Table of Contents Table of Contents
Previous Page  69 / 69
Information
Show Menu
Previous Page 69 / 69
Page Background

di essi troneggiano grandi ulivi che

trasportano, con l’odore della cortec-

cia e il profumo di basilico il cliente

sulle colline toscane o nella campagna

pugliese, ben lontano da Londra.

UN LABORATORIODELLA

MATERIA PRIMA

Un secondo esempio interessante è il

ristorante Noma Lab di Copenhagen,

progettato nel 2012 dallo studio 3Xn

(3xn.dk)

.

Il Noma Lab ha vinto molti riconosci-

menti: è stato premiato come miglior

ristorante del mondo per due anni nel-

la classifica dei “50 Best Restaurant in

the World”.

Lo chef e fondatore è René Redzepi,

discepolo di Ferran Adriá. Redzepi ha

dato il via a una vera e propria ristrut-

turazione della cucina nordeuropea,

guadagnandosi la copertina del setti-

manale statunitense “Time” distribuito

in Europa dal 26 marzo 2012.

La sua cucina Nordic Food Lab è to-

talmente sperimentale, sia nella scelta

delle materie prime e degli ingredien-

ti sia nella modalità di cottura delle

pietanze. Il tutto è alla portata dei

clienti che possono assistere alle fa-

si di preparazione. Il concept tende

ad abbattere le classi-

che barriere tra Chef e

utente. Anche il design

ha aiutato ad aggiunge-

re qualità: un laborato-

rio dove gli chef spe-

rimentano l’evoluzione della cucina

nordica in uno spazio sperimentale

progettato fuori dai canoni classici.

Il progettista ha utilizzato materiali e

finiture nordiche. Lo spazio è carat-

terizzato da torri e pareti dalle forme

curvilinee e organiche, che diventano

contenitori di libri, accessori da cucina

e spezie archiviate meticolosamente.

Le quinte dividono lo spazio in diverse

aree: Laboratorio Food, Orto Botanico

e locali staff.

Il tema del laboratorio e degli orti in-

door è molto interessante, gli elementi

di intrattenimento estetici e di conte-

nuto vengono creati con minimo sfor-

zo, restituendo al cliente l’impressione

di assistere a un evento unico e irripe-

tibile. Il Noma Lab è stato concepito

come un grande archivio di materie

prime: scatole contenenti semi, erbe,

spezie, addirittura conchiglie sono a

vista rappresentano la grande varie-

tà di ingredienti utilizzati. Come una

grande ingredientiera fatta a Cucina

Ristorante, il protagonista torna ad

esser la materia prima!

Materia prima non come elemento

di narrazione poetica ma come lin-

guaggio semantico-semiotico. Tutto

gira attorno alle grandi librerie che

contengono non solo le ricette ma an-

che gli ingredienti: questo è un vero

laboratorio!

Il Noma Lab rimane fedele alla scelta

di materiali e arredi autoctoni: sedie

originali scandinave degli anni Ses-

santa, tavoli in rovere affumicato, co-

perte di pelle di pecora, ceramiche

Royal Copenhagen e calici Spiegelau.

Il fascino della tradizione si mischia

alla contemporaneità.

In realtà anche al di fuori della cucina

l’innovazione fa da padrona. I mobili

sono progettati e prodotti in modo in-

novativo. I progettisti hanno utilizzato

un software 3D che ha potuto stam-

pare i pezzi degli arredi direttamente

dal computer, creando molti pezzi as-

semblabili direttamente in cantiere: un

vero puzzle tridimensionale.

70

Mixer

LUGLIO-AGOSTO 2012

Consuelo Redaelli, titolare dello studio Toolskit di Milano, è specializzata in progettazione d’interni per bar, ristoranti, mense aziendali,

stand, allestimenti temporanei fieristici, chioschi e isole tipiche e di progetti di comunicazione a 360 e di eventi, realizzati chiavi in

mano. È anche docente presso all’Istituto Europeo di Design Milano IED nel corso di tesi di interior design.

toolskit.it

Di stile tipicamente scandinavo, il Noma Lab

focalizza l’attenzione sul materie prime e ingredienti,

alcuni coltivati nell’orto indoor (a destra).

PROGETTI INTERIOR