bevande
06 Marzo 2020
"Continua senza sosta l’opera di informazione nei confronti dei titolari di bar, ristoranti, trattorie e pizzerie della provincia di Padova che, sistematicamente, prendono d’assalto i centralini dell’Appe alla ricerca di chiarimenti, suggerimenti e, a volte, smentite in ordine alle fake news che circolano in rete". E' quanto afferma Filippo Segato, Segretario dell’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi (Appe) di Padova.
"Uno dei problemi che ci troviamo ad affrontare come associazione – continua Segato – è quello che non facciamo a tempo a studiare un decreto del premier, e a divulgarlo agli operatori, che siamo 'travolti' da un altro provvedimento che ne integra o sostituisce alcuni contenuti, ingenerando ovviamente un po’ di confusione negli imprenditori che sono chiamati a rispettarli".
Alcune disposizioni contenute nell’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, quello del 4 marzo 2020, sono da considerarsi applicabili e obbligatorie (salvo la chiusura delle scuole fino al 15 marzo) fino a venerdì 3 aprile:
- viene confermata la possibilità di servire i clienti solo se seduti al tavolo;
- i clienti devono rispettare la distanza tra di loro di almeno un metro;
- è obbligatorio esporre un cartello (scaricabile dal sito www.appe.pd.it) che riepiloga le 11 misure igienico-sanitarie utili a evitare la propagazione del contagio. L’Appe ha anche predisposto un secondo cartello (la cui esposizione è facoltativa) per sensibilizzare i clienti sul rispetto della distanza minima;
- è obbligatorio mettere a disposizione di addetti, utenti e “visitatori” (leggasi: clienti) soluzioni disinfettanti per l’igiene delle mani (anche se di difficile reperibilità in questo periodo);
- sono sospesi tutti gli eventi, manifestazioni, concerti, ecc. di carattere non ordinario, quali, a titolo d’esempio: serate musicali (anche senza ballo), karaoke, tutti quegli eventi che non consentano di mantenere la distanza minima di un metro tra i clienti.
Una disposizione specifica riguarda le “persone anziane”, per le quali è fatta una puntuale “raccomandazione” di evitare di uscire dalla propria abitazione: il decreto non prevede, dunque, alcun divieto di poter proseguire la propria attività nel pubblico esercizio.
E’ giunta notizia che sono in corso i controlli sul rispetto delle disposizioni dei vari decreti, e sembra che in qualche caso siano anche state elevate sanzioni (si ricorda che le violazioni sono punite ai sensi dell’articolo 650 del Codice Penale).
Per altre informazioni di dettaglio è possibile consultare il sito www.appe.pd.it costantemente aggiornato.
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Il cartello predisposto dall'Appe[/caption]
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