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MILANO,

TRA LE CITTÀ PIÙ

CONVENIENTI

AL MONDO

PER IL CAFFÈ

FEBBRAIO 2017 /

Mixer

7

U

na grande ondata di innovazione sta tra-

sformando il mondo del caffè. Anche in

Italia. Il nuovo che avanza parla di una

maggioreattenzioneallaqualitàeallapre-

parazione, vaverso ladiversificazionedelle tipologie

ma anche dei metodi di preparazione, perché lo

richiedono le generazioni più giovani, che hanno

allargato i propri orizzonti e vedono oltre la tradi-

zionale tazzina di espresso, consumata al volo la

mattina al bancone del bar, immutabile nel tempo

e, per lo più, anche nel prezzo.

TEMPI MATURI

“Il mercato italiano è pronto da un paio d’anni. C’è

un movimento che parte dall’estero e abbraccia

l’Italia, e riguarda la specializzazione del punto

vendita, che approccia il caffè con diverse tipolo-

gie e modalità di preparazione. Quest’anno poi si

prevede l’arrivo di

Starbucks

in Italia. E l’ingresso

di un attore così forte che proporrà un prezzo di-

verso sarà salutare anche per i concorrenti, i nostri

bar. Penso anzi che avrà un effetto dirompente,

perché farà uscire dalla logica del prezzo unico

della tazzina” dice

Niels Migliorini

, Amministra-

tore Delegato di

Moka Sir’s

.

Il punto è che il costo della “tazzina” in Italia è una

sorta di tabù, con levate di scudi da parte di me-

dia e associazioni di consumatori ad ogni minimo

aumento. È successo nel 2012, e ancora più con il

passaggio da lira ad euro. Sta di fatto che quando

si vuole proporre un prodotto o servizio davvero

economico, si dice che costa “come un caffè”.

“Sarebbeunbenesesi pagassedi piùperchéconpiù

margine in tazza ci si può concentrare sulla qualità.

All’estero i bar riesconoa vivere vendendo solo caffè

edunquehannolapossibilitàdidedicarsi alprodotto,

spesso visitano le piantagioni e riescono a comu-

nicare al cliente la propria specificità” argomenta

Chris Salierno

, Marketing Director di

La Marzocco

.

Tutto ciò avviene in un contesto in cui il consumo

al bar è in calo e soffre il successo delle cialde e

delle capsule, che dilagano in ufficio come a casa.

Ma c’è di più. “Proprio questo movimento, con il

capofila

Nespresso

, sta educando il consumatore

al fatto che esistono gusti diversi di caffè, un po’

come esistono diversi vini. Con il paradosso che a

IN ITALIA DA 0,74

A 1,07 EURO

Secondo il rapporto del Centro Studi Fipe 2016

in Italia il prezzo medio della tazzina di espresso è

di 0,96 euro, ed è cresciuto dal 2008 al 2015

del 14% (ovvero 12 centesimi di euro).

Le differenze tra città e città vanno dagli 1,07 euro

di Bologna, Rovigo, Ferrara e Bolzano

ai 0,74 euro di Bari, con un “delta” del 30,8%.

Comparabile con quello rilevato dalla ricerca

(che considera i prezzi del cappuccio non dell’espresso)

in altri Paesi europei come la Germania.