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mixer
luglio/agosto 2015
Il sommelier
gli esperti
Cantina,
enoteca e poi …
La vita del vino non si conclude dopo
l’imbottigliamento. Per fare arrivare
sino al bicchiere una bottiglia nel
miglior modo possibile sono necessari
alcuni, decisivi, accorgimenti
Luca Gardini
Romagnolo verace,
Luca Gardini inizia
giovanissimo la sua
carriera, divenendo
Sommelier Professionista
nel 2003 a soli 22 anni,
per poi essere incoronato,
già l’anno successivo,
miglior Sommelier d’Italia
e -nel 2010- Miglior
Sommelier del mondo.
D
opo l’enoteca o il ristorante, il nulla.
Capita spesso che, terminato un corso
di avvicinamento al vino, si provi il desi-
derio di acquistare una grande bottiglia.
Fatta salva la raccomandazione di berla
per il piacere che se ne trae e non, banalmente,
per la voglia di giudicarla, la scelta potrà rica-
dere tranquillamente su di un nutrito numero
di etichette straniere oppure sui grandi nomi di
casa nostra. Nonpensiate tuttavia che il catalogo
nazionale faccia riferimento esclusivamente ai
soliti noti! La qualità dei prodotti nostrani è in
costante ascesa, come dimostrano gli assaggi
in anteprima che ho effettuato in molti territori
di produzione come Langa, Montalcino, Valpo-
licella, solo per citarne alcuni. Riprendendo
le fila di quello che avevo espresso qualche
riga più in alto, che accade dopo l’acquisto?
Quando una bottiglia è venduta, sembra che i
problemi che eventualmente possano sorgere
siano interamente a carico di chi l’abbia com-
prata. Non è proprio così tanto che, come dico
sempre, le aziende produttrici oltre a vendere
semplicemente vino, dovrebbero preoccuparsi
di posizionarlo all’interno di quelle attività che
possano garantire loro e il cliente finale, sotto
il profilo della corretta conservazione. Detto
Le cantinette offrono il
vantaggio di avere a portata
di mano,
senza prescindere da
un’ottimale conservazione
, le
etichette pronte da bere