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Mixer

APRILE 2016

L’editoriale

di David Migliori

Buona lettura

L’occasione giusta

per raccontare 30 anni

di bar e ristoranti

I

l logo che campeggia sulla copertina questo

mese, lascia pochi dubbi: siamo ufficial-

mente entrati nel trentesimo anno di vita

della testata.

Mixer può vantare con orgoglio

un lungo percorso a fianco di chi lavora nel

mondo del pubblico esercizio e siamo molto

fieri della nostra storia e del nostro presente.

Mixer ha acquisito da tempo una sua specifica

fisionomia che ci caratterizza e ci differenzia dai

concorrenti.

Abbiamo saputo rinnovarci nel tempo,

tenendo ben fermi i nostri capisaldi. Oggi come ie-

ri, la nostra strategia editoriale punta su argomenti

e contenuti di servizio per baristi e ristoratori che

hanno notoriamente poco tempo per la lettura. Oggi

come ieri, cerchiamo di fare un giornale “utile”, che

arricchisca professionalmente il lettore. Oggi come

ieri, puntiamo sull’attualità e sulle nuove tendenze

del fuoricasa.

Nei prossimi mesi avremo modo di festeggiare lo sto-

rico traguardo anche con appuntamenti ed iniziative,

ma qui voglio concentrarmi sui contenuti del giornale.

La ricorrenzadei 30anni saràper noi l’occasioneper

raccontare ai lettori come è cambiato il mondo del

fuori casa in questi decenni.

Vogliamo approfittare

dell’evento per fare il punto su come si sia trasformato

negli anni il settore del pubblico esercizio; vogliamo

ricordare i momenti più importanti del passato per

capire meglio cosa siamo diventati oggi; vogliamo

ricordare il cliente di ieri, per affrontare meglio le

aspettative di chi entra in un bar o in un ristorante nel

2016. Vogliamo fare luce sui cambiamenti avvenuti per

dare risalto all’esigenza di proporsi oggi in maniera

diversa da come ci si poneva, 10, 20 o 30 anni fa.

Ad esempio, ha ancora senso parlare di “canale

horeca”?

Nemmeno sull’acronimo tutti concordano:

nato nei paesi bassi per indicare hotellerie, restaurant,

cafè, molti identificano la terza sillaba con catering.

Ma al di là di questa disputa lessicale, il termine sta

stretto ad unmondo che ha allargato progressivamente

i suoi confini a distributori di benzina, fornai, boutique,

lavanderie, librerie e chi più ne ha più ne metta, che

hanno arricchito la propria attività principale con un

servizio di somministrazione di alimenti e bevande.

Ad ognuno la propria ambizione, la nostra è di

provare mese dopo mese, a parlare a tutti loro.

E da questo mese, numero dopo numero, racconte-

remo l’evoluzione del nostro settore negli ultimi 30

anni. Partiamo ovviamente dalle trasformazioni del

bar tradizionale (a pag. 8) per proseguire con i 30

anni dei ristoranti, dei locali serali, della distribuzione

e così via.

A proposito di tradizione, come ogni aprile anche

quest’anno presentiamo un ricco dossier sul vino.

Abbiamo cercato di fornire una quadro il più completo

possibile: parliamo di mercato (a pag. 46 e pag 56);

diamo la parola ai locali che sul vino costruiscono

la parte principale del business (pag. 48); abbiamo

raccolto pareri e novità delle principali aziende viti-

vinicole (a pag. 60); presentiamo un format originale

creato, pensate un po’, da Calzedonia (a pag.54). A

dimostrazione di quanto si diceva più sopra, su un

mondo che allarga a dismisura i propri confini.

Segnalo infine una nuova rubrica destinata ad accom-

pagnarci per almeno 24 mesi. Partendo dalla A di Af-

fumicatori, ecco il nostro vocabolario delle attrezzature

per il fuori casa. Il taglio? Quello che è il marchio di

garanzia di Mixer di ieri e di oggi: un articolo teorico

con spunti pratici che possano immediatamente con-

cretizzarsi nell’attività quotidiana.