fiere
13 Luglio 2022Ecco alcune delle proposte dell’edizione 2022 che permettono ai visitatori di fare un viaggio enogastronomico intorno al mondo, amplificando sensazioni e solleticando curiosità. Laboratori del Gusto e Appuntamenti a Tavola sono disponibili su prenotazione e fino a esaurimento posti sul sito della manifestazione.
I Laboratori del Gusto
Sono il modo più piacevole per imparare attraverso i sensi. Molto più di una semplice degustazione guidata, ogni Laboratorio del Gusto è studiato per accompagnare i partecipanti in un percorso di conoscenza e confronto che promette di cambiare la percezione del cibo. Tra i protagonisti di questa edizione non mancano formaggi e salumi naturali, extravergini, vini, e caffè ma anche i prodotti delle regioni attraversate dagli itinerari di Slow Food Travel. Tre le location coinvolte in questo momento per oltre 40 appuntamenti finora a calendario: le Sale UniCredit appositamente allestite a Parco Dora, le aule di Eataly Torino Lingotto e della Nuvola Lavazza.
Formaggi e salumi naturali
Con 12 appuntamenti dedicati, i formaggi e i salumi naturali sono un esempio di rigenerazione gastronomica e dimostrano in concreto come alle sapienze tradizionali si possano affiancare le conoscenze contemporanee. Raccontare che cosa sono i formaggi e i salumi naturali significa dimostrare come la rigenerazione del gusto e delle tecniche più naturali sia il futuro della gastronomia e della produzione alimentare di qualità. Una produzione realizzata senza l’aggiunta di fermenti industriali che, spesso e volentieri, appiattiscono i sapori e cancellano le sfumature di gusto generate da pascoli e territori.
I Laboratori del Gusto diventano quindi un viaggio tra tome di frontiera, ricotte d’Italia e formaggi stagionati in abbinamento a grandi vini e ai pani della comunità Slow Grains. Tra i protagonisti, i formaggi dei Presìdi Slow Food, baluardi di biodiversità e ambasciatori del territorio. Dall’abruzzese pecorino di Farindola al caciocavallo podolico della Basilicata passando per il piemontese saras del fen, sono solo alcuni dei caci presenti nei Laboratori.
Gli appuntamenti sui salumi ricordano quanto e come la carne debba essere considerata un cibo di lusso, una pietanza da consumare con attenzione e rispetto, preferendo produzioni attente all’ambiente e al benessere degli animali. I salumi presenti nei Laboratori del Gusto provengono da razze autoctone e da piccoli allevamenti che fanno tesoro degli insegnamenti della tradizione. Qualche esempio? Dalla Basilicata il salame di cinghiale, dalla Sicilia la fellata di suino nero dei Nebrodi e dalla Puglia la bresaola di capra garganica, entrambi Presidio Slow Food.
Slow Food Travel
L’idea di viaggio lento entra nel programma dei Laboratori del Gusto con gli itinerari di Slow Food Travel. Storie, tradizioni gastronomiche, sapori e pratiche artigianali portano i visitatori in un tour tra il miele di marasca del Carso e i fermentati delle Valli del Torre e del Natisone (Friuli Venezia Giulia), il pane del Lesachtal della Carinzia (Austria), le masculine da magghia sott’olio del Golfo di Catania (Sicilia), la fontina della Valle d’Aosta, il pane di segale di montagna del Canton Vallese (Svizzera).
Slow Wine Coalition
Gli appuntamenti dedicati al vino si arricchiscono quest’anno della proposta multiculturale della neonata Slow Wine Coalition, la rete internazionale che unisce i protagonisti della filiera vitivinicola accomunati dall’attenzione verso la sostenibilità ambientale, la tutela del paesaggio e la crescita sociale e culturale delle campagne. Non mancano i grandi classici con una verticale di Amarone Allegrini, storica azienda della provincia di Verona, una degustazione di sei annate di Le Vigne di Luciano Sandrone (Barolo), e la viticoltura urbana di Barcellona, Vienna e Napoli. Spazio anche ai giovani vignaioli di Langhe e Roero come Luisa Sala e Lara Rocchetti dell’azienda Lalù e ai Presìdi Slow Food del mondo vitivinicolo con il vino in anfora georgiano di Mariam Iosebidze.
