01 Novembre 2016

TradeLab: i consigli per i gestori e le indicazioni per le aziende

di Manuela Falchero


TradeLab: i consigli per i gestori e le indicazioni per le aziende

Dall’analisi condotta in esclusiva per Mixer da TradeLab sono emersi consigli per i gestori e indicazioni per le aziende. Eccole in sintesi.

I CONSIGLI PER I GESTORI

* Puntare sulla personalizzazione dell’offerta. A riguardo, le tre opzioni di personalizzazione proposte sono molto piaciute ai clienti:

  1. avere uno sconto su un prodotto a scelta una volta a settimana: è stato ritenuto interessante/molto interessante dal 74,8% degli intervistati;
  2. potere terminare il piatto in modo personale scegliendo tra possibili aggiunte/integrazione (è giudicato ritenuto interessante/molto interessante dal 70,0% degli intervistati).
  3. dare la possibilità al cliente di comporre abbonamenti personalizzati in base alle proprie abitudini di consumo: è gradito dal 65,2% del campione

* Creare un’esperienza memorabile per il consumatore, seguendo alcune avvertenze:

  1. il cliente deve avere la sensazione di “imparare”;
  2. ciò che impara deve diventare parte del suo vissuto, del suo bagaglio di conoscenze;
  3. il cliente deve “entrare” in ciò che vive;
  4. la proposta dell’horeca deve essere reale, credibile, effettivamente “sentita”, coerente: il cliente deve entrare in un mondo vero;
  5. la proposta al cliente deve poi mantenersi nel tempo.

LE INDICAZIONI PER LE AZIENDE

* Sfruttare il crescente interesse per l’artigianalità, investendo su:

  1. i prodotti percepiti come più lontani da questa caratteristica: bibite gassate, caramelle e snack dolci. Per queste referenze potrebbero infatti esserci interessanti spazi in termini di comunicazione o di innovazione.
  2. i prodotti per i quali i consumatori chiedono una maggiore offerta artigianale: gelati confezionati, brioche, birra e succhi di frutta.

* Tenere conto della diffusa attenzione verso i prodotti salutari. In particolare, le maggiori richieste in questo senso toccano succhi frutta, brioche, gelato confezionato e snack.

* Porre attenzione all’etichetta: è l’elemento che maggiormente trasferisce la naturalità di un prodotto. Alle sue spalle, ma a una certa distanza, si colloca la presenza di marchi di autocertificazione.

* Dare spazio alla personalizzazione dei prodotti. Le carenze più evidenti, sotto questo aspetto, riguardano le bibite gassate, la categoria delle caramelle/cioccolato/praline e quella di vini e spumanti. Sono queste, dunque, le tre aree che presentano i più evidenti spazi di recupero e che potrebbero essere al centro delle attenzioni delle imprese.

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TAG: TRADELAB,MIXER 30 ANNI

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