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SETTEMBRE/OTTOBRE 2015
ma gran parte del loro fatturato è bloccato sui
prodotti tradizionali. Un esempio è Nestlè che
con Nespresso ha puntato su acquisto online
con consegna a casa, fascia premium e trend
nascente delle caffetterie. Sta andando molto
bene e ora le macchine sono quasi gratis per-
ché l’obiettivo è di attirare clienti verso il caffè
premium, e l’azienda globalmente sta crescendo
anche se nei mercati tradizionali perde terreno.
In che modo la distribuzione deve tenere
conto di questi mutamenti?
Penso che una delle più grandi sfide per la GDO
sia la transizione verso lamulticanalità. Walmart
nel Regno Unito insieme all’offerta tradizionale
offre un’ampia gamma di opportunità al cliente
che è già passato al digitale: consegna a casa,
in negozio, in punti di raccolta, drive. Uno sfor-
zo necessario per attirare il cliente, che però
comporta molti costi aggiuntivi, e questo è un
problema che i distributori non hanno ancora
risolto. C’è la speranza di realizzare una supply
chainpiù efficiente nella quale la tecnologia con-
senta all’insegna di lavorare più efficacemente
anche nella crescente complessità. Al momento
però il consumatore vive spesso un’esperienza
incoerente, nonostante la tecnologia consenta di
fare offerte personalizzate tramite smartphone
all’interno del punto vendita.
Innovazione e promozioni: come si conci-
liano?
La raccomandazione è che le promozioni siano
meno numerose e più efficaci, ma nella realtà
aumentano e sono meno efficaci, e l’innovazio-
ne troppo spesso significa ruotare varianti di
prodotto e gusti e avere più linee per cercare
di ottenere più spazio nel pdv. In conseguenza
sono diminuite le innovazioni di successo, ov-
vero che sopravvivono dopo due anni e hanno
fatto crescere la marca.
Noi diciamo che per i prodotti confezionati per
il largo consumo l’innovazione oltre a essere
centrata (nuova, unica, che va incontro a bisogni
non ancora soddisfatti) deve essere supporta-
ta adeguatamente in termini di marketing
world retail congress
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GLOBAL CONSUMER CONFIDENCE
*Survey is based on respondents with Internet access. China survey results reflect a mixed methodology.
Index levels aboveand below100 indicate degreesof optimism/pessimism.
+7
-3
+6
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0
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+2
+2
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+1
0
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+1
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-1
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-7
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+4
+6
+2
+1
+5
-3
+3
+6
-3
+4
+1
-2
-2
-4
-12
-3
87
SOUTH AFRICA
87
TURKEY
88
SWEDEN
88
CZECH REPUBLIC
88
NORWAY
88
IRE LAND
GREECE
53
89
MALAYSIA
ITALY
53
89
AUSTRALIA
HUNGARY
55
PORTUGAL
57
90
NETHERLANDS
CROATIA
59
92
ISRAEL
SLOVENIA
61
93
COLOMBIA
VENEZUELA
62
95
PERU
FRANCE
66
97
GERMANY
FINLAND
66
98
SWITZERLAND
POLAND
70
98
CANADA
SPAIN
72
99
UNITED KINGDOM
BULGARIA
73
99
SINGAPORE
SLOVAKIA
75
99
NEW ZEALAND
RUSSIA
78
101
UNITED STATES
ROMANIA
78
102
PAKISTAN
LATVIA
79
104
VIETNAM
BRAZIL
81
105
HONG KONG
ARGENTINA
81
105
SAUDI ARABIA
ESTONIA
82
107
CHINA
BELGIUM
83
108
UNITED ARAB EMIRATES
JAPAN
83
111
THAILAND
LITHUANIA
83
112
DENMARK
CHILE
84
120
INDONESIA
TAIWAN
84
122
PHILIPPINES
MEXICO
84
EGYPT
85
AUSTRIA
85
0
SERBIA
53
+1
131
INDIA
INDE
X
COU
N
T
R
Y
L
E
S
S
C
O
N
F
I
D
E
N
T
M
O
R
E
C
O
N
F
I
D
E
N
T
+7
UKRAINE
48
-1
SOUTH KOREA
45
-
GLOBAL CONSUMER CONFIDE NCE SURVE Y
– 60 Countries – 3-Month Trend
Q2-2015
NielsenConsumerConfidenceIndex
Index levels aboveandbelow100 indicatedegreesofoptimism/pessimism.
I
N
D
E
X
E
S
A
B
O
V
E
1
0
0
I
N
D
I
C
A
T
E
O
P
T
I
M
I
S
M
La fiducia varia nei diversi mercati ma
anche dove è in aumento ciò si traduce in
una crescita marginale
Le grandi marche perdono quote di
mercato a favore dei piccoli brand locali
Salute, peccato di gola e sostenibilità
ambientale guidano la scelta dei prodotti
premium
L’innovazione di prodotto che risolve i
bisogni reali dei consumatori è un driver per il
successo, ma va sostenuta con investimenti
a lungo termine
La pubblicità diventa sempre più
personalizzata e basata sulle reali esigenze
del consumatori tramite l’analisi dei dati
Le nuove generazioni guardano ancora la
pubblicità televisiva ma cresce l’importanza
del passa parola amplificato dai social; la
pubblicità televisiva integra efficacemente
quella online e resta rilevante
Sei tendenze del retail
per Nielsen
indice di fiducia
(trend trimestrale di 60 paesi)
Diminuzione Aumento
Nessun cambiamento
Nord America
America Latina
Europa
Africa medio Orientale
Asia Pacifico
96%
la media globale
(-1 change from QI 2015)