arredamento

08 Luglio 2024

Il valore (aggiunto) dell'illuminotecnica

di Riccardo Sada


Il valore (aggiunto) dell'illuminotecnica


È leader nell'illuminazione professionale e ha preso parte per la prima volta alla recente fiera Architect@Work di Roma. Si tratta di Imoon, brand coinvolto nell'evento segna un importante passo avanti per l'azienda nella sua espansione verso l'illuminazione architetturale oltre retail.

Marco Antonacci, responsabile commerciale della divisione retail, e Filippo Squillace, architectural division manager, guidano un team che rappresenta la nuova direzione di Imoon. «La nostra presenza a Architect@Work è fondamentale per dimostrare come Imoon stia oltrepassando i confini del retail, diventando un attore chiave anche nell'illuminazione architetturale», ha detto Antonacci. Imoon ha esposto non solo i suoi prodotti, ma anche la capacità di trasformare gli spazi con soluzioni LED avanzate. «Attraverso la nostra esperienza e la personalizzazione, offriamo una visione dinamica e innovativa dell'illuminazione», ha sottolineato Squillace.

Un esempio dell'eccellenza di Imoon è il progetto illuminotecnico per l'NH Hotel Colleoni a Milano. L'uso di LED specialistici e una progettazione rapida ed efficiente consentono a Imoon di soddisfare con precisione le esigenze dei clienti e di emergere nel mercato. «La nostra forza distintiva risiede nell'uso di LED specialistici e nella velocità di risposta» afferma Antonacci. Questo approccio innovativo permette a Imoon di distinguersi nel settore.

Matteo Piedi, designer dello stand di Imoon, spiega che l'esposizione mira a offrire un'esperienza coinvolgente con la tecnologia LED, ha aggiunto: «Abbiamo creato un ambiente che esplora l'interazione tra luce e materiali, con cinque tipologie di illuminazione distinte». Questa esposizione dimostra come si può andare oltre la semplice illuminazione, creando ambienti ed emozioni. La collezione LORI, una serie di dispositivi LED progettati per un'illuminazione architetturale di alta qualità. La collezione include LORI P 55, LORI F e LORI UP, ognuna con caratteristiche specifiche per valorizzare materiali e colori in diversi contesti, dalla moda all'ospitalità fino al residenziale.

Oltre alla GDO, Imoon ha sviluppato soluzioni specifiche per migliorare il settore dell’Horeca. L'azienda ha integrato le sue tecnologie LED per migliorare l'atmosfera e l'efficienza energetica in ristoranti e locali. Le soluzioni di illuminazione personalizzate non solo esaltano l'estetica dei piatti e degli ambienti, ma contribuiscono anche a creare un'esperienza unica per i clienti, aumentando il comfort e la percezione del luogo. Durante la conferenza stampa, i giornalisti presenti hanno potuto notare i significativi passi avanti compiuti dal settore della illuminotecnica. Le innovazioni presentate da Imoon dimostrano come la tecnologia LED possa rivoluzionare la percezione degli spazi, migliorando estetica e funzionalità.

Antonacci prosegue sull'area hospitality e restaurant. «Nel settore della ristorazione fondamentalmente ci sono due canali, ci sono locali più ricercati con committenze private che lavorano in un determinato modo, mentre ci sono strutture e player che fanno sviluppo massivo di format, quindi magari anche format esteri che vengono translati in Italia. Noi lavoriamo in entrambi i canali, lavoriamo con i principali sviluppatori di format e lì per noi è stato questo il plus». L’attenzione è sulla luce specialistica, quella già utilizzata nella GDO. «Frutta e verdura, carne, panificato o pesce, noi abbiamo trasferito la nostra esperienza degli ambienti nell’Horeca, a prescindere dall'illuminazione architetturale dello store che si va a ricreare; anche nel prodotto specifico diamo del valore aggiunto».

Dove ci si può spingere a livello di illuminazione proprio sul fronte della ristorazione? «Bisogna valorizzare il prodotto esposto; si parla di atmosfera in alcuni casi; in altri casi si parla di customizzazione dei prodotti quindi c'è dietro sempre un progetto a ogni cosa. La nostra capacità di poter parlare con gli studi di architettura che seguono lo sviluppo del format, che diventa anche in questo caso un fattore importante. Abbiamo all'interno della nostra struttura i light designer che sono principalmente architetti con specializzazione in illuminotecnica. Di conseguenza, viene facile interloquire con chi sviluppa il format e magari sviluppare dei prodotti ad hoc che mantengano la personalizzazione del brand, del format stesso ma che anche lavori con luce specialistica. Questo è un altro aspetto su cui ci si può spingere tanto. E devo dire che abbiamo avuto grossi risultati internazionali».

Il valore aggiunto non lo diamo semplicemente con un proiettore o con un LED specialistico, ma anche dando una veste ai prodotti, quindi un'estetica ai prodotti che risponda al format e che attiri comunque la clientela di quel settore, che non è la stessa della GDO ovviamente, ma la qualità della luce sul prodotto, quindi la valorizzazione del prodotto che si sta vendendo rimane la stessa. Guardando al futuro, Imoon punta a consolidare la sua presenza nel settore dell'illuminazione architetturale e a espandere il suo portafoglio clienti. La partecipazione a eventi come Architect@Work è cruciale per questa strategia, permettendo all'azienda di mostrare le sue competenze a un pubblico qualificato. «Ci auguriamo che ogni visitatore del nostro stand porti con sé l'ispirazione e la consapevolezza delle infinite possibilità offerte dalla luce», ha concluso Squillace.

TAG: ILLUMINAZIONE,IMOON,FILIPPO SQUILLACE,MARCO ANTONACCI,MATTEO PIEDI

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