pubblici esercizi
16 Ottobre 2012Egregio Codacons
“Qualcuno del Codacons mi può spiegare perché dovrei essere obbligato ad usare il bancomat o la carta di credito per i pagamenti sopra i 50 euro? Grazie”.
Gentile signore
È recentissima la notizia secondo cui il Governo starebbe pensando di rendere obbligatoria la moneta elettronica per tutti quei pagamenti che superano l’importo di 50 euro. In parole povere qualsiasi acquisto di beni e servizi il cui valore risulti superiore a 50 euro, dovrà essere eseguito attraverso Bancomat o Carte di credito, e sarà quindi impossibile pagare in contanti. Così se ci ritroviamo in tasca 50, 100 o 200 euro, ma abbiamo dimenticato il Bancomat a casa, dovremo rinunciare a fare la spesa, a cenare al ristorante e ad effettuare tutte quelle compere che superano l’importo limite individuato dal Governo. Attraverso questa misura si intende mettere in atto una più serrata lotta all’evasione, ma ci chiediamo se i tecnici dell’esecutivo abbiano pensato anche ai costi che un simile obbligo comporterà per consumatori ed esercenti, e quindi per l’economia nazionale. Come noto la moneta elettronica ha un costo per commercianti, professionisti, artigiani, e chiunque la utilizzi nell’ambito della propria professione (commissioni, canoni, ecc.). Ma rappresenta un onere non indifferente anche per i titolari di bancomat e carte di credito. Costoro, infatti, per poter usufruire di tali metodi di pagamento, devono necessariamente essere titolari di un conto corrente bancario o postale, la cui gestione comporta delle spese – che in Italia sono assai più elevate rispetto al resto d’Europa - e anche nelle carte cosiddette “prepagate” si annidano costi e balzelli vari. L’obbligo di utilizzare la moneta elettronica per i pagamenti sopra i 50 euro, comporterà quindi da un lato la forzata apertura di conti in banca per chi ne era ancora sprovvisto (si pensi ad anziani, cittadini non abbienti, ecc.), con evidenti nuove spese a loro carico, dall’altro una impennata dei costi per gli esercenti. Facile immaginare chi davvero finirà per guadagnare dall’intera operazione: le banche. Ancora una volta, dopo l’Iva, consumatori ed esercenti si ritrovano sullo stesso fronte a combattere provvedimenti che rischiano di danneggiare entrambe le categorie, in un momento in cui il Governo farebbe bene a pensare a misure in grado di far ripartire i consumi, tutelare i portafogli delle famiglie e salvare il commercio.
Il Codacons - è un’Associazione di volontariato autonoma e senza fini di lucro. La sua esclusiva finalità è quella di tutelare con ogni mezzo legittimo i diritti e gli interessi di consumatori ed utenti.
www.codacons.it
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
24/04/2025
“Come piace a noi”, si chiama così la uova campagna nazionale di Birra Moretti, che rende omaggio all’italianità e alla sua spontaneità. Il nuovo spot dell’azienda friulana è...
23/04/2025
In una attuale fase di mercato che, in generale, lascia ampi spazi all’incertezza, Parmigiano Reggiano non abbassa la guardia, festeggia un 2024 ampiamente positivo, corre ai ripari per...
A cura di Matteo Cioffi
23/04/2025
Tecnologia, ricerca e impegno verso la sostenibilità ambientale. Vinolok, azienda specializzata nel settore delle chiusure in vetro per il packaging di alimenti e bevande, ha chiuso il 2024 con il...
23/04/2025
Acqua Minerale San Benedetto continua a investire in innovazione e amplia la propria offerta con tre nuove proposte pensate per soddisfare le esigenze di un consumatore sempre più attento al...
I NOSTRI PORTALI
Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
©2025 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy