N
elmondo, a fiancodel bari-
sta. Il claim che contrasse-
gnerà il 2015dice giàmolto
del progettomesso apunto
per quest’anno dall’Isti-
tuto Nazionale Espresso Italiano.
L’associazione confermerà infatti
con forza la propria attenzione al
tema centrale della qualità delle
miscele, elemento indispensabile
per ottenere la certificazione. Ma
non solo. Nei prossimi mesi le ini-
ziative promosse da Inei apriranno
anche un’interessante finestra su
quanto accade nel mondo, dando
modo agli iscritti di sperimentare
miscele di tendenza straniere.
Quella scelta da Inei è dunque una
linea ambiziosa, come confermato
dal suo segretario generale, Luigi
Odello, nel corso della convention
annuale dell’Istituto ospitata il 27
febbraio scorso da Vibiemme a
Milano. Un appuntamento dove,
proprio in linea con la direzione
intrapresa dall’associazione, è in-
tervenuto, tra gli altri, uno dei mas-
simi esperti in tema di produzio-
ne internazionale di caffè: Manuel
Diaz, il presidente della Conferenza
Internazionale dei Caffè Naturali
(vedi box). Una presenza di spicco
destinata a rappresentare solo una
prima occasionedi approfondimen-
to nel ricco programma che ritmerà
i prossimimesi dell’associazione.
M
aprile 2015
mixer
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Associazioni
Istituto Nazionale Espresso Italiano
Nel mondo, a fianco del barista
Questo il claim del progetto 2015 dell’Istituto Nazionale
Espresso Italiano (Inei) che, oltre a porre un forte accento
sulla qualità del caffè, apre una finestra sulle tendenze
emergenti a livello internazionale
La difficile stagione dell’Arabica
La nostra tazzina di caffè, tanto al bar quanto a
casa, potrebbe non essere più la stessa. L’allarme
è stato lanciato da Manuel Diaz, presidente della
Conferenza Internazionale dei Caffè Naturali,
durante la convention di Inei. «Il cambiamento
climatico, con l’aumento della temperatura,
potrebbe spingere la pregiata varietà Arabica
verso maggiori altitudini o in territori più freschi -
ha riferito Diaz - La risposta a nuovo scenario sta
in nuovi ibridi, che però rendono l’Arabica meno
ricca a livello aromatico». Va inoltre detto che
gli aumentati consumi di Paesi emergenti, in cui
una parte sempre maggiore della popolazione si
rivolge ala caffè, stanno portando a un’ulteriore
diminuzione delle miscele di pregio circolanti.
«Per i torrefattori italiani - ha osservato l’esperto
- sarà quindi fondamentale leggere e interpretare
queste trasformazioni».
L’Istituto Nazionale
Espresso Italiano
(www.espressoitaliano.org), dicui
fanno parte torrefattori, costruttori
di macchine e macinadosatori e
altri sodalizi che volgono la loro
attenzione all’espresso di qualità,
oggi conta 35 associati con un
fatturato aggregato di circa 700
milioni di euro.
I nuovi organi di governo di Inei
Nel corso della convention annuale, Inei ha
rinnovato i propri organi di governo per il
triennio 2015-2017. Questa la loro nuova
composizione.
Consiglio di amministrazione: Abbo Stefano
(Costadoro), Bernasconi Ambrogio (Milani), Borea
Alessandro (La Genovese), Bossi Renato (Rancilio
Group), Caballini Giorgio (Dersut Caffè), Chiassai
Barbara (Essse Caffè), Devoto Fausto (Torrefazione
Saturno), Emilio Giannelli (Torrefazione Paranà),
Morello Luigi (Gruppo Cimbali), Nadalet
Paolo (Wega), Odello Luigi, Schreyoegg Peter
(Torrefazione Schreyoegg), Stecca Stefano (Cma),
Zecchini Luigi (Filicori Zecchini).
Collegio dei probiviri: Milani Pierluigi (Milani),
Sora Gianluigi (Wega), Vettoretti Alessandro
(Milani)
Collegio dei revisori: Bisio Piercarlo (Altogusto),
Mazzochel Roberto (Cma), Talamini Massimo
(Cma)