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Progetti

GESTIONE E IMPRESA

102

Mixer

OTTOBRE 2014

P

otremmo chiamarloCaffèoppureBar,

pensando che senza grosse distin-

zioni questo luogo ormai consueto

sia inteso come un locale pubblico

di ritrovo, frequentazione o solo di

passaggio. In verità il “caffè” come locale

pubblico nasce prima, con la commercia-

lizzazione del caffè in Europa nel ‘700. Era

un luogo sofisticato che serviva, non a tutti

- solo a una selezionata élite - caffè, thè e

pasticceria. Era un luogo di nicchia, solita-

mente di dimensioni medie grandi, ubicato

nei centri città. Alla fine dell’800 viene pro-

posto al pubblico un secondo format, più

nuovo e contemporaneo: il Bar. Nei primi

anni ’30 prende piede e diventa di moda

perché segue il cambiamento e gli usi sociali

della città più contemporanea. (Bar Craja -

Milano 1930). Il Bar è dimensionalmente più

piccolo del Caffè, ma allarga l’offerta con

prodotti differenti come liquori e bevande

e si apre anche a una clientela diversa, più

informale. Anche la modalità di consumo è

differente, più veloce, seduti su sgabelli alti

o addirittura in piedi. Un nuovo elemento

architettonicodetermina l’identificazione for-

male del format contemporaneo: il bancone,

che permette una mescita diretta.

ICONA DELLA MODERNITÀ

Il bar diventa quindi icona di modernità in

conflitto, quasi ideologico, con la tradizio-

nale e aristocratica staticità della caffetteria.

La parola bar deriva dall’inglese “sbarra”

che si traduce nella divisione del bancone,

elemento alto di separazione netta fra il

consumatore e il barman-barista. La forma

architettonica, propria del banco alto, deriva

da un nuovo modo di consumare stando in

piedi, di fronte al barista, che acquista a sua

volta un ruolo centrale e funge da attratto-

re. Il mutato ruolo della figura del barista

permetterà, almeno per quanto riguarda il

“bar all’italiana”, che in futuro diventi uno

degli elementi sociali e di fidelizzazione più

importanti. Negli anni ‘50 il bar all’italiana si

distingue dal resto d’Europa per la specialità

che lo contraddistingue: il caffè espresso. La

cui tipica modalità di fruizione si contrad-

distingue per il format tipico basato sulla

velocità e implicitamente autorizza l’assenza

di tavolini e sedute per sostare.

Il bar è un luogo di passaggio: tempi di frui-

zione brevi, vendita di prodotti da asporto e

differenziazione del servizio a seconda della

fascia oraria; queste sono le caratteristiche

che lo distinguono dagli altri luoghi di risto-

razione. Questo è il bar che conosciamo oggi,

IL BAR MUTA

SEGUENDO I

CAMBIAMENTI

DELLA SOCIETÀ.

OGGI LA DIREZIONE

È VERSO FORMAT

CHE FACILITINO UNA

CONSUMAZIONE

PIÙ CALMA E

CONFORTEVOLE.

ALCUNI ESEMPI

DI CONSUELO

REDAELLI,TOOLSKIT

La dimensione

slow del bar

‘700

Il caffè era un luogo sofisticato

che serviva, non a tutti - solo a

una selezionata élite - caffè, thè

e pasticceria.

(Cafe-Griensteidl)