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FEBBRAIO 2017 /

Mixer

1

L’

argomento con cui apriamo questo numero

di Mixer è di quelli che meritano l’etichetta

“Attenzione,materialedelicato, trattarecon

cura”.

Parliamo del prezzo del caffè al banco,

una questione che suscita pareri contrastanti e provoca

dibattito. Se sia il caso di superare la soglia dell’euro a

tazzina, una sogliapsicologica, giàoltrepassata inalcune

realtà, è una cosa di cui nel settore si discute da tempo.

Affrontiamo il tema non perché il giornale condivida

l’idea, ma perché è nostro compito quello di informare

e di favorire il dibattito.

Ma prima di dare spazio ai pareri, è fondamentale

fornire dati ed informazioni, le uniche basi su cui è

possibile poi formasi delle opinioni, evitando super-

ficialità e semplificazioni.

Il tema, che è strettamente

collegato alla qualità del prodotto e alla questione se

sia giusto che il prezzo sia lo stesso per tutti gli esercizi,

merita approfondimenti che iniziamo a dare tra poche

pagine. A pag 6 confrontiamo i prezzi di varie città del

mondo (e le italiane non sono tra le più care), prendendo

inconsiderazionenonsolo il caffèal bar,maanchequello

di Starbucks, quello della macchinetta in ufficio e anche

quello domestico (stimando il consumo medio di caffè

in kg procapite). A pag. 12 consiglio di passare qualche

minuto sui numeri che descrivono i consumi in Italia.

Togliamo spazio ai dubbi: il mercato del caffè vive da

tempo un trend positivo e le prospettive sono positive.

Dopo tanti dati, meglio voltare pagina passando a

temi più leggeri, ma ugualmente importanti.

Parliamo

di musica a pag. 16: forse non tutti danno il giusto peso

al “sottofondo”. Secondo una ricerca di Fipe-Confcom-

mercio per il 55% dei clienti la musica è fondamentale

per creare l’atmosfera desiderata e per rilassarsi. Altra

cosa da non trascurare è il nome del locale, che deve

piacere e rimanere impresso (a pag.20). E se ormai il no-

me non può più essere cambiato, si può fare il possibile

per valorizzarlo…

Il tema di copertina è dedicato ai panini

(a pag. 28).

Si può svecchiarne la presentazione nei bar tradizionali,

presentarli al ristorante in versione “gourmet”, oppure

azzardare e proporli con coraggio come accompagna-

menti arditi a cocktail e drink serali..

Il Dossier del mese parla di bionde, ma di quelle in

boccaleobottiglia(apag.36).

Oltrealleultimetendenze,

con la conferma che le speciali e le artigianali continuano

a “tirare” il settore, siamo andati a vedere cosa dicono i

consumatori sul web per scoprire, ad esempio, che sono

molti più del previsto quelli che, per bere una birretta,

non entrano in un locale qualsiasi, ma scelgono con at-

tenzione dove andare… E sui bicchieri, toglietevi dalla

testa che il mondo si divida in “boccale da piccola” e

“boccale da media”. Chiara, scura, doppio malto: ogni

birra ha bisogno di un calice adatto per valorizzare il

gusto e presentarsi nel modo migliore…

Ahimè ci tocca parlare anche di conti e contributi…A

pagina 82una sintetica epraticaguida allenovità Inps

2017

: si tratta di cose che bisogna per forza conoscere

(quasi) a memoria.

Ma mi rifiuto di chiudere parlando di tasse

. Facendo

un volo pindarico, porto quindi la vostra attenzione al

“magicomondodelMolecolare”. Nonavete ideadi cosa

si tratti e non sapete come iniziare a giocare con la chi-

mica ? Se partite da zero, nessun problema, il servizio a

pag. 56 è per voi. In bocca al lupo con gli esperimenti…

Occhio al prezzo

È sempre giusto?

L’EDITORIALE

di David Migliori