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Mixer

/ NOVEMBRE 2017

DOSSIER SPUMANTI

I numeri

È qui la festa?

È

stata attesa, invocata, agognata. E, final-

mente, la ripresa ha iniziato a fare avvertire

qualche primo, concreto segnale della sua

presenza: la prima metà del 2017 ha fatto

registrare un’inversione di tendenza che non manca

di coinvolgere i consumi del fuori casa.

I riflessi di questo ritrovato trend positivo toccano

trasversalmente la quasi totalità delle categorie mer-

ceologiche trattate nell’ooh. E, tra queste, non fanno

eccezione neppure le bollicine, che pure accusano un

certo ritardo rispetto alle performancemesse a segno

dal più generale comparto delle bevande alcoliche.

“Nelprimotrimestredell’anno–afferma

MatteoFigura

,

responsabile

Foodservice NPD

in Italia – spumanti e

champagne sono stati penalizzati dallo strascico di un

andamento ancora stagnate. La correzione al rialzo di

tutti i principali indicatori macroeconomici non è stata,

infatti, sufficiente a infondere immediata fiducia nei

consumatori che – reduci da una analoga prospettiva

di risveglio prospettata a metà del 2016 e poi rivelatasi

illusoria – si sonomostrati piuttosto restii a credere inun

realemiglioramentodel quadro complessivo. E, quindi,

a tornare a concedersi spese per prodotti voluttuari

per antonomasia, come appunto le bollicine, legate

a doppio filo a un consumo edonistico, orientato alla

gratificazione ludica”.

Nel secondo quarter dell’anno, però, qualcosa è

cambiato. “Anche i servings di champagne e spu-

manti sono tornati a crescere – conferma Figura –.

Si è insomma superato quell’atteggiamento di pru-

denza improntato alla massima: “meglio aspettare

a festeggiare”. E questo sia in senso metaforico che

letterale”.

LE BOLLICINE REGISTRANO SEGNALI DI RIPRESA ANCORA TIMIDI.

MA LA SECONDA PARTE DEL 2017 POTREBBE REGALARE UN

DECISO CAMBIO DI PASSO

di Chiara Bandini

TORNA LA FIDUCIA

Tra aprile e giugno, il sentimento di incertezza ha

insomma iniziato a lasciare il posto a unmaggior otti-

mismo, facilitando il ritorno all’abitudine del brindisi.

Ne è derivato un incremento delle consumazioni di

spumanti e champagne nel canale d’eccellenza per

questo comparto, ovvero l’area del leisure, che tra

luglio 2016 e giugno 2017 ha assorbito il 40% dei

servings della categoria.

Va però considerato che gli altri due principali canali

dell’ooh – il full service, che ha inciso per il 30% sulle

consumazioni di bollicine, e il quick service, che ha

“Le bollicine – afferma Matteo Figura, responsabile Foodservice

NPD in Italia – sono al centro di una ripresa delle consumazioni,

in linea con una tendenza che investe l’intero comparto degli

alcolici, con l’esclusione di vino e premixati”.

L’INCIDENZA DEI SERVING DI BOLLICINE SUL TOTALE

DEI SERVINGS DI ALCOLICI

luglio 2016-giugno 2017 vs luglio 2015-giugno 2016

3%

97%

Altri alcolici

Bollicine

Fonte: The NPD Group