29 Giugno 2015
E’ il primo soggetto nell’industria delle bibite di cui genera il 32,9% delle risorse totali di un settore che comprende 332 imprese. E’ inoltre, la prima realtà anche dell’industria delle bevande, che consta di 2.072 imprese, di cui distribuisce l’8,1% delle risorse totali del settore. La sua filiera produttiva immette nell’economia italiana risorse pari a 815 milioni di euro, equivalente allo 0,05% del Pil.
E’ quanto emerge dalla ricerca sull’impatto economico e occupazionale nel Paese relativo al 2014 commissionata da Coca‐Cola HBC Italia a SDA Bocconi School of Management. In particolare lo studio ha analizzato l’impatto di Coca‐Cola nel Paese in termini di risorse economiche generate e distribuite da Coca‐Cola, prendendo in considerazione i tre soggetti: Stato (imposte e contributi versati), imprese (acquisti di beni, servizi e investimenti) e famiglie (dipendenti).
L’analisi, cheha preso in esame il mondo Coca‐Cola, presente in Italia con quattro società: Coca‐Cola Italia, Coca‐Cola HBC Italia, Fonti del Vulture e Sibeg (quest’ultima non inclusa nella ricerca presentata), ha inoltre affrontato anche l’impatto occupazionale dell’azienda; in questo caso i risultati distinguono tra impatto diretto, riferito al numero di dipendenti presso gli stabilimenti e le sedi Coca‐Cola, e impatto indiretto, che riguarda il numero di dipendenti riconducibili alle filiere in cui Coca‐Cola opera in Italia, rilevando come Coca-Cola in Italia impieghi direttamente 2.074 dipendenti, dislocati in 8 sedi tra stabilimenti, uffici e depositi. L’impatto occupazionale diretto e indiretto è pari a circa 26.000 posti di lavoro (equivalente allo 0,1% della forza lavoro totale a livello nazionale). In pratica, ad ogni posto di lavoro diretto corrispondono 13 posti di lavoro indiretti all’interno dell’economia italiana. Il numero delle persone che dipendono, parzialmente o totalmente, dai redditi di lavoro generati direttamente o indirettamente da Coca‐Cola in Italia è pari a circa 70.000 persone. In termini di profilo dei dipendenti, il sistema Coca‐Cola presenta una maggiore incidenza femminile rispetto alla media delle imprese attive, sia a livello dei quadri (34% contro il 28%), sia a livello di cariche dirigenziali, con una percentuale quasi doppia (24% rispetto al 13%). In particolare, in Coca‐Cola HBC Italia la metà dei ruoli appartenenti al Comitato di Direzione aziendale è ricoperta da donne. Infine, i dipendenti Coca‐Cola presentano un profilo retributivo superiore rispetto alla media del settore delle bevande: +12% nel caso di quadri e impiegati, e ben +21% nel caso degli operai. La ricerca, infine, mette in evidenza come nell’ipotetico scenario in cui venisse meno la presenza di Coca‐Cola in Italia, l’economia nazionale andrebbe incontro ad una perdita di risorse pari a 481 milioni di euro (che corrispondono allo 0,01% delle risorse complessive generate in Italia) ed un aumento del tasso di disoccupazione del 0,29%.
[caption id="attachment_79260" align="alignleft" width="300"] Giangiacomo Pierini - direttore relazioni istituzionali e comunicazione Coca-Cola HBC Italia[/caption]
«Coca‐Cola - commenta Giangiacomo Pierini, direttore relazioni istituzionali e comunicazione Coca‐Cola HBC Italia - è una realtà prevalentemente locale, con un forte radicamento sul territorio nazionale, che grazie ai suoi stabilimenti crea importanti opportunità occupazionali e sviluppa attività a favore delle comunità in cui opera. In questo modo dà vita in Italia ad un circolo virtuoso di cui beneficia l’intera catena produttiva e distributiva. Inoltre le aziende coinvolte generano a loro volta redditi ed entrate fiscali, sviluppando l’attività economica all’interno delle loro rispettive catene del valore».
«Coca‐Cola - aggiunge Vittorio Cino, direttore relazioni istituzionali e comunicazione di Coca‐Cola Italia - è conosciuta per essere un’azienda globale, ma in ogni Paese ha un forte radicamento a livello locale: attenzione al territorio e sostenibilità sono da sempre valori fondamentali che l'azienda persegue nelle comunità in cui è presente. Tutti questi elementi si ritrovano nel Padiglione Coca‐Cola Expo Milano 2015, interamente ideato per rispecchiare il modello di sostenibilità e legame con il territorio di Coca‐Cola, un approccio che emerge in modo evidente anche dalla ricerca condotta dall’Università Bocconi».
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