I Laboratori alla Nuvola Lavazza e a Eataly Torino Lingotto
Alla Nuvola Lavazza si confermano gli appuntamenti dedicati al caffè a cura del main partner di Terra Madre Salone del Gusto e sostenitore ufficiale di Slow Food Italia. Qui i Laboratori del Gusto conducono i partecipanti in un viaggio narrativo e sensoriale attraverso le caratteristiche di questo prodotto poliedrico che può essere impiegato in cucina, non solo per la colazione e le preparazioni dolci, ma anche in cocktail e piatti salati. Da Eataly Torino Lingotto, invece, si approfondiscono temi di attualità come l’agricoltura simbiotica, si possono assaggiare diverse stagionature di formaggi e si degustano gli aceti balsamici puri e in abbinamento.
Gli Appuntamenti a Tavola
La gioia del convivio è il segno distintivo degli appuntamenti serali di Terra Madre Salone del Gusto. Quattro occasioni da Eataly Torino Lingotto per immergersi e gustare le più autentiche espressioni della cucina italiana e internazionale insieme ai protagonisti dei progetti Slow Food.
Ad aprire il programma degli Appuntamenti a Tavola sono Eleonora Matarrese, cuoca di origine pugliese e anima del Piqnik nel Verbano Cusio Ossola, e Oskar Messner, chef altoatesino del ristorante Pitzcock, entrambi dell’Alleanza Slow Food dei cuochi. Focus della cena il foraging, la raccolta di erbe e bacche selvatiche commestibili nei boschi e nei prati, e i Presìdi Slow Food delle regioni di appartenenza dei due cuochi.
Ci spostiamo all’estero con un cuoco storico dell’Alleanza Slow Food: lo chef albanese Altin Prenga che è riuscito a rilanciare la gastronomia del suo Paese e a farne una meta gastronomica. A Torino, Altin Prenga duetta con Daniele Maurizi Citeroni dell’Osteria Ophis di Offida nelle Marche. Mentre lo chef albanese si porta dietro un pezzo del suo agriturismo Mrizi I Zanave, diventato ormai un’impresa che guarda alla produzione di cibo, il cuoco marchigiano punta tutto sulla materia prima locale, spinto dal desiderio di far conoscere il suo Piceno. Maggiori informazioni qui.
Per il terzo Appuntamento a Tavola di Terra Madre Salone del Gusto, Pastificio Di Martino rilancia il progetto Barbie con cui, attraverso la brandizzazione dei pacchi di pasta con il colore rosa, intende promuovere due diritti fondamentali: al cibo e al gioco. Durante la cena la pasta Di Martino viene interpretata da affermate cuoche italiane testimonial del progetto, capeggiate dalla chef stellata Cristina Bowerman.
La quarta e ultima cena celebra le Osterie d’Italia con la proposta di alcuni indirizzi recensiti dalla guida culto firmata Slow Food. Un appuntamento di chiusura che promette una vera e propria immersione nella grandiosa gastronomia italiana, rigenerata dalle salde e giovani mani degli chef che hanno dato nuova vita alla loro tradizione locale.
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
21/11/2024
Una piattaforma che permette ai ristoratori di scegliere tra una gamma di imballaggi sostenibili, sia compostabili che realizzati in carta, cartone o plastica riciclata. È Deliveroo Packaging, ora...
21/11/2024
Nel cuore di San Frediano, una delle zone più vibranti di Firenze, il Gunè Next Door si rinnova. A guidare il cocktail bar arriva Matilde Martelli, ventottenne fiorentina doc, che dal 9 ottobre ha...
20/11/2024
Si è parlato di educazione alimentare nel corso dell’assemblea annuale di Fipe-Confcommercio a Roma. Sul tema la federazione, dopo il contributo delle istituzioni nell’ambito della formazione...
20/11/2024
L’essenza bio diventa l’anima di Belvedere. A giugno di quest’anno, la vodka di casa Moët Hennessy, dopo tre anni di studi e ricerche, ha ottenuto la certificazione biologica europea,...
A cura di Matteo Cioffi
I NOSTRI PORTALI
Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
©2024 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy