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03 Giugno 2024L’entrata è a fianco del negozio di Tommy Hilfiger di piazza Oberdan a Milano. Subito ci troviamo in un giardino in pieno centro, nel bel mezzo della sempre un po’ caotica ma assai centrale Porta Venezia, circondato da gelsomini in fiore, molto milanese (le corti, i giardini interni, un po’ segreti un po’ no fanno parte del DNA cittadino) dove tra tavolini e divanetti rossi incontriamo una buona proposta gastronomica (realizzata tra la microcucina e la griglia) e una carta dei vini non banale, con un bravo giovane sommelier, il tutto a prezzi onesti.
Cosa per nulla scontata: vedi la pletora di aperture meneghine con poche idee (quante enoteche con cucina potrà sopportare e supportare il tutto sommato piccolo capoluogo lombardo?) e prezzi che svettano sempre più su.
FASHION, ARTE E FOOD
Il giardino appena aperto è quello del Tommy Hilfiger Café powered by Martas, estensione del negozio di Piazza Oberdan, unica escursione nella ristorazione al mondo del noto brand di moda americano che fa capo a PVH Corp. (detentrice anche del marchio Calvin Klein), un locale di 142 metri quadri aperto nel febbraio 2023 che ora si estende con un nuovo banco bar nel giardino adiacente, un angolo di verde in città.
Le vetrine del negozio danno anche sul giardino e gli ospiti si muovono tra opere d'arte come “I Love Italy” di Mr. Brainwash, il vinile personalizzato “Start Me Up” di John O'Hara, “Eroded Brillo Box” di Daniel Arsham e “Campbell's” di Andy Warhol, che Tommy Hilfiger in persona ha donato al negozio.
Un posto delizioso, dunque, ma che probabilmente aveva bisogno di un progetto enogastronomico in grado di distinguerlo dai tantissimi locali presenti in zona (tanti etnici, pasticcerie vegane e francesi, champagnerie ed enoteche, cocktail bar e sushi bar, osterie e gastronomie e pure un paio di storiche caffetterie specialty).
CUCINA DI IDEE CON LE MARTAS
La sfida di rendere una location interessante anche un posto di riferimento per i milanesi che capitano in una delle principali vie dello shopping, turisti e non, a tutte le ore della giornata, dalla colazione al dopo cena è stata raccolta da Martas. Realtà nata da tre ragazze con un’idea di ristorazione sana, fresca, di stagione, sostenibile e gustosa, con attenta selezione dei fornitori e focus sul consumo di verdure e cereali integrali, durante la pandemia con il delivery e formalizzata nel 2022 con Martas Nature Bar, che ora non c’è più.
È stata Martina Lucattelli, proprietaria e fondatrice di Gesto Milano, a prendere in mano il progetto per la “costola gastronomica e caffeinica” del brand di moda. «Stiamo ripensando la nostra offerta con una selezione più ampia di piatti in grado di soddisfare un pubblico più eterogeneo, pur rimanendo fedeli al nostro obiettivo: promuovere il benessere e l'incontro tra le persone» dice Lucattelli. Da qui l’idea di fondo che predilige tapas e piatti in condivisione da mettere al centro del tavolo.
UN MENU' ALL DAY LONG
Il menù è flessibile e parte dalla colazione, disponibile fino alle 18: croissant a 2 euro, Pain au chocolat, Carrot cake e Brownies al cioccolato a 3 euro ma anche varie opzioni salate dalla cucina (tra cui club sandwich e chips royale a 14 euro). A pranzo la scelta è tra insalate (dagli 11 ai 14 euro) ma anche reinterpretazioni azzeccate di classici della tradizione italiana e non come panzanella, panino di mare, cozze alla scapece, catalana, babaganoush, e i plateaux con tre tipi diversi di ostriche (Nauit fin de Bretagne, Mater dalla Sardegna, Esperia Tarbouriech dal Delta del Po) e crostacei (dai 3 euro della singola ai 110 euro del Plateau Royale).
A cena si aggiunge qualche piatto più strutturato, spesso cotto alla griglia attiva nel Garden, come manzo e sgombro scottati e arrosticini. I prezzi spaziano dai 5 euro del pane e pomodoro affumicato ai 18 del Patanegra Cinco Jotas Paleta iberico 100% Bellota tagliato al coltello. Il pane per ora viene da Faak, il nuovo panificio-pizzeria-cucina di cheffe Viviana Varese aperto in zona scalo Farini.
CARTA VINI PER TUTTE LE TASCHE
Il bravo sommelier e Restaurant Manager, il vigevanese Lorenzo Castelbuono, naviga sicuro in una cantina di una novantina di etichette, in prevalenza italiane e francesi con qualche escursione in Paesi meno scontati. Si parte da una base piuttosto ampia di bottiglie sui 28 euro per poi salire fino ai 500 euro a bottiglia del più premium degli Champagne premium.
Il prezzo al bicchiere (la scelta è tra tre etichette - rosso, bianco, bollicina - che ruotano) va dagli 8 euro di un bianco o un rosso ai 12 del metodo classico. A breve è prevista una Cocktail list con la consulenza di Riccardo Mariani di Gesto.
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A cura di Matteo Cioffi
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