pubblici esercizi
16 Febbraio 2020Sono tante e varie le misure introdotte anche questa volta dal governo sul mercato del gioco pubblico con la manovra di Bilancio che interessano da vicino (anche) gli esercenti. Non soltanto per via della cosiddetta “lotteria degli scontrini” che ha già canalizzato l’attenzione generale dei media e dell’opinione pubblica, essendo ritenuta uno strumento di contrasto all’evasione fiscale. A suscitare interesse, almeno nel mondo dei pubblici esercizi, ci sono anche tante altre disposizioni. A partire dall’aumento del prelievo erariale unico sugli apparecchi da gioco, che a partire da febbraio 2020 passerà al 23 percento rispetto al già previsto rincaro al 21,68 che scatta invece a gennaio. Ma c’è anche l’estensione del registro unico degli operatori del gioco pubblico, che riguarderà ora tutti i soggetti che intervengono a vario titolo nella filiera dei giochi e, soprattutto, il potenziamento dei controlli in materia di giochi all’interno del quale viene creata la figura dell’agente sotto copertura che sarà incaricato di ispezionare i locali pubblici e privati della penisola.
IL CORPUS NORMATIVO
Vedendo più in dettaglio il corpus normativo della Manovra, l’articolo 27 istituisce il “Registro unico degli operatori del gioco pubblico” presso l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, a decorrere dall’esercizio 2020, la cui iscrizione – obbligatoria anche per i soggetti che già esercitano tali attività (comma 2) – “costituisce titolo abilitativo all’esercizio di attività legate al gioco pubblico ed è disposta (e rinnovata annualmente) dall’Agenzia, previa verifica del possesso da parte dei richiedenti di specifici requisiti e condizioni, anche finanziari”. Con l’esercizio di qualsiasi attività funzionale alla raccolta di gioco in assenza di iscrizione al registro che determina l’applicazione di una sanzione amministrativa di 10mila euro e l’impossibilità di iscriversi al Registro per i successivi 5 anni. Il comma 3 specifica le diverse categorie di operatori tenuti all’iscrizione: produttori, proprietari e possessori (o detentori a qualsiasi titolo) di apparecchi da intrattenimento (new slot e/o vlt), per i quali l’Agenzia rilascia il nulla osta e il codice identificativo univoco. Ai fini dell’iscrizione, il successivo comma 4 prevede il versamento di una somma pari a 2.500 euro per i produttori, 500 euro per i proprietari e 200 euro per i possessori o detentori a qualsiasi titolo. Ai fini dell’iscrizione, il successivo comma 4 prevede il versamento di una somma pari a 10mila euro da parte di tali soggetti; produttori, proprietari e possessori (o detentori a qualsiasi titolo) degli apparecchi meccanici ed elettromeccanici di cui all’articolo 110, comma 7, lettere a), c), c-bis) e c-ter) del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. Ovvero, anche per il possesso di videogiochi e simili.
I REQUISITI
L’articolo 30, invece, definisce i “Requisiti titolari concessioni” vietando agli operatori economici che hanno commesso violazioni definitivamente accertate degli obblighi di pagamento delle imposte e tasse o dei contributi previdenziali di essere titolari o condurre esercizi commerciali, locali o altri spazi all’interno dei quali sia offerto gioco pubblico. Le norme inoltre estendono il divieto di partecipazione a gare o di rilascio o rinnovo o mantenimento di concessioni in materia di giochi pubblici anche al caso in cui, per le società partecipate da fondi di investimento o assimilati, l’imputazione riguardi il titolare o il rappresentante legale o negoziale ovvero il direttore generale della società di gestione del fondo per uno dei reati tributari contro la pubblica amministrazione o contro il patrimonio specificamente individuati ex lege. In particolare, il comma 1 dell’articolo in esame dispone che non possono essere titolari o condurre esercizi commerciali, locali o altri spazi all’interno dei quali sia offerto gioco pubblico gli operatori economici che hanno commesso violazioni definitivamente accertate agli obblighi di pagamento delle imposte e tasse o dei contributi previdenziali secondo quanto previsto dall’articolo 80, comma 4, del decreto legislativo n. 50 del 2016 (Codice dei contratti pubblici). Si considerano inoltre violazioni definitivamente accertate quelle contenute in sentenze o atti amministrativi non più soggetti ad impugnazione. Costituiscono gravi violazioni in materia contributiva e previdenziale quelle ostative al rilascio del documento unico di regolarità contributiva (Durc), di cui al decreto del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali 30 gennaio 2015, ovvero delle certificazioni rilasciate dagli enti previdenziali di riferimento non aderenti al sistema dello sportello unico previdenziale. L’esclusione non si applica quando l’operatore economico ha ottemperato ai suoi obblighi pagando o impegnandosi in modo vincolante a pagare le imposte o i contributi previdenziali dovuti, compresi eventuali interessi o multe, purché il pagamento o l’impegno siano stati formalizzati prima della scadenza del termine per la presentazione delle domande. Altra norma, quest’ultima, particolarmente significativa visto che tra le novità introdotte dalla Manovra, c’è anche l’anticipazione della gara per le concessioni di apparecchi nella quale viene introdotta una nuova concessione relativa anche ai punti vendita dove installare slot e vlt. Con i titolari dei punti vendita che diventeranno quindi ancor più protagonisti sul mercato del gioco.
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A cura di Matteo Cioffi
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