pubblici esercizi
21 Novembre 2017Come è noto, con la riforma denominata “La Buona Scuola”, ora Legge n. 107/2015, l’alternanza scuola lavoro è entrata ufficialmente nel curriculum scolastico e coinvolgerà dal prossimo anno, a partire dalle terze classi, tutti gli studenti delle scuole superiori. Questo vuole dire che tutti gli studenti italiani devono svolgere nell’ultimo triennio della scuola secondaria superiore un numero di ore di alternanza pari ad almeno 200 nei licei ed almeno 400 negli istituti tecnici e professionali. L’alternanza scuola lavoro è uno strumento prezioso e necessario per applicare le conoscenze apprese a scuola in un’esperienza concreta di lavoro, accrescere la motivazione allo studio e aiutare i giovani nella scoperta di orientamenti personali.
LE COMPETENZE
Dal canto loro le imprese, operando in un mercato sempre più competitivo, sono condizionate dai fattori qualitativi della gestione, tra i quali la forza lavoro è una componente essenziale. In questo senso sono importanti le competenze delle persone, che si realizzano con le esperienze, le motivazioni e la passione, da sviluppare investendo sugli aspetti educativi/formativi degli operatori, partendo dai più giovani. È infatti indispensabile saper trasferire le conoscenze del mestiere, ma anche i valori del lavoro e quanto più questo instradamento è ben trasferito, tanto più le aziende saranno in grado di consolidare percorsi di crescita, trasferendo poi benefici anche economici a tutti, lavoratori compresi. Specialmente se, come emerge dai dati in nostro possesso, per il settore dei pubblici esercizi vi è una difficoltà nella ricerca di personale qualificato, la quale richiede un maggiore scambio tra mondo del lavoro e scuole. Nel 2016 le aziende del comparto hanno avuto problemi nel reperire 4.000 tra cuochi, camerieri e baristi, in parte Focus sull’alternanza.
SCUOLE E IMPRESE
Attivare una rete con gli Istituti scolastici è strumentale per consentire il passaggio tra percorsi educativi, ridurre la dispersione scolastica, orientare i ragazzi sulle competenze richieste dalle imprese e facilitare l’inserimento nel mercato del lavoro. Una comunicazione organica tra scuola e mondo produttivo contribuisce, inoltre, alla costruzione di un’offerta formativa più mirata, coniugando le finalità educative alle esigenze del mercato. La scuola da una parte, e il mondo delle imprese dall’altra, possono e devono alimentare la nascita di una nuova politica strutturale a favore della crescita e formazione di nuove competenze, contro la disoccupazione e il disallineamento tra domanda e offerta nel mercato del lavoro. Competenze che non si possono insegnare in aula o cristallizzate in slide e lezioni frontali, ma che si apprendono con la pratica, sul campo, attraverso il fare e il saper fare. Una buona alternanza scuola/ lavoro, oltre a formare professionisti qualificati, è un importante incentivo alla creazione di nuove imprese.
IL RUOLO DELLA FEDERAZIONE
Fipe sta lavorando in particolare per individuare un modello di intervento della propria struttura, e del sistema in generale, per sviluppare l’alternanza scuola lavoro a misura delle imprese del settore, prendendo a modello il virtuoso esempio rappresentato dalle imprese della ristorazione. Un settore tra quelli con la più consolidata esperienza di alternanza formativa, dalle esperienze di tirocinio nelle imprese all’interessante modello dei ristoranti didattici, alle originali classi di apprendisti di primo livello attivate nei contesti regionali dove presente l’istruzione e la formazione professionale. Occorre ora che le imprese, avvalendosi del supporto delle associazioni territoriali di Fipe Confcommercio e delle istituzioni scolastiche e superando talune diffidenze che in passato possono esserci state, credano in queste nuove opportunità, affinché i protocolli possano tradursi in proposte concrete.
IL MANUALE
A questo proposito la Federazione ha messo a punto un nuovo Manuale Operativo per le imprese di pubblico esercizio Le 8 regole di Fipe per una “buona alternanza” che è stato presentato nel corso del convegno svoltosi a Roma il 31 maggio scorso, alla presenza del sottosegretario MIUR Gabriele Toccafondi e che è possibile scaricare dal sito FIPE e dal sito di MixerPlanet (vedi box). Uno strumento messo a punto per fornire semplici e precise indicazioni alle imprese su come accogliere al meglio gli studenti, raccordare il mondo della scuola con quello dell’impresa, organizzare percorsi ad hoc, stipulare convenzioni e mettere in opera adempimenti relativi a salute e sicurezza, valutare i percorsi e ogni altra istruzione utile per realizzare al meglio i vari percorsi formativi. Trasmettere il sapere alle nuove generazioni rimane prima di tutto una responsabilità. Per questo deve essere ripresa l’impostazione della bottega rinascimentale, nella quale l’apprendista sperimenta e confronta le nozioni teoriche con la pratica che il tutor riesce a trasmettere”. In questo modo l’alternanza scuola/lavoro non vuole e non deve essere solo una porta di ingresso nel mondo del lavoro ma un’occasione per capitalizzare un’esperienza professionale, una sfida che non può più essere rimandata. Scuola e lavoro devono essere due realtà sempre più vicine e sinergiche tra loro, ricordandosi sempre che non si deve mai finire di imparare.
OTTO COSE DA SAPERE PER UNA “BUONA ALTERNANZA”
CHI
Identikit dello studente in alternanza. Lo studente in alternanza è un giovane delle scuole secondarie di secondo grado che presumibilmente ha tra i 16 e i 19 anni.
CHE COSA
Cosa può fare lo studente in azienda Lo studente può entrare in contatto con tutte le diverse aree di attività dell’azienda utili alla crescita professionale dello studente stesso. Le attività di alternanza non costituiscono rapporti di lavoro.
QUANDO
Periodo per accogliere studenti in alternanza Sulla base del progetto messo a punto dalla scuola l’inserimento degli studenti può essere organizzato nell’ambito dell’orario scolastico oppure nei periodi di sospensione, per esempio nel periodo estivo.
DOVE
Le caratteristiche dell’impresa L’alternanza scuola lavoro si può realizzare anche nelle piccole imprese purché abbiamo adeguate capacità strutturali, tecnologiche e organizzative
CON QUALI MEZZI
Risorse e coperture assicurative Non è prevista nessuna forma di retribuzione o di rimborso spese da erogare allo studente. All’impresa sono attribuiti i costi della formazione (ad es. sicurezza sui luoghi di lavoro). I costi per la copertura assicurativa INAIL e quelli relativi alla polizza per la responsabilità civile verso terzi competono all’istituto scolastico
QUANTO
Durata dell’alternanza La durata dell’alternanza scuola lavoro da effettuare nel corso dell’ultimo triennio di scuola è differente per tipologia di istituto scolastico: per i licei almeno 200 ore, per gli istituti tecnici e professionali almeno 400 ore
PERCHE'
I vantaggi dell’impresa e dello studente L’impresa è facilitata a trovare le figure professionali di cui ha bisogno. Lo studente acquisisce competenze professionali e trasversali spendibili nel mercato del lavoro.
IN CHE MODO
Come attivare percorsi di alternanza La scuola unitamente all’azienda progettano i percorsi di alternanza coerentemente con le competenze, abilità e conoscenze che possono essere esercitate in azienda. I percorsi di alternanza si attivano con una Convenzione stipulata tra scuola e azienda.
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