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divertente, perché mangiare fa parte del nostro modo

di stare insieme e divertirsi, per il 20,5% è salutare.

Naturalmente c’è una parte un po’ più distaccata che

considera maniacale il rapporto con il cibo (11,3%) e

l’atto del cibarsi, specialmente in confronto a paesi in

cui essa svolge una funzione prettamente funzionale.

CIBO: UN INVESTIMENTO

Per i giovani il cibo è cultura

: il 93% dei Millennials

si dichiara coinvolto dal tema, il 53,5% è un appassio-

nato, il 28,3% un intenditore e l’11,1% pensa a sé stesso

come a un vero esperto. E in effetti il tempo investito

in attività culinarie non è poco: sono 10,9 milioni i

giovani che dichiarano di cucinare, 3,4 milioni lo fanno

con regolarità e 5 milioni lo fanno spesso. Ed è attività

che appassiona, attira, gratifica, taglia trasversalmente

appartenenze di genere, sociali, territoriali. Sono 10

milioni i Millennials italiani che cucinano e a cui piace

farlo: 4,2milioni perché li appassiona, 2,6milioni perché

li rilassa e 2,7 milioni ai fornelli provano un senso di

gratificazione. E questa passione per le preparazioni

culinarie trova riscontro anche nella tendenza a pre-

parare cibi fatti in casa come i dolci (88,1%), la pizza

(83,6%), la pasta (67,8%) e il pane (37,2%).

Quale cibo va per la maggiore? La cucina italiana ri-

mane quella più praticata nel quotidiano (11,1 milioni

di Millennials) seguita dalla cucina tipica dei territori

(11 milioni), però anche “l’esotico” va bene: sono 8,7

milioni i Millennials italiani che dichiarano di mangiare

piatti tipici di altri paesi europei (paella, crepes, ecc.);

7,7 milioni (1,8 milioni abitualmente) mangiano piatti

etnici (guacamole, cous cous) e 10 milioni (di cui 3,3

milioni regolarmente) consumano piatti preparati se-

condo ricette nuove di cui hanno sentito parlare in tv

e/o letto su riviste e/o su ricettari. Tra i cibi, in onore

delle tipicità nazionali, vanno alla grande frutta (42,3%),

verdura (36,9%), carne (42,5%) e pesce (41,5%).

FORMAT

Se poi parliamo della tipologia di ristorazione più in

voga, notiamo immediatamente che

i Millennials sono

dei sobri politeisti, ingradodimixare con equilibrio

stimoli diversi che spaziano dal fast allo slow food,

passando per enclave territoriali come lo street food

e senzamai disdegnare un ever green come la pizza

.

Fast food: vi mangiano 8 milioni di under 35, di cui 1,7

milioni abitualmente e 6,3 milioni di tanto in tanto (il

56,1% ed è il 34,3% il dato medio nazionale). Parlando

invece di street fooder italiani con meno di 35 anni

vediamo che sono 10,3 milioni (91,7%) di cui 5,2 milio-

ni consumatori abituali (45,9%). 10 milioni di giovani

mangiano piazza al taglio e 6 milioni patatine fritte e

panini. Il Kebab è apprezzato da 5,4 milioni di giovani,

il falafel da 2,2 milioni di consumatori under 35, l’hot

dog e il take away asiatico da 3,9 milioni di Millennials

italiani, mentre 2,5 milioni consumano noodles.

M

26

Mixer

NOVEMBRE 2015

Società

PUBBLICO ESERCIZIO

3,8 mln

i Millennials che lavorano oltre

l’orario di lavoro

1,1 mln

quelli cui capita di lavorare

anche di notte

41,1%

i Millennials che hanno inserito il

curriculum on line o su piattaforme

social

94%

è utente di internet, l’87,3% è iscritto

almeno a un social network e l’84,7%

utilizza lo smartphone

STAKANOVISTI

DIGITALI