rio e neppure grossista: siamo
noi che cerchiamo, andiamo in
giro e scopriamo etichette par-
ticolari provenienti da piccole
cantine virtuose».
La passione per il proprio la-
voro non basta però a spiega-
re un successo professionale
consolidato ormai da diversi
anni: è un mix vincente che
comprende anche lungimiran-
za, profonda conoscenza di vi-
ni, del loro mercato e rapporti
con i clienti. Un target di ri-
ferimento, quello dell’enoteca
Cucumazzo, di stampo classi-
co; le fasce d’età sono le più
ampie ma comunque di alto
ceto sociale e vanno dal giova-
ne appassionato che desidera
farsi una cultura enologica fino
ad arrivare a chi, data anche
la non più giovane età, ha già
una certa conoscenza e desi-
dera approfondirla.
«Ecco perché – prosegue Cucu-
mazzo – accogliamo e seguia-
mo personalmente tutti coloro
che entrano nella nostra enote-
ca, evitando di affidarli ai no-
stri collaboratori». Una cliente-
la, e un modo di lavorare, che
favoriscono quindi il rapporto
diretto: tutto questo ha fatto
si che, nel corso degli anni,
in enoteca si sviluppasse una
strategia decisamente tradizio-
nale, che però ancor ora paga
in termini di visibilità e fat-
turato: bando quindi a eventi
particolari, solo e unicamente
degustazioni mirate, partner-
ship commerciali con aziende
locali per abbinamenti consa-
pevoli e azzeccati tra cibi e
bevande, proposte enologiche
che cambiano tutti i mesi.
Una formula che permette
un rapporto qualità-prezzo
decisamente favorevole. Le
uniche concessioni ad ap-
procci di vendita meno tra-
dizionali sono affidate alla
comunicazione, che avviene
attraverso i social (ma con
molta moderazione…), gli in-
viti e periodiche newsletter.
M