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uasi 151 mila visitatori professionali,
in crescita del 13,5% rispetto al 2013.
E soprattutto, 60.383 mila presenze
internazionali provenienti da 172 Pae-
si, in aumento del 17%. Sono i numeri
che fotografano il successo oltre le aspettative
di Host 2015, il Salone dell’ospitalità andato
in scena dal 23 al 27 ottobre scorsi. Paolo
Nadalet, presidente dell’Istituto Nazionale
Espresso Italiano (Inei), condivide con Mixer
alcune riflessioni sull’evento.
Qual è il bilancio di Host per il comparto?
Dalle prime impressioni avute da vari inter-
locutori, mi sembra di poter dire che, anche
quest’anno, il comparto caffè ha beneficiato
ampiamente della partecipazione a Host. In
particolare c’è da rilevare l’alto interesse dei
visitatori stranieri che hanno avuto modo di
testare sia attrezzature che miscele.
Qual è invece il bilancio per Inei?
Direi estremamente positivo. Abbiamo vis-
suto l’evento essenzialmente su due fronti.
Da un lato la presenza con un nostro spazio
che ha trovato collocazione presso uno delle
aziende associate, quest’anno la torrefazione
Schreyoegg. Uno spazio che ha goduto di una
buona affluenza di visitatori e dove Inei ha
fatto divulgazione dei suoi cavalli di battaglia:
da un lato la certificazione sensoriale per
Espresso Italiano e dall’altro la formazione
erogata in collaborazione con l’Istituto In-
ternazionale Assaggiatori Caffè (Iiac). Forte
l’affluenza presso il nostro stand di visitatori
stranieri, un segnale che indica un punto
in cui credo molto: l’espresso italiano è un
prodotto che ha ancora forti potenzialità ine-
spresse nel mondo.
L’altro fronte che ci ha visti coinvolti, per l’in-
tera giornata del 25 ottobre, è stato Espresso
Italiano Champion. A Host abbiamo svolto le
semifinali presso gli stand di Vbm, Astoria
e Wega e la finalissima presso quest’ultima.
è stato emozionante assistere alla sfida dei
19 baristi, tra cui sei stranieri provenienti
da Cina, Corea, Taiwan, Grecia e Germania.
La finale ha visto una presenza massiccia
di pubblico di livello internazionale, segno
nuovamente che il nostro espresso ha un
appeal notevole fuori dall’Italia. E il fatto
che il vincitore sia un giovane e talentuoso
professionista greco, Giannis Magkanas, sot-
tolinea ulteriormente questo punto.
Quali sono i prossimi eventi nell’agenda
dell’Istituto?
In questo periodo dell’anno il consiglio di
amministrazione dell’Inei è chiamato a defi-
nire il programma del 2016. Sarà importan-
te, a mio avviso, continuare a lavorare sul
brand Espresso Italiano che oggi più che mai
identifica una serie di azioni ed eventi per
la tutela e la divulgazione del nostro espres-
so in Italia e all’estero. Inei continua inoltre
a qualificarsi come luogo di riflessione sul
caffè italiano e chiama a raccolta i soci, ma
non solo, in una serie di appuntamenti tra
cui un incontro multisettoriale e una nuova
puntata di Espresso Trends, giornate in cui
cerchiamo di uscire dalle contingenze quo-
tidiane e ritagliarci uno spazio di riflessione
sulle tendenze del mercato sia italiano che
internazionale.
M
Riflettori sull’Espresso Italiano Certificato
Bilancio positivo per INEI. Da un lato la finalissima di Espresso Italiano Champion 2015 e dall’altra un’intensa attività
di relazioni e contatti per tutelare e valorizzare l’Espresso Italiano con grande attenzione all’estero
di Manuela Falchero
106
mixer
novemBRE 2015
Istituto Nazionale Espresso Italiano ad Host
Chi è l’Istituto Nazionale
Espresso Italiano
L’Istituto Nazionale
Espresso Italiano (www.
espressoitaliano.org), di
cui fanno parte torrefattori,
costruttori di macchine
e macinadosatori e altri
sodalizi che volgono la
loro attenzione all’espresso
di qualità, oggi conta 37
associati con un fatturato
aggregato di circa 700
milioni di euro.
Giannis Magkanas,
Espresso Italiano
Champion 2015, con
Paolo Nadalet, presidente
dell’Istituto Nazionale
Espresso Italiano (Inei)