PUBBLICO ESERCIZIO
La morbidezza spessa del tessuto, il luccichìo
della posateria, fanno da sempre parte
dell’immaginario del ristorante. Oggi più
che mai, la mise en place è ciò che distingue
un locale di fascia medio-bassa da uno di
he
sul fronte della posateria. “Noi uniamo a una grande tradizione,
tecnologie di lavorazione innovative – spiega
Andrea Balotelli
,
responsabile divisione alberghiera di
Mepra
–. Abbiamo
sviluppato il concetto di una tavola su misura, sartoriale.
La posateria, anche da catalogo, viene personalizzata con
finiture o loghi, e quindi resa unica”. Poi ci sono i nuovi materiali
hi-tech: dall’argento satinato alla finitura champagne, al PVD,
Physical Vapour Deposition, che impianta con una deposizione
molecolare su un’anima di acciaio metalli come il titanio, che
assicurano maggiore resistenza. Oppure le finiture che danno
un effetto “vissuto” e antico. Il lusso oggi in fondo è questo,
una tradizione rivisitata, nel nome della tecnologia del Terzo
Millennio, ma anche delle sue esigenze di sostenibilità ed ecologia.
IN EVIDENZA
La mise en place
tra lusso
e natural-chic»
40
Mixer
GIUGNO 2016