ristorazione
14 Gennaio 2025Approvato in consiglio dei Ministri, su proposta del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il primo disegno di legge annuale sulle PMI, che introduce misure strategiche per rafforzare le micro, piccole e medie imprese italiane, incentivando l’aggregazione, l’innovazione del sistema produttivo e l’accesso al credito.
Tra gli interventi principali del provvedimento quello che riguarda le recensioni online. Come comunicato sui canali ufficiali del ministero del Turismo, con l’articolo IV del ddl si consente di effettuare una recensione online solo ai consumatori che dimostrano la propria identità e l’effettivo utilizzo di un prodotto o servizio. Nel disegno di legge viene specificato che le recensioni devono essere dettagliate e pertinenti, pubblicate entro 15 giorni dall’utilizzo o acquisto di un prodotto o servizio. Le strutture recensite avranno il diritto di replica e di richiedere la cancellazione di quelle false, ingannevoli, eccessive o non veritiere. E potrà essere richiesto di cancellare anche le recensioni non più attuali (oltre due anni) o relative a situazioni modificate.
La Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE) raccoglie con favore la stretta sulle recensioni online prevista dal ddl sulle PMI. «La piaga delle recensioni false ha per troppo tempo messo sotto scacco il settore della ristorazione e in generale dei pubblici esercizi, creando danni economici e compromettendo la fiducia dei consumatori – dichiara Roberto Calugi, direttore generale di Fipe-Confcommercio - Non è più tollerabile che attività imprenditoriali subiscano le conseguenze di giudizi fraudolenti o non veritieri, che spesso si traducono in concorrenza sleale e pubblicità occulta. La proposta contenuta nel ddl PMI è un segnale importante che accogliamo con entusiasmo e che, se adeguatamente attuata, potrà finalmente garantire maggiore trasparenza e correttezza nel sistema delle recensioni online».
Infine, al fine di incrementare l’occupazione giovanile il ddl contiene una disposizione sulla “staffetta generazionale” nelle imprese, che mira a liberare in anticipo nuovi posti di lavoro mediante un sistema di pensionamento flessibile, che consenta al lavoratore anziano una migliore conciliazione vita/lavoro e, al contempo, attui il trasferimento delle competenze professionali a favore di giovani lavoratori assunti in sua parziale sostituzione. Viene quindi introdotto, per le imprese fino a 50 dipendenti, un sistema di trasferimento generazionale con part time incentivato per l'accompagnamento alla pensione e assunzioni agevolate di under 35, garantendo così il passaggio di know how. Il neoassunto potrà sostituire integralmente la posizione lavorativa del lavoratore anziano, una volta cessato il rapporto di lavoro di quest’ultimo.
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