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15 Aprile 2016“Chiudiamo il Vinitaly con la conferma che il nostro impegno di questi anni ha raggiunto obiettivi persino superiori alle nostre aspettative. Oggi Amaro Lucano rappresenta un nuovo modo di bere conosciuto in tutto il mondo”. Così Pasquale Vena, presidente del Gruppo Lucano, commenta “a caldo” il successo che l’azienda di Pisticci ha ottenuto all’ultimo Vinitaly, la celebre Fiera Internazionale dedicata al mondo dei vini e distillati svoltasi a Verona dal 10 al 13 aprile.
Il Gruppo Lucano è stato ancora una volta tra i protagonisti della rassegna con un allestimento volutamente vintage, dove ha suscitato molta curiosità la ‘secret window’, in perfetto stile proibizionismo americano. Dopo aver bussato con il segnale convenuto i visitatori ricevevano dai bartender dello stand shot di Amaro Lucano, Classico e Anniversario e di Limoncetta di Sorrento, mentre la giovane barlady Valentina Valle, in divisa da barista ‘Chicago anni ’30’, ha preparato quelli che sono ormai classici nel mondo dei cocktail come Lucano Americano e Un Lucano a Manhattan, oltre a Lucano & Gazzosa e Lucano & Chinotto (per tutti ‘Lucanotto’). Partner d’eccezione Spumador, la famosa azienda comasca di softdrink e Cocchi, il vermouth di Torino più famoso al mondo.
Il tutto si è svolto tra pareti letteralmente “rivestite” dai tanti prodotti con cui il Gruppo Lucano sta conquistando il mondo con il buon bere. Tanti i riferimenti alla lunga storia di questa azienda di Pisticci, nata nel 1894 e che oggi è arrivata a produrre circa 4 milioni di bottiglie all’anno, chiudendo il 2015 con un fatturato di 23,5 milioni. Centinaia anche le originali cartoline a tema vintage e dedicate alle Esposizioni Universali, compilate e imbucate dai visitatori in una buca delle lettere allestita per l’occasione presso lo stand e che saranno spedite a cura dell’azienda.
“Ci ha fatto molto piacere ricevere allo stand tantissimi buyer e operatori da USA, Canada e da tutta Europa, in particolare dalla Germania – prosegue Pasquale Vena – segno che il lavoro fatto a livello nazionale e internazionale con i più famosi bartender, sta dando ottimi frutti. L’amaro creato da mio nonno nel 1894 e che una volta era legato al tradizionale ‘dopo pasto’, è oggi visto come un elemento essenziale per creazioni di altissimo livello. Ci ha gratificato anche riproporre gli altri prodotti del Gruppo Lucano, in particolare quelli della tradizione italiana, per cui tutti hanno mostrato un grande entusiasmo”.
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