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28 Novembre 2016E' ripresa a pieno regime la produzione e la consegna di Acqua S.Bernardo e di The Bio S.Bernardo in acqua minerale dagli stabilimenti di Garessio e Ormea. La scorsa settimana, come è noto, gran parte della Valle del Tanaro, insieme con il Basso Piemonte e la Liguria, sono state teatro di una drammatica alluvione, che a Garessio, ha riaperto le ferite dell’esondazione del 1994.
“Vorrei innanzitutto ringraziare tutti, clienti, fornitori, partner e i tanti amici che durante questi giorni ci hanno dimostrato la loro solidarietà in un momento di difficoltà oggettiva – commenta Antonio Biella, direttore generale di Acqua S.Bernardo - Il mio grazie naturalmente va poi a tutti i dipendenti, in primis al direttore di stabilimento, Gigi Delforno, che si sono prodigati per effettuare gli interventi urgenti e necessari per cercare di salvaguardare le nostre industrie. Interventi che ci hanno permesso già da venerdì di soddisfare gli ordini previsti. Un sincero ringraziamento anche alle autorità locali, provinciali e regionali, che si sono mantenute in stretto contatto con noi e si sono adoperate per ripristinare la viabilità, il più velocemente possibile, anche ai nostri camion che si occupano del trasporto dell’acqua”.
“Ora – prosegue Biella - il nostro primo pensiero è però verso tutta la popolazione alluvionata del nostro territorio. Tra le famiglie che hanno subito danni, fortunatamente solo materiali, ci sono anche tanti nostri dipendenti e collaboratori di Garessio e Ormea, e delle frazioni ancora isolate o con gravi problemi di collegamenti. Da questa terra da sempre nasce Acqua S.Bernardo per raggiungere le tavole di tutta Italia. Ci preme infine rassicurare anche i nostri clienti e preziosi partner commerciali. I problemi dell’alluvione non hanno fortunatamente creato interruzioni alle nostre linee produttive. Difficoltà oggettive e danni ci sono stati, per quanto riguarda i trasporti e alcuni passaggi organizzativi, ma si tratta di problemi superati o in via di risoluzione nel breve periodo. Qui nella Valle del Tanaro, del resto, si è abituati a indossare gli stivali, a rimboccarsi le maniche e ripulirsi dal fango, per ripartire il giorno successivo, con determinazione e possibilmente più forte di prima”.
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A cura di Matteo Cioffi
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