Prodotto unico,
dalle numerose
proprietà, il
tè continua a
essere sempre più
apprezzato in tutto
il mondo
di Carmela Ignaccolo
@carmelaignaccol
I
l merito è di una Ca-
melia.UnaCamelliaSi-
nensis, per la precisio-
ne.Arbustoconpiccole
foglie verde chiaro che
inprimaverasi copredi fiori
bianchi: ecco da dove viene
il tèchebeviamo.Comedice
il nome (latino), èoriginaria
della Cina da dove fu poi
esportata in Giappone e in
tuttol’Oriente finosbarcare,
nel1610nelportodiAmster-
dam per diventare quindi
popolareanchenel Vecchio
Continente.
In base alla lavorazione
cui vengono sottoposte le
foglie, distinguiamo sei ti-
pologie: tè nero, tè verde
(tè non ossidato), tè oolong
o “verde-azzurro”(si ottiene
con una lavorazione inter-
media fra quella del tè ne-
ro e quella del tè verde), tè
bianco, tè giallo, tè Pu’er o
post-fermentato.
La produzione
Le proiezioni della Fao, indi-
cano che entro il 2017 la pro-
duzione mondiale dovrebbe
attestarsi intorno ai 6 milioni
di tonnellate (erano 4,5 mi-
lioni nel 2012) e che anche il
consumo dovrebbe subire dei
sensibili incrementi.
Naturalmente la situazione
non è omogenea in tutti i pa-
esi. In Italia, infatti, con un
consumo pro capite di 0,07
chilogrammi (in media una
tazzaogni12giorni)nonsiamo
certoai livelli del RegnoUnito,
dove lamedia è di 2,2 Kg di tè
pro capite all’anno (in pratica
quattro tazze al giorno) odella
Turchia, dove il consumo sale
addirittura a 2,73Kg a testa!
I paesi di produzione
I maggiori produttori sono
la Cina, definita la patria dei
diecimila tè in quanto offre la
gamma più vasta, il Giappo-
Un rito antico che
viaggia nel tempo
14
mixer
dicembre/gennaio 2015
Tè e infusi
IN PROFONDITà