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PUBBLICO ESERCIZIO

38

Mixer

GIUGNO 2016

anche a tema, ma in grado di interpretare il

genius loci

,

la peculiarità della proposta che si cerca sempre più

unica e personale.

BELLI DENTRO E FUORI: PIÙ SPAZIO AL DEHOR

L’esigenza di accogliere il cliente in spazi belli e confor-

tevoli investe, sempre più, anche gli esterni, il cosiddetto

dehors. Un modo per ampliare il locale che sempre più

– complice anche inverni decisamente miti – si utilizza

tutto l’anno, o quasi. Non solo: l’ondata green e naturale

che ha portato in bar e ristoranti orti e pareti verdi,

trova negli spazi esterni, un cortile o un marciapiedi,

ma anche una spiaggia o un terrazzo attrezzato, grande

trend del 2016, un modo per accogliere il cliente in

un ambiente diverso. Resta il fatto che ormai è chiaro

come l’esterno sia la vetrina del negozio, in grado di

attirare o respingere il cliente.

E questo vale non solo per i bar, ma

anche per i ristoranti. I quali pos-

sono aumentare il fatturato grazie al

dehors anche del 30%, secondo una ricerca della

Cornell University School of Hotel Administration.

Una delle conseguenze più evidenti di questo rin-

novato interesse verso gli esterni è proprio il fatto che

spesso gli stessi arredi sono realizzati sia per l’interno

sia per il dehors, con design e materiali interscambia-

bili, oppure, nel caso di realizzazioni ad hoc, con una

ricerca che ha pari dignità rispetto agli arredi per interni.

“Il concetto di dehors è radicalmente mutato nel corso

degli ultimi anni – ragiona l’architetto

Luisa Battaglia

di

Scab Design

–; si è passati dal concepire lo spazio

esterno come una zona secondaria e quasi di servizio,

al concetto moderno del traslare il living all’aperto. I

requisiti degli arredi per il dehors sono l’alto design

unito ad una grande facilità di manutenzione”.

Quel che è certo è che il dehors cresce e si impone

anche in situazioni con spazi a disposizione limitati.

Mentre in città si diffondono tipologie quali i tetti

attrezzati e piantumati. Design, solidità, inalterabilità

estetica nel tempo, facilità di manutenzione e leg-

gerezza, ma anche varietà nelle gamme cromatiche,

sono i requisiti che l

’Ho.Re.Ca.

richiede a questo tipo

di arredi. È un mondo in evoluzione dunque quello

del contract, oggi in primo piano in un momento di

grande attenzione verso il “vestito” di un locale, atto a

trasmetterne lo spirito e a volte anche la filosofia: che

sia “green” o high-tech, vintage o etnica. L’importante

è che riaffiori alla superficie.

M

ALCUNE SEDIE DI SCAB DESIGN, I CONFINI TRA ARREDI PER ESTERNI

E PER INTERNI SONO SEMPRE PIÙ SOTTILI

RESISTENZA ED ESTETICA

SONO I REQUISITI

PER IL DEHOR. QUESTA

PROPOSTA È DI NARDI