novembre 2015
mixer
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C
e li hanno raccontati come dei “bamboc-
cioni”, attaccati alla gonna di mammà. E
comedegli schizzinosi, “choosy” e selettivi,
nei confronti di qualsiasi attività lavorativa
ritenuta indegna. E invece dobbiamo ricre-
derci, perché i
Millennials (i giovani compresi
tra i 8 e i 35 anni) si rivelano intraprendenti,
fortemente motivati, stakanovisti, sobri, stre-
nui fautori del proprio io, ma anche solidali
e… accomodanti.
Il loro è un universo tutto
da scoprire. E da apprezzare, mettendo da parte
pregiudizi e luoghi comuni. È quanto emerge
dalla ricerca
VitadaMillennials: web, newmedia,
startup e molto altro. Nuovi soggetti della ripresa
italiana alla prova
realizzata dal
Censis
per il
Padiglione Italia
di
Expo 2015
.
Il risultato è un identikit che spesso contraddice
l’immaginario collettivo, per esempio per quan-
to riguarda il mercato del lavoro, in questi anni
divenuto sempre più ostico e farraginoso.
Pare infatti che rispetto ai più “anziani” Baby
Boomers, i Millennials non solo non abbiano “la
puzza sotto al naso”, ma siano addirittura più
propensi ad accettare contratti brevi (meno di 1
mese), lavoretti saltuari, qualifiche inferiori alla
propria formazione, impieghi al nero o stage non
retribuiti e questo nonostante abbiano dei plus
importanti: sono infatti la prima generazione re-
almente bilingue e nativa digitale.
Decisamente più accomodanti, insomma, quasi
camaleontici, sono disposti ad adeguarsi rapida-
mente all’evoluzione socio culturale dilagante. Lo
dimostra ad esempio il fatto che il 41,1% di loro
ha inserito il proprio curriculum su piattaforme
web o sui social media, mentre tra gli adulti la
percentuale si arresta al 12,4%.
Intraprendenza
Davanti a un mercato ostico i Millennials non
si sono arresi
: quasi 32.000 nuove imprese nate
nel secondo trimestre del 2015, infatti, fanno capo
a un under 35, con una crescita del 3,6% rispetto
al trimestre precedente. In altri termini, si può dire
che si sono avute 300 imprese al giorno in più
(weekend compresi). Una forte vitalità, dunque,
trasversale a tutte le aree del Paese se anche nel
Mezzogiorno il 40,6% delle attività nate nel trime-
stre è riconducibile a un giovane, con un tasso di
crescita del 3,5% rispetto al trimestre precedente.
I Millennials sono lavoratori indefessi: più di 3,8
milioni lavorano oltre l’orario formale (il 17,1%
in più rispetto ai Baby Boomers). Di questi, 1,1