12 Agosto 2013
Addio inquinamento acustico. Dopo i primi esperimenti in alcuni locali olandesi e tedeschi, sbarca anche in Italia la tecnologia Silent Disco.
Oggi fare festa e ballare è possibile anche senza il frastuono. Occorrono solo delle cuffie senza fili, un pubblico curioso, un dj e… tanta voglia di divertirsi.
Se n’era occupato persino il Corriere della Sera otto anni fa.
Il quotidiano milanese aveva preannunciato degli appuntamenti silenziosi, ma danzerecci al Flippaut Festival di Bologna e a Glastonbury. Cosa è successo in tutto questo tempo?
La Silent Disco è diventata un movimento, tanto da entrare a pieno merito nell’“Oxford Dictionary”. Non è più una moda e sta diventando un’esigenza.
Ma cos’è questa Silent Disco? È la nuova corrente che vede il pubblico ballare ascoltando musica grazie a cuffie senza fili. Invece di utilizzare un sistema di altoparlanti, il suono viene propagato, o sarebbe meglio dire radiotrasmesso, tramite un trasmettitore FM.
Dalla consolle il segnale viene irradiato e subito ricevuto via wireless da tutti i partecipanti.
Tecnologia all’avanguardia
La copertura è di oltre 200 metri dalla consolle. Possono essere disponibili sino a tre canali, grazie alla presenza di più dj, e in questo modo i presenti possono scegliere a proprio piacimento il mix preferito.
Chi non indossa le cuffie gode solo a metà: anzi, assiste a uno strano e posticcio effetto che solo una stanza piena di gente che balla in silenzio può dare.
Apparel Silent è un servizio di cuffie wireless fornito da Apparel Music Ltd e, supportato dall’associazione culturale NNOO, è rappresentato in Italia da Giuseppe D’Alessandro, noto ai più come Kisk. Discografico, sound designer e produttore, D’Alessandro è molto preciso nello spiegare in cosa consista la Silent Disco.
“È un modo di condividere l’ascolto rispettando chi e cosa ci sta intorno”, spiega. “È un sistema di diffusione audio attraverso cuffie wireless di alta qualità dotate di una rotellina per regolare il volume. Il risultato è un ascolto limpido, intimo. Ogni canale corrisponde a un colore (blu, verde e rosso), pertanto si può mostrare cosa si sta ascoltando.
Un gioco divertente e coinvolgente questo che stimola le persone al dialogo”.
Ci sono molte possibilità di interazione tra il sistema Silent e le manifestazioni di musica, immagine e parola.
“Come Apparel Silent andiamo incontro a ogni tipo di esigenza, di nuove modalità, di fruizione, sia come strumenti che come luoghi: dai musei (La Giostra della Memoria a San Salvo), ai palazzi d’epoca (Palazzo Durini, Milano, K48, Fashion Film) o per strada, in eventi disparati, in riva al mare o nei club, durante le rassegne (Festival del Cinema di Venezia, Elita, Teatro Franco Parenti), per brand che vogliono promuovere un prodotto in modo innovativo (Nike, Politecnico di Milano).
La versatilità consiste nel non essere un semplice party bensì un nuovo modo di fruire l’audio”. Come è venuta l’idea di portarle la Silent Disco in Italia?
“Circa dieci anni fa fui invitato a suonare durante il primo evento silent a Milano, era il Placard Headphone Music Festival, che si svolgeva all’interno di un ampio loft. Ma l’evoluzione tecnologica mi ha rassicurato”.
Una trovata intelligente
Per quanto concerne gli intoppi burocratici, nel nostro Paese i problemi nascono spesso dalle condizioni del territorio. “Sono gli ostinati, sono gli invidiosi del divertimento altrui” a remare contro. “Ma accadono anche situazioni divertenti, con vigili o anziani che si complimentavano per la trovata”.
Una festa con le cuffie troverebbe la sua sublimazione in un Lunch Beat (ballare in pausa pranzo).
“Apparel fornisce un servizio di Silent Meeting al Silent Lunch/Brunch: siamo convinti che un po’ di musica nelle aziende, durante le pause di lavoro, sia del tutto sana e motivante”.
La parola all’esperta
Tatiana Carelli, scrittrice e multimedia manager, è una delle più grandi esperte di Silent Disco in Italia.
Interagisce a livello umano con assidui frequentatori di feste e addetti ai lavori. E ammette: “È vero, la Silent non è un rave party.
Ma è un cinema in tre lingue.
È una mostra o una conferenza con un
canale musicale e altri audio.
È insomma un mezzo tecnologico e nello stesso tempo umano utile per l’interazione”.
Per la sua casa editrice digitale, la Nobook, la Carelli è al lavoro con il progetto Silent Reading. “Si tratta di una lettura di brani di un preciso autore ascoltabili in cuffia durante gli eventi. Inoltre seguo, dal concept alla realizzazione, la campagna Nnooise, una campagna contro l’inquinamento acustico e a favore del dialogo promossa dall’associazione Culturale Nnoo”.
La Carelli non vede la Silent Disco come un vero e proprio movimento: “È troppo trasversale, per le possibilità che queste cuffie wireless offrono. È anche un peccato precludersi qualsiasi utilizzo che possa rendere liberi e rispettosi.
Quindi, perché limitarsi?”.
Come è possibile guadagnare con le Silent Disco
“Apparel Silent è un servizio che noleggia cuffie, ma spesso collabora e mette a disposizione le cuffie per eventi che trasmettono anche un messaggio di rispetto, di ricerca, di dialogo.
Non tutti gli eventi sono finalizzati a un semplice servizio, cerchiamo soprattutto di essere utili”, dicono tutto d’un fiato da Apparel. La Silent Disco poi si adatta a ogni genere musicale o tendenza. Le cuffie fornite, dotate dei famosi tre canali, creano competizione tra i performer e un’offerta ampia ai presenti. “È molto divertente vedere più professionisti esibirsi contemporaneamente”.
La Silent Disco non potrà mai sostituire la classica discoteca, il club o la balera. Problematiche legate alla logistica? “Un Silent Party è molto semplice da allestire in quanto le società specializzate forniscono sino a un massimo di tre ripetitori con ingressi RCA (le casse non servono più). Le cuffie hanno un’autonomia di 10-12 ore.
Occorre solo organizzare la distribuzione delle cuffia previa consegna di un documento d’identità e in questo caso un banchetto andrà più che bene”.
Quanto costa la Silent Disco
Apparel Silent e simili aziende o gruppi propongono in media il noleggio delle cuffie a 5 euro cadauna. Ma con uno sponsor o un patrocinatore si può richiedere una semplice offerta libera a partire da un euro.
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
22/11/2024
Anche questa volta non mi ha deluso. Anzi, riesce a stupirmi e non poco, per la seconda volta. Sto parlando del “Torbageddon” l’evento giunto alla seconda edizione dedicato al whisky torbato,...
A cura di Sapo Matteucci
22/11/2024
Un progetto, firmato da Campari Academy, che promette di mostrare l'universo del bar da una nuova prospettiva. L'edizione inaugurale di Barmaster Hub, tenutasi lo scorso 18 novembre presso...
22/11/2024
https://mercatodeivini.it/Al via il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti FIVI, che si terrà a BolognaFiere dal 23 al 25 novembre. Giunto alla 13a edizione, l'evento riunirà più di 1.000...
21/11/2024
Una piattaforma che permette ai ristoratori di scegliere tra una gamma di imballaggi sostenibili, sia compostabili che realizzati in carta, cartone o plastica riciclata. È Deliveroo Packaging, ora...
I NOSTRI PORTALI
Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
©2024 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy