C
ialde e capsule sono spesso
demonizzate dai cultori dell’e-
spresso e del caffè di qualità
.
Certamente la preparazione della
tazzina con le macchine domesti-
che a cialde e capsule, che tutti conosciamo
o utilizziamo abitualmente, è l’alternati-
va casalinga al sistema dell’espresso che
troviamo al bar. La loro introduzione è
legata a motivi di
praticità e semplicità
d’utilizzo
, assieme alla volontà di assecon-
dare una modalità di consumo a cui siamo
culturalmente affezionati. Per questimotivi
hanno molto successo e, in particolare, la
scelta del caffèmonoporzionato in capsule
conquista sempre di più, specie per l’uso
casalingo o d’ufficio.
Conclusa la dovuta premessa, voglio fare
un esempio che riguarda invece il mondo
del fuori-casa. È un’esperienza che sarà
capitata ad ognuno di voi: state gustando
un ottimo pranzo, in quel piccolo locale
della città che vi piace molto e che vi of-
fre sempre i sapori di una cucina di alta
qualità. A fine pasto, arriva il momento
del caffè e vi viene servito un espresso
pessimo. Il motivo di solito sta in un er-
rore di estrazione dovuto forse al caffè
invecchiato, alla poca esperienza del bari-
sta, alla macinatura sbagliata oppure alla
temperatura troppo alta o troppo bassa
dell’acqua nella macchina per espresso.
Quello appena descritto è uno dei casi in
cui la soluzione di cialde e capsule può
davvero fare la differenza alzando la quali-
tà del caffè. Se parliamo di locali pubblici
ovviamente non pensiamo alle macchi-
nette domestiche:
i basso-consumanti
–
ristoranti, enoteche, pub, piccoli hotel e
altri locali con consumi ridotti –
possono
affidarsi alle nuove proposte dell’indu-
stria del caffè
, come le macchine per
espresso professionali dotate di sistemi
di estrazione innovativi in cui al tradizio-
nale gruppo erogatore, con il filtro per la
polvere di caffè, può essere sostituito un
appositogruppoper cialde e/oper capsule.
Così, possono garantire ai clienti un
risultato in tazza migliore, più stabile
e costante, senza per questo rinunciare
ad una materia prima di qualità
.
La scelta si rivela utile e vantaggiosa anche
in altre occasioni: quando, ad esempio,
vogliamo offrire un buon decaffeinato ma
sappiamo che la richiesta non è frequente;
oppure quando vogliamo proporre dei caf-
fè speciali, di singola origine, come offerta
da affiancare alla nostramiscela. Pensiamo
di destinare un gruppo erogatore alla
polvere di caffè e un gruppo, configurato
per cialde o capsule, all’erogazione del
caffè decaffeinato o di altra tipologia. Il
servizio ne guadagnerà.
M
Barbara Todisco
Consulente per progetti di
comunicazione aziendale con una
forte specializzazione nel settore del
caffè. Si occupa anche di formazione
per aziende ed enti pubblici.
todisco.barbara@gmail.com108
mixer
marzo 2015
Caffè
gestione e impresa
Una scelta che in certi casi si rivela vincente
di Barbara Todisco
Cialde o capsule al bar?
Quando e perché conviene