birra
31 Maggio 2018La scarsità d’acqua è una delle principali incognite per il futuro prossimo del pianeta. È evidente, infatti, che dalla disponibilità di acqua dolce dipenda la possibilità di dissetare e produrre cibo a sufficienza per una popolazione mondiale in costante aumento, così come la sopravvivenza di larga parte delle attività industriali. Per questo Carlsberg Italia, filiale italiana del Gruppo Carlsberg Breweries A/S - terzo produttore mondiale di birra - ha inserito da tempo la gestione efficiente e sostenibile della risorsa idrica tra le sue priorità.
Quantità e qualità dell’acqua rivestono un’importanza vitale nella produzione della birra. Nell’approccio alla scarsità d’acqua da parte di Carlsberg Group e di Carlsberg Italia, tuttavia, entrano in gioco sia i valori fondanti del Gruppo danese, ovvero la volontà di produrre “birra della migliore qualità con i migliori ingredienti e le migliori tecnologie”, sia la determinazione a contribuire attivamente, in base alle proprie responsabilità e competenze, alla soluzione di problematiche che coinvolgono a tutti i livelli ambiente, società e territorio.
Un pianeta sempre più assetato - L’acqua copre il 71% della superficie terrestre, tuttavia solo il 2,59% del miliardo e mezzo di km3 di elemento liquido è rappresentato da acqua dolce e, di questa frazione, appena lo 0,59% non è immagazzinato nelle calotte polari o nei ghiacciai. Si stima, soprattutto, che meno dell’1% della riserva idrica presente sulla Terra possa essere usata a scopo alimentare.
Gli utilizzi dell’acqua dolce - L’agricoltura è sicuramente il settore più idroesigente, accaparrandosi il 69% dell’acqua dolce disponibile, seguita dalle attività industriali con il 23% dei prelievi. Al terzo posto, con l’8% dei consumi, figurano gli usi sanitari e alimentari. Complessivamente oggi l’uomo utilizza 5.000 km3 di acqua dolce rinnovabile ogni anno. Una quantità quasi doppia rispetto agli anni ’70 e dieci volte superiore rispetto al 1900.
Italia bocciata in condotta - Il nostro Paese ha una disponibilità di acqua per usi civili e produttivi pari a 155 miliardi di m3, che si tradurrebbero in una dotazione pro-capite di 2700 m3. Tuttavia, a causa di irregolarità dei deflussi e inefficienza, la disponibilità effettiva si riduce a 110 miliardi di m3 e a 2.000 m3 procapite. Inoltre, l’acqua effettivamente utilizzabile per tutti gli usi, scende a 42 miliardi di m3, ossia a 764 m3 a persona, equivalenti a 764.000 litri a persona l'anno e poco più di 2000 litri a persona al giorno.
A dispetto dell’essere una nazione con una dotazione di acque disomogenea, ma di tutto rispetto, l’Italia è sia vulnerabile a episodi stagionali di stress idrico, ricorrenti specialmente nelle regioni meridionali e insulari, sia afflitta da un importante spreco d’acqua causato dall’inadeguatezza e avanzata obsolescenza delle reti di distribuzione. Secondo un rapporto pubblicato a inizio 2017 da Utilitalia, nel nostro Paese in media il 38,2% dell’acqua potabile immessa in rete viene disperso lungo il percorso, con uno spreco che arriva a punte di 139 litri d’acqua al giorno a persona. Un’ulteriore fonte di spreco di risorse è data dal fatto che in Italia è pressoché sconosciuto il riciclo e riutilizzo dell’acqua.
[caption id="attachment_29331" align="alignright" width="224"] Lo stabilimento Carlsberg Italia a Induno Olona (VA)[/caption]
La risposta di Carlsberg Italia - Un percorso di miglioramento costante Come documentato dai Bilanci di Sostenibilità resi pubblici sul web, anno dopo anno, Carlsberg Italia ha investito nell’aggiornamento dello storico Birrificio di Induno Olona (VA) e ritoccato verso l’alto le performance in termini di efficientamento dei consumi d’acqua, riutilizzo dell’acqua e riduzione degli sprechi. La conferma si ricava dagli indicatori d’impatto ambientale rendicontati nel 7° Bilancio di Sostenibilità, dai quali emerge che nel 2017, a fronte di un incremento del 6% nella produzione di birra, l’azienda ha fatto segnare riduzioni del 6% nei consumi complessivi e dell’11% nei consumi specifici d’acqua rispetto al 2016. Per dare un ordine di grandezza, l’acqua risparmiata da Carlsberg Italia nel 2017 equivale a quella contenuta in 11 piscine olimpioniche. Particolarmente indicativo è il dato sui consumi specifici che indica gli ettolitri d’acqua necessari per produrre un ettolitro di birra: nel giro di un anno, infatti, si è passati da 3,5 hl/hl a 3,1 hl/hl, dato allineato al risultato raggiunto a livello di Gruppo. L’efficientamento idrico è ancora più evidente se si prende come riferimento il 2015, quando il rapporto era di 4,3 ettolitri di acqua per ettolitro di birra (-27,9%).
Monitoraggio dei consumi idrici - Nel corso del 2017 Carlsberg Italia ha investito anche nel rafforzamento del sistema di monitoraggio dei consumi d’acqua, tramite l’installazione di 22 nuovi contatori, su specifiche aree del Birrificio, letti settimanalmente, che si aggiungono ai 16 i cui dati arrivano direttamente al server di monitoraggio.
Riciclo e riutilizzo delle acque - La riduzione dei consumi e l’abbattimento degli sprechi d’acqua passano anche dalla rimessa in esercizio, dopo opportune revisioni e modifiche, del vecchio impianto di depurazione delle acque reflue, dismesso nel 2006. Da novembre 2017, pertanto, le acque depurate sono conferite direttamente nel fiume Olona, restituendo all’ambiente acqua di una qualità il più possibile vicina a quella prelevata. Ogni mese, inoltre, l’Azienda ispeziona l’alveo del fiume Olona e provvede alla manutenzione della diga a monte dello stabilimento, contribuendo così alla salvaguardia del territorio. L’acqua depurata viene riutilizzata anche per il lavaggio dell’impianto di trattamento dei fanghi.
Guardando al 2018 - Nel corso del 2017, infine, sono state poste le basi per ulteriori progressi nell’uso sostenibile delle risorse idriche, che appaiono propedeutici al dimezzamento dei consumi d’acqua e all’azzeramento degli sprechi programmati entro il 2030. È stato installato, infatti, un nuovo Pastorizzatore Flash che, una volta a regime, porterà a una riduzione del consumo idrico nell’ordine del 4-5%. È prevista l’installazione di nuovi contatori che permettano di avere in tempo reale i dati sui consumi di ulteriori aree del Birrificio di Induno Olona.
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A cura di Matteo Cioffi
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