14 Maggio 2024
Negli ultimi anni lo storico, ma non sarebbe nemmeno esagerato definirlo leggendario, Camparino in Galleria ha abituato i suoi estimatori a ospiti d’eccellenza, bartender che si sono distinti nell’arte dello shaker quanto in quella, più amplia e spesso meno prevedibile, dell’ospitalità.
Lo scorso 2 maggio è stato il turno di Harrison Ginsberg, bar manager e socio di Overstory, locale newyorchese salito alla ribalta di recente e salito prepotentemente nella classifica dei World’s 50 Best Bars (attualmente è al terzo posto in quella nordamericana e al diciassettesimo di quella mondiale).
La guest shift nella sala Spiritello del Camparino è stata un’anteprima di una collaborazione che porterà i due locali, per mano di Cecca e di Ginsberg, a firmare una drink list speciale ed esclusiva a disposizione dei passeggeri che voleranno da Milano a New York a bordo degli aerei de La Compagnie, una compagnia aerea composta solo da posti business class che si sta mettendo in luce per un’offerta decisamente luxury ma a prezzi comunque vantaggiosi rispetto al mercato.
La drink list si compone di una rivisitazione del classico Campari Shakerato, l’Overstory Shakerato a base di Campari e succo di pompelmo, del Jungle Boogie a base di Campari, Appleton Estate Reserve, cocco e ananas, del Rose Gold Negroni con Campari, vermouth e gin e del Mikan Spritz con Campari, mezcal, orange sake, lampone, vetiver e soda.
Quest’ultimo è un signature proprio dell’Overstory. Il locale si trova al sessantaquattresimo piano di un grattacielo nel cuore del distretto finanziario a Manhattan ed è stato inaugurato nel 2019. La vista è ovviamente stupefacente, ma il bar si distingue per un’eleganza sobria e uno stile informale o almeno non pretenzioso.
Ginsberg, del quale torneremo a parlare sulle pagine di Mixer, è personaggio estremamente preparato, curioso e ottimo conversatore. Sulla filosofia dell’Overstory si esprime in questo modo: “Creiamo cocktail che possono sembrare complessi ma che risultano sempre comprensibili anche a chi non è un esperto dell’argomento. E quando non ci riuscisse per noi è semplicemente un piacere poterli spiegare”.
Il trait d’union tra il locale di Manhattan e l’iconico “salotto” milanese è naturalmente celebrato nel nome ormai universale di Campari ed è concretamente realizzato nella tratta atlantica dei voli business de La Compagnie.
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A cura di Matteo Cioffi
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