caffè
04 Luglio 2020Un bar in cambiamento che si attrezza per affrontare la “nuova normalità” riorganizzando gli spazi, interni (per ottimizzare i flussi) ed esterni, e il dialogo tra di essi. Adattandosi alle nuove esigenze di sicurezza, salute e fiducia. È quello pronto ad affrontare la fase 2, e oltre. Tra le prime misure? Prenotazioni via app e take away. Obiettivo: tornare a dialogare con il cliente. Cosimo Libardo, Ceo di Carimali, ha viaggiato per studio e per lavoro – dall’Italia agli USA all’Australia – e questa non è la prima emergenza che si trova ad affrontare: “L’11 settembre 2001 ero a Orlando e gestivo il mercato americano di una grande azienda. Tutti gli ordini sono stati sospesi, nessuno sapeva cosa sarebbe successo, sembrava di essere in guerra. Ma ne siamo venuti fuori”. Oggi secondo lui il bar “dovrà ripensare completamente il suo modello di business per seguire i modificati comportamenti di consumo. Nei primi tempi ci saranno cali, niente turisti, tra i consumatori ci sarà chi vorrà tornare subito alla vita di prima e chi continuerà ad avere paura”. Quali le soluzioni da mettere in campo, dunque? “La digitalizzazione sarà fondamentale per tenersi in contatto con i propri clienti e compensare le perdite del canale fisico. Sarà necessario diversificare, promuovendo il take away e il delivery. Anche portare il caffè fuori, su ruote. Con il delivery si può proporre l’espresso a casa con qualcosa in più, la pasta artigianale, il gelato, il giornale” [come fa Peck a Milano, ndr]. Fondamentale sarà il tema della fiducia e della salute. E in questo l’innovazione è in prima linea con nuovi progetti o tecnologie oggi diventate indispensabili. Quali sono i progetti dell’azienda? “Stiamo lavorando a un contenitore per tazzine che riprende la sanitizzazione ogni volta che si richiude, per avere tazze sono sempre “sicure”. E a un sistema di pagamento per take away dove la macchina, una superautomatica, viene attivata dal cellulare. Può anche essere sistemata al bar, rivolta al cliente che si estrae il caffè da sé tramite app, senza toccare pulsanti o schermi”.
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A cura di Matteo Cioffi
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