vino
12 Luglio 2023Più della metà dei 37 miliardi di bottiglie consumate nel mondo all'anno, sono stappate in 8 Paesi: Stati Uniti (14%), seguiti da Francia (10%), Italia e Germania (7%), quindi Cina (6%) e Regno Unito (5%), Canada (2%) e Giappone (1%). Aree epicentro dei consumi globali che negli ultimi vent’anni (1999-2019) hanno visto incrementare la domanda di vino del 27%, una corsa destinata però a tirare il fiato nel prossimo ventennio. Complice il progressivo alzarsi dell’età media e la contestuale preoccupante distanza dal vino da parte delle nuove generazioni, si prevede un incremento del tasso di consumo di appena il 7%, con una crescita media annua dello 0,35%.
Sono questi i dati diffusi nel corso dell'’assemblea generale, Uiv (Unione Italiana Vini) secondo cui l’Italia, in questo contesto, è particolarmente esposta al rallentamento della domanda da parte degli 8 top buyer, che per il vino tricolore vale quasi i 2/3 delle esportazioni complessive.
Secondo l’Osservatorio Uiv, inoltre, l’export sarà sempre più la discriminante fondamentale del mercato, stante l’ulteriore decrescita prevista dei consumi interni (-1,2 milioni di ettolitri) nel periodo considerato. Dall’estero l’incremento sarà comunque timido (+1,8 milioni di ettolitri, a quasi 23 milioni di ettolitri nel 2039) ma sarà in grado di compensare l’ammanco generato dal mercato interno, con un saldo positivo – lontano dagli anni del boom – di poco più di mezzo milione di ettolitri. Tutto ciò al netto di recrudescenze della crisi economica, dell’ondata salutista e di altri fattori esogeni come i fattori etnici e religiosi.
“Il mondo che consuma vino non costruirà più la sua crescita sul volume, ma sul valore evocativo espresso dalle bottiglie: dal gusto all’esperienza, dal concetto di sostenibilità, al lifestyle. In questo quadro la filiera del vino dovrà incrementare la tendenza premium delle proprie proposte, ma anche rinnovare e razionalizzare un’offerta che oggi in diversi casi risulta fuori fuoco rispetto a una domanda in forte cambiamento, giovani in primis”, ha detto commentando i dati il presidente di Unione Italiana Vini (Uiv), Lamberto Frescobaldi,
Lo studio analizza le tendenze basate sul progressivo invecchiamento dei consumatori: nel decennio 1990/99 i consumi over 65 e i giovani under 25 erano in perfetta parità, attorno al 18%, ma la vera involuzione è attesa nel decennio che chiuderà nel 2039, quando il primo cluster di fascia più anziana – che sarà sempre più “core-consumer” – inciderà per il 30% dei volumi, con il secondo che scenderà al 13%. L’effetto del cambiamento demografico acutizzerà una tendenza che si è già materializzata negli anni, con i Paesi tradizionali produttori (Italia, Francia, ma anche Germania e Spagna) entrati in una dinamica negativa e di cosiddetta normalizzazione (in Italia e Francia negli anni Sessanta si consumavano oltre 50 milioni di ettolitri, con un pro-capite attestato ben sopra i 140 litri annui).
Un uguale trend di assestamento si è avuto – sempre tra il 1999 e il 2019 - in Germania e Giappone, mentre fortemente espansivi si sono rivelati Canada, UK, Usa e Cina, con aumenti dei consumi di vino di circa 15 milioni di ettolitri in Usa e Cina, 7 in UK e oltre 3 milioni in Canada. L’outlook al 2039 prevede ora variazioni positive per Stati Uniti (+9,3 milioni di ettolitri), Cina (+4,1 milioni) e Canada (+1,1 milioni), mentre Giappone e Paesi del Vecchio Continente segneranno cali contenuti fino al -2%.
Per tutti i Paesi monitorati è pronosticato (base Onu) un innalzamento dell’età media della popolazione: il Paese più anziano al 2040 sarà il Giappone (52 anni di media), seguito dall’Italia (51 contro 44 del 2020) e dalla Germania (47). Sorprende il dato cinese: i 45 anni di media risultano superiori a Francia, UK, Canada e Usa (compresi tra 41 e 44 anni).
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
31/01/2025
Una partnership lunga vent'anni per combattere lo spreco alimentare e sostenere le persone in difficoltà. È quella tra Surgital e la Fondazione Banco Alimentare Emilia-Romagna, finalizzata a unire...
31/01/2025
Si terrà sabato 22 e domenica 23 febbraio, negli spazi del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano a Torino, la seconda edizione del Salone del Vermouth. Forte del successo ottenuto nel...
30/01/2025
Si terranno dal 30 gennaio al 13 marzo le Guest Nights di Azotea. Con l'obiettivo di raccontare la ricerca e la tecnica che oggi si nasconde dietro un drink ben fatto, il cocktail-restaurant nikkei...
30/01/2025
Dalla lattina di Jack Daniel’s & Coca Cola alle lattine di Wodka Soda e Wodka Lemon di Keglevich, il mercato delle bevande pronte da bere è in crescita...
I NOSTRI PORTALI
Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
©2025 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy