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C

omincerei con il comuni-

carvi che chiamare una

fettina sottile di pesce

“carpaccio”, non è assolu-

tamente corretto.

Il carpaccio per definizione e sto-

ria è assolutamente di carne cruda

fresca

. Tale nome viene dato da Giu-

seppe Cipriani che volendo preparare

(1950) un piatto alla contessa Amalia

Nani Mocenigo (venne a sapere che la

carne cotta le era stata vietata dai me-

dici), si ispirò vedendo la carne rossa

a un’opera di Vittore Carpaccio che

in quel periodo a Venezia esponeva i

suoi quadri. Lo stesso Cipriani fondò

l’Harry’s Bar a Venezia, una locanda

a Torcello e l’hotel Cipriani alla Giu-

decca sempre a Venezia. Lo stesso in-

ventò anche il famoso cocktail Bellini

(Prosecco e polpa di pesca).

Parliamo quindi ora del pesce cru-

do affettato sottilmente.

PRIMA REGOLA

Il pesce va assolutamente abbattu-

to

(per distruggere il famoso Anisa-

kis, un parassita che si sposta dalle

interiora alla polpa del pesce, dopo

che quest’ultimo muore) con apposi-

ta strumentazione portando a -18° al

cuore e un minimo di -40° in lavora-

zione, velocizzando la fase di surgela-

zione garantendo la massima qualità

al prodotto finale. Il pesce deve quin-

di rimanere nel congelatore poi per

almeno 24 ore a -18°.

SECONDA REGOLA

Importante è la decongelazione del

pesce

che va assolutamente fatta nel

frigorifero a +4°.

TERZA REGOLA

Per tonno, palamite e pesci simili

fate sempre tagli sottilissimi

e met-

teteli nell’abbattitore già a -40°. Que-

sto favorisce la surgelazione e aiuta

a non creare quell’ aspetto brunastro

nel momento della conservazione a

-18° e quindi visibile anche dopo nel

piatto (servirebbero, per evitare que-

sto, strumenti che arrivino ad alme-

no -60° per garantire un bel colore al

tonno).

Fare solo una marinatura di sale e

zucchero non è sufficiente se non

regolarmente abbattuto.

Il consiglio

è quello di trovare il giusto equilibrio

e sistema per confezionare al meglio

il pesce crudo rispettando le regole

sopradescritte. Pensare di non rispet-

tarle significa creare possibili danni

ai clienti e a voi stessi.

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SPECIALE TUTTO FOOD

maggio 2015

Non chiamiamolo

carpaccio di pesce

Tempo d’estate, fioriscono le preparazioni da

gustare fredde. Il crudo è in voga, anche per i

prodotti ittici. Tre regole base da osservare

I

di Gregori Nalon

I

SURGELATI

DOLCIARIO

GREEN FOOD

ITTICO