicoya in Costarica, Ikaria in Grecia e Okinawa in Giappone all’interno di una proposta culinaria studiata da medici e nutrizionisti e affinata da chef Filippo Gozzoli.
“Abbiamo elaborato quasi 70 ricette e al momento al bistrò ne utilizziamo una ventina, ma ruoteranno. La longevità secondo noi non è vivere più a lungo ma vivere in benessere tutta la vita. E il cibo è un aspetto importante di questa strada. Qualità e semplicità sono i cardini della nostra offerta, con qualche superfood e ingredienti che prendiamo da questi territori, i cibi, le ricette, ma anche il vino, l’acqua, il cioccolato, il caffè. Perfino i materiali che usiamo nel ristorante parlano del benessere” dice Luigi Caterino, CEO di Longevity S.p.A.
Fabrizio Marangi, operation manager con un passato di studi in Chimiche e tecnologie farmaceutiche e un’esperienza a Londra nella mixology e nel food & beverage di Armani, è un pozzo di scienza, storie, informazioni. Ad esempio ci parla di una fibra costituita da arabinoxilani e betaglucani, brevettata dall’università di Pavia che, miscelata con la farina, riduce l’impatto glicemico del 50%: è utilizzata nelle focacce, leggere come piume, nelle brioche del mattino, nei biscotti.
“Abbiamo personalizzato prodotti prevenienti dalle Blue Zones e altri li abbiamo creati da zero”, sottolinea. Poi c’è la attenta, quasi maniacale selezione delle materie prime: il cioccolato da pregiato cacao Criollo viene dal Costa Rica ed è stato scelto per l’alto contenuto in polifenoli; i cioccolatini sono ripieni di miele di Ikaria, noto per le sue proprietà benefiche e soggetto a una speciale lavorazione che non prevede cottura; la birra Longevity, a basso contenuto di carboidrati, è nata dalla combinazione tra il luppolo Simcoe della California, il mirtillo della Sardegna e il sale marino della Grecia.
Off limits c’è la carne rossa e, con pochissime eccezioni, i latticini (provare per credere la superba Cheescake al passion fruit vegana).
UN FORMAT NATO PER REPLICARSI
“Alcuni dei segreti della longevità emersi dalle ricerche vertono proprio sullo stare a tavola e sulle abitudini alimentari, penso per esempio al controllo della sazietà, alla connessione con la propria cerchia di affetti o all’assunzione consapevole e moderata di specifici ingredienti – spiega Luigi Caterino.
Che aggiunge: "La nostra riflessione, anche imprenditoriale, è stata perciò quella di continuare a promuovere il messaggio di benessere diffuso alla base di Longevity S.p.A. e di sviluppare un progetto gastronomico facilmente esportabile e che possa sensibilizzare con piccoli e semplici accorgimenti il pubblico verso il tema della cura di sé, passando anche per un momento di gioia e convivialità quale lo stare a tavola”.
DELIVERY DI KIT DIETETICI
Grazie a una grande dark kitchen a Torino il progetto Longevity Kitchen è nato, ancor prima che nel bistrò milanese, con il delivery dal sito https://thelongevitykitchen.com con spedizioni che coprono l’intero Belpaese: 56 referenze da acquistare singolarmente, ma soprattutto tramite “kit” settimanali confezionati in atmosfera modificata e surgelati che rispettando la catena del freddo durante la consegna e possono essere riposti in frigorifero fino a due settimane.
Tra i menù “healthy” (“perché non tutti hanno voglia o possibilità di cucinare a casa in modo sano ed equilibrato”) c’è quello per riequilibrare il microbiota e quello per perdere peso, il vegetariano e il detox, ma esiste anche la possibilità di farsi costruire un menù personalizzato da un nutrizionista.
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A cura di Matteo Cioffi
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