bevande
23 Luglio 2013Si conferma il trend positivo degli ultimi anni per Birra Castello. L’anno scorso +20% di fatturato rispetto al 2011. Rinnovata attenzione per l’ambiente e per il territorio.
Birra Castello S.p.A. ha chiuso il 2012, un anno particolarmente difficile per il mercato della birra, con una crescita a doppia cifra, confermando il trend positivo degli ultimi anni. È il player che è cresciuto di più rispetto ai competitor, realizzando un + 20 % nel fatturato rispetto al 2011 con un risultato di 91 milioni di euro e record produttivo con oltre 1 milione di ettolitri di birra prodotti. Una realtà in pieno sviluppo e in forte espansione, che ha come obiettivo primario la crescita dei marchi nel mercato nazionale, sia horeca che gdo, e che guarda con interesse ai mercati esteri, in particolare Australia, Stati Uniti e Cina dove ha intrapreso rapporti commerciali con prospettive positive e interessanti.
Un’azienda solida e una realtà tutta italiana di eccellenza, grazie alle due anime che convivono in armonia: quella più moderna e innovativa dello stabilimento di San Giorgio di Nogaro (UD) e quella più storica, dove si realizzano le specialità, della Fabbrica di Pedavena (BL), con una tradizione centenaria di cultura birraria e qualità. Una caratteristica che si riflette anche nelle scelte aziendali di sviluppo. A breve termineranno i lavori di potenziamento della linea produttiva dello stabilimento di San Giorgio di Nogaro, dove si è aggiunta una nuova linea per lattine e si sono installati nuovi fermentatori, mentre a Pedavena si stanno ultimando i lavori per la realizzazione del Museo della Fabbrica e per la ristrutturazione del percorso visita, che da sempre suscita interesse e entusiasmo per il fascino della storia che si respira all’interno della Sala Cottura e delle sue cantine centenarie.
Sempre nel 2013 è stato siglato un accordo volontario con il Ministero dell’Ambiente per ridurre l’impronta di carbonio della realizzazione di un prodotto simbolo di Birra Castello, la bottiglia da 33 cl di Premium, ed è stato potenziato il trasporto su treno, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale. L’attenzione al territorio e all’ambiente sono un punto fondamentale per l’azienda, che nel 2008 ha iniziato il primo progetto di filiera integrata locale per la realizzazione della Birra Dolomiti. “Con il progetto Birra Dolomiti possiamo seguire l’intero sviluppo del prodotto, dalla semina dell’orzo alla realizzazione della birra” aggiunge Walter Lombardi, coordinatore generale degli stabilimenti “Si tratta di un progetto unico nel suo genere, a cui l’azienda tiene molto perché in grado di valorizzare le sue capacità produttive, il territorio e le sue preziose risorse, ottenendo un prodotto di pregio ed eccellenza”
Questo fine settimana l’azienda celebrerà il progetto Birra Dolomiti con la Festa dell’orzo, a Pedavena, evento ideato e realizzato dalla Fabbrica di Pedavena in collaborazione con Slow Food, che nel progetto Birra Dolomiti ha riconosciuto l’importanza e il contributo a livello locale, tanto che dal 2010, i terreni coltivati ad orzo della Valbelluna, sono diventati presidio Slow Food.
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