19 Agosto 2020
Oggi, sempre di più, si parla di seguire la stagionalità degli alimenti come elemento imprescindibile per mantenere il nostro stato di salute. Eppure, siamo ancora in molti a non seguire questa regola. Forse perché troppo abituati ad avere a disposizione – in qualsiasi mese dell’anno – tutta la frutta e la verdura che desideriamo senza porci il problema se è o no di stagione.
Questo lusso apparente ci viene garantito dalla coltivazione massiva in serre e dall’importazione da Paesi tropicali, ma siamo davvero sicuri che questi alimenti siano adeguati dal punto di vista organolettico e nutrizionale? In realtà, assumere cibi non di stagione ci espone maggiormente al rischio di introdurre più conservanti, pesticidi… e molte meno sostanze nutritive importanti per la nostra salute. La natura è perfetta, e sembra fare ogni cosa con una logica precisa. Allora, perché non la rispettiamo e non impariamo a sfruttare al meglio i doni che ci offre?
Pensiamo all’Italia, il nostro bel Paese caratterizzato da una grande variazione di temperatura tra l’estate e l’inverno; di conseguenza le nostre esigenze nutrizionali cambiano notevolmente a seconda del mutare del clima. In estate, ad esempio, quando la temperatura esterna è elevata, il nostro metabolismo si riduce. Serviranno quindi meno calorie per mantenere costante la temperatura corporea interna ma, sudando di più, andremo incontro a una deplezione di sali minerali che andranno prontamente integrati, e per questo la natura ci aiuta mettendoci a disposizione frutti e verdure estive che possiedono un basso contenuto calorico ma un ricco bagaglio di acqua ed elettroliti come potassio, magnesio, calcio, fosforo. Inoltre, essendo molto colorate, contengono sostanze nutritive che ci aiuteranno a contrastare gli effetti dannosi dei raggi solari. Basti pensare ad esempio alle albicocche ricche di carotenoidi, precursori della vitamina A: sono sostanze antiossidanti in grado di contrastare i radicali liberi, e il beta carotene di cui tanto si parla ne è un esempio, utile proprio nei mesi caldi per contrastare gli effetti dannosi causati dai raggi solari. Oltre che nelle albicocche lo possiamo trovare anche nel melone.
Durante l’inverno, invece, la temperatura più rigida ci porterà a richiedere più nutrimento per poter mantenere costante la temperatura corporea (che deve rimanere intorno ai 37° affinché le cellule del nostro corpo possano espletare le loro funzioni in modo corretto). Suderemo poco e saremo meno esposti a raggi solari dannosi ma, di contro, più predisposti a colpi d’aria, malattie respiratorie come raffreddore, mal di gola, bronchite ecc. Anche in questa stagione la natura ci tende una mano mettendoci a disposizione alimenti adeguati a queste nuove esigenze. Ad esempio, le verdure invernali come broccoli, cavoli, rape e verze ci aiuteranno a contrastare i malanni di stagione grazie al loro contenuto di zolfo, minerale dall’elevato potere antinfiammatorio, antisettico e che favorisce la depurazione dell’organismo dalle tossine, combattendo appunto l’aggressione da parte di microrganismi patogeni. Un altro alleato della nostra salute in questa stagione è l’adorabile zucca: dal colore caldo e molto versatile in cucina, dal grande potere antiossidante. È ricca di caroteni, precursori della vitamina A, di vitamina C e del gruppo B e di minerali come fosforo e ferro.
Esistono poi le stagioni di mezzo, che chiameremo di transizione, perché ci permettono di abituarci gradatamente al mutare del clima. L’autunno, ad esempio, è il momento in cui dovremmo ricaricarci di energia e fare scorta di grassi (senza esagerare!), per affrontare meglio il clima rigido invernale alle porte. Ci verranno allora in soccorso uva, cachi, castagne, che contengono molti zuccheri, vitamine e sostanze antiossidanti. Durante la primavera, di contro, dovremo smaltire il grasso accumulato durante l’inverno, ossigenare e “detossificare” l’organismo per essere più leggeri quando arriverà il caldo torrido. Ci verranno così in soccorso frutta e verdura dalle proprietà depurative.
Ma non dobbiamo pensare che solo queste ultime seguono la stagionalità, vale anche per altri cibi come ad esempio i pesci. In questa stagione via libera a dentici, gallinelle, naselli, moscardini, occhiate, ombrine, seppie e scampi ad esempio.
Seguire la stagionalità dei cibi ha quindi molti vantaggi! In salute, in quanto i prodotti di stagione subiscono meno trattamenti per la conservazione e non devono essere trasportati per lunghi tragitti, mantenendo quindi più intatte tutte le loro proprietà nutritive. Avremo anche dei vantaggi economici in quanto i prodotti di stagione hanno prezzi inferiori, perché vengono abbattuti i costi di trasporto e di conservazione.
Ma anche dal punto di vista ambientale avremo grandi benefici: acquistare prodotti di stagione significa ridurre sostanze inquinanti rilasciate nell’atmosfera dai mezzi di trasporto, rifiuti da smaltire; basti pensare ai teli delle serre che devono essere cambiati periodicamente e al riscaldamento eccessivo usato per permettere la maturazione veloce di prodotti non stagionali. Faremo quindi del bene al territorio rafforzando il concetto di acquisto a km 0 che favorisce le piccole imprese locali. Avremo la certezza di far arrivare sulle nostre tavole prodotti made in Italy: in questo modo contribuiremo nel nostro piccolo a rafforzare la nostra economia con la consapevolezza che l’Italia possiede tutte le carte in regola per essere un grande Paese che sa offrire materie prime di altissima qualità.
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