A
bbiamo alle spalle un’estate con dati
sconfortanti sull’andamento della sta-
gione, penalizzata da un clima freddo
epiovoso cheha condizionato, inmodo
particolare,balneazioneerelativoindot-
to, facendo perdere circa 1 miliardo di euro a
tutta la filiera e aggravato lo stato di salute delle
imprese del settore.
Ilmaltempohacertamenteavutolasuapartenel
far andar male le cose, confermando la validità
del detto “piove sul bagnato” che traduce bene
l’accanimento con il quale la sfortuna aggrava
situazioni già difficili di loro.
Sarebbe però riduttivo assegnare solo al tempo
le colpe degli esiti negativi di una stagione; il
Paese è malato di tante cose, che impediscono
ad un numero di italiani, purtroppo sempre più
crescente, di ritagliarsi una vacanza.
Il Centro Studi di Fipe informa che, dal 2008,
la quota di italiani che effettua un viaggio nel
periodo estivo è scesa dal 48,20% al 38,20%,
dato che esprime inequivocabilmente l’impo-
verimento del Paese.
Con i dati preoccupanti sull’economia, e non
solo di quella turistica, l’estate ha registrato an-
cheautorevoli richiami…patriottici, con l’invito
al recupero dei valori che contraddistinguono
l’Italia e gli italiani, per aiutare il Paese.
SergioMarchionne, per esempio, certamenteda
un osservatorio privilegiato, che però si è meri-
tato con il lavoro e i risultati che ha portato, ha
invitato a superare la rassegnazione e anche il
disfattismochevedediffusinelPaese,recuperan-
do la fantasia, la genialità e la capacità di lavoro
che sono nel nostro patrimonio genetico e che
hannopermessoall’Italiadiesprimereeccellenze
oraggiungereprimatichecostituisconoilnostro
“avviamento” nel confronto internazionale.
Raffaello, Leonardo,Marconi, Ferrari e tanti altri
personaggi della nostra storia sono nati in Italia
e un Paese che ha saputo esprimere così tante
e alte personalità non può non avere la forza e
le capacità per riprendersi.
Tralasciamo il vittimismo o i comportamenti
sciatti, incominciando ad amare di più il no-
stro Paese e raccogliamo le migliori energie per
dare all’Italia un futuro degno del suo passato,
anche per le responsabilità che abbiamo verso
i nostri giovani.
Altre personalità hanno raccolto l’esempio
dell’Amministratore Delegato di Fiat, cercando
di dare una scossa agli italiani, depressi e pre-
occupati a ragionare spesso solo sui mali e non
anche sui rimedi, sollecitando anche orgoglio
nazionale e dignità, che porterebbero portare
anche un pò di fiducia e di ottimismo, indispen-
sabili per ripartire, quanto i soldi!
Ragionamento certamente facile sulla carta,
complicato da trasformare in azioni, soprattut-
to per imprenditori, come i Pubblici Esercizi,
che vivono ogni giorno in trincea, a combattere
contro un nemico sempre più forte, che racco-
glie munizioni in un mercato depresso, in una
burocrazia soffocante, in un fisco opprimente
e in tanti altri alleati.
Qualcosa però sta cambiando, anche nellamen-
talità delle persone, che incominciano a sneb-
biare la testa dal pessimismo e dalla rassegnata
impotenzachecastiganoanchel’intraprendenza!
Speriamo che non sia solo una fantasiosa sen-
sazione estiva!
Cordialmente.
Lino Enrico Stoppani
Investire sull’ottimismo
TRALASCIAMO
IL VITTIMISMO E
RACCOGLIAMO LE
MIGLIORI ENERGIE
PER DARE ALL’ITALIA
UN FUTURO DEGNO
DEL SUO PASSATO
Il punto
del presidente FIPE
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OTTOBRE 2014