pubblici esercizi
29 Gennaio 2019L’osservatorio Fipe su affidabilità e merito creditizio dei pubblici esercizi ha, tra le altre cose, evidenziato che in termini di fabbisogni finanziari le imprese ricorrono massicciamente ad autofinanziamento (41% degli intervistati). Tuttavia la richiesta di fonti finanziarie esterne ha interessato un’impresa su due, principalmente verso una banca (47,6%) e marginalmente verso una società finanziaria (3,4%). Il 18% ha fatto ricorso al debito commerciale. Circa il 17% delle imprese non ha avuto bisogno di capitale, mentre soltanto il 2,7% ha utilizzato agevolazioni pubbliche come forma di finanziamento. Gli importi utilizzati a copertura degli investimenti o dei costi raggiungono un massimo di 50 mila euro per il 75% delle imprese intervistate. Tuttavia, come è prevedibile, all’aumentare del fatturato cresce la propensione ad investire per importi di spesa maggiori.
AMMONTARE DEL FABBISOGNO A COPERTURA DI COSTI E INVESTIMENTI (CLASSI IN EURO)
Il fabbisogno di capitale è stato necessario per investimenti in macchinari, attrezzature e impianti (47,6%), copertura di oneri fiscali e contributivi (45%), copertura dei costi del personale (30,9%), ammodernamento o ristrutturazione edilizia (23,5%) e acquisto merci (20,1%). Nessun utilizzo di capitale per investimenti in innovazione di processo o di prodotto. Un’impresa su due (49,7%) ha avuto bisogno di garantire la richiesta di finanziamenti. Le motivazioni alla base della richiesta di garanzie da parte dell’intermediario finanziario vedono al primo posto la condizione di sofferenza finanziaria in cui versa l’impresa (38,7%) a cui, per coerenza, si potrebbe sommare il 25% di imprese con debiti pregressi, mentre per il 30% le garanzie sono state chieste perché il finanziamento riguardava un importo troppo elevato.
LE MOTIVAZIONI LEGATE ALLA RICHIESTA DI GARANZIE
Le garanzie reali prestate dai soci (61,3%) occupano la prima posizione nel ranking tipologico delle garanzie richieste dagli intermediari finanziari. Subito dopo troviamo le garanzie reali prestate dall’impresa (32,0%) e a seguire i Confidi (16%).
COME HAI GARANTITO I FINANZIAMENTI?
In generale, tra tutti gli imprenditori che hanno avuto bisogno di garanzie l’85% è riuscito ad ottenerla. Il 60% degli imprenditori che ha richiesto un finanziamento ha ottenuto l’intero importo, mentre circa il 21% ne ha ottenuto soltanto una parte. I finanziamenti sono stati negati al 14% circa dei rispondenti per motivi economici. La maggior parte delle imprese (78%) ha contatti con uno o, al massimo, due intermediari ma il 3,4% dei rispondenti ha contatti con più di quattro istituti di credito. Un elemento sui cui riflettere è rappresentato dal fatto che solo un’impresa su due è a conoscenza del valore del proprio rating. Secondo gli imprenditori gli aspetti che concorrono maggiormente al raggiungimento del successo dell’azienda sono principalmente di carattere organizzativo, come le capacità professionali e di gestione del personale dell’imprenditore, e poter contare su personale orientato alla soddisfazione del cliente. Meno rilevanti i fattori economico finanziari o di operatività dell’impresa. Pochi credono al valore dell’innovazione come fattore di successo. Tra le maggiori difficoltà riscontrate dagli imprenditori nel rapporto con il loro intermediario di riferimento, oltre il 50% degli intervistati ritiene che sia dovuta alla carenza di informazioni mentre il 37% denunciano la poca trasparenza nelle comunicazioni e la difficoltà nell’ottenere i finanziamenti richiesti. Solo un imprenditore su dieci afferma che con la banca tutto fila liscio.
In conclusione possiamo dire che:
• le imprese valutate meritevoli di credito sono situate per lo più al nord d’Italia;
• le imprese più piccole, con livelli di fatturato minori, hanno meno probabilità di ottenere finanziamenti;
• la richiesta di garanzie per motivi legati a sofferenze finanziarie o a debiti pregressi compromette la possibilità di ottenere il finanziamento;
• le imprese che riescono ad ottenere finanziamenti coprono più tipologie di investimenti facendo leva su un budget più consistente;
• il rating continua ad essere sconosciuto ad una gran parte delle imprese
• il rapporto banca-impresa ha bisogno di essere migliorato.
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