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E

xpostaentrandonelvivoeconl’avvicinar-

si dell’apertura, si sviluppa anche la giu-

sta dose di adrenalina, utile a rimediare

inevitabili erroriocarenzeorganizzative.

Si respira, cioè, entusiasmo e voglia di

fare, che contagia e coinvolge tutti - istituzioni,

associazioni, imprese e cittadini -, sviluppando

motivata fiducia e ottimismo.

Questo clima si interpreta anche nella convin-

zione e generosità con le quali tutti stanno con-

tribuendoall’elaborazionedella

CartadiMilano

che costituirà l’eredità di Expo 2015 sul tema

Nutrire il Pianeta - Energia per la Vita

.

Anche la Ristorazione sta facendo la sua parte,

non solo per la parte commerciale del ruolo,

ma anche nell’approfondimento degli elementi

che caratterizzano la componente etica del ci-

bo, chiamando a ragionare tutta la categoria,

partendo dalle sue star, di sprechi, ambiente,

educazione, benessere e salute.

Il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach sosteneva

che “siamo quello che mangiamo”, assegnando

al cibo non solo il valore nutritivo del corpo,

ma anche della coscienza delle persone, con la

capacità, cioè, di influenzare il mododi pensare

e di agire.

È un concetto non semplice da … digerire, ma

basterebbe riflettere sul piacere della tavola e

l’incidenza che sa dare alla qualità della vita di

una persona, anche con i rischi collegati alle

malattie,conseguenzadeglieccessiodegliabusi.

La tavola è anche un elemento essenziale della

convivialità, che sviluppa a sua volta sentimenti,

ascolto e confronto, che ne valorizzano il ruolo.

C’è anche “responsabilità sociale” sulla quale

Expo ci chiama a riflettere, interpretando in un

modo nuovo il titolo di un famoso spettacolo

“Aggiungi un posto a tavola” dove l’ospite, però,

è il bisognoso.

Se da una parte Papa Francesco ci invita a supe-

rarei“sofismieinominalismi”chehannoportato

al “Paradosso dell’abbondanza”, intervenendo

sullecause strutturali dellapovertà, rivedendo il

concettodi competitività cheportaall’economia

dell’esclusione, dall’altra parte la Ristorazione,

ovviamentepiùmodestamente,stasviluppando

comportamenti virtuosi, guardando indietro,

avanti e dentro il problema, per la parte che

le compete.

Guardandoindietro

,promuovendo,peresem-

pio, iniziative come il “Progetto Refettorio”,

firmato dalla Caritas ambrosiana con i nostri

elementi migliori (o più noti), che si prefigge

il giusto riutilizzo degli avanzi, partendo dal

pane, per dare aiuto ai poveri, confermando

una sensibilità che il settore ha sempre silen-

ziosamente dimostrato.

Guardandoavanti

,invece,investendosulraffor-

zamentodelsuorapportoconilmondoagricolo,

recuperando specificità e tipicità, ricreando si-

nergiecon il Territorio, cheoffronoconvenienze

allargate, anche circa l’uso di inquinanti (per la

conservazione o il trasporto), che migliorano la

salute e danno valore all’ambiente, che non si

riceve in eredità, ma solo in prestito, come ci

ammonisce sempre il Papa.

Guardare dentro

, infine, significa caricarsi di

un nuovo modo di concepire la professione,

che deve saper sfruttare l’occasione di Expo per

raccontare meglio il suo ruolo, fatto di interessi,

ma anche di importanti punti di forza (Massimo

Bottura ha il suo decalogo!), fondamentali an-

che per crescere nella reputation sociale, oggi

castigata da errori o pregiudizi.

Cordialmente.

Lino Enrico Stoppani

Aggiungi un posto a tavola

IN VISTA DI EXPO 2015,

LA RISTORAZIONE

STA SVILUPPANDO

COMPORTAMENTI

VIRTUOSI

Il punto

del presidente FIPE

8

Mixer

MARZO 2015