birra
15 Gennaio 2020Che la birra piaccia non è una novità. Non sorprende neanche il trend di crescita degli occupati del settore (+5% al 2017, fonte Assobirra) grazie anche alla nascita di molti microbirrifici che hanno ormai superato la soglia di oltre mille unità in tutta Italia. Per incentivare il settore dei piccoli birrifici artigianali, per intenderci quelli con produzione annua inferiore a 10.000 ettolitri (hl), il decreto del MEF del 4 giugno 2019 ha ridotto l’accisa del 40% passando da 2,99 euro per hl e grado-Plato, a 1,794 euro per hl e grado Plato.
MICROBIRRIFICIO E PICCOLA BIRRERIA NAZIONALE: DEFINIZIONE
Per microbirrificio si intende una fabbrica che produce meno di 10.000 hl su base annua e che inoltre deve:
• essere economicamente e legalmente indipendente da altri birrifici;
• utilizzare impianti distinti fisicamente da altri birrifici;
• non operare sotto licenza di utilizzo dei diritti di proprietà immateriale (marchi) altrui;
• produrre tutto il processo di lavorazione integrato, a partire dalla realizzazione del mosto. Incentivate anche le piccole birrerie nazionali ossia le fabbriche di birra munite della licenza fiscale ai sensi del DM 153/2001 che beneficiano dell’aliquota ridotta sulle accise perché producono meno di 10.000 hl di birra e possiedono tutti i requisiti sopra citati per i microbirrifici.
ATTIVAZIONE DI UN MICROBIRRIFICIO
Chi intende creare un microbirrificio, anche per godere delle agevolazioni di accisa, deve presentare alle Dogane competenti per territorio un’istanza indicando:
• la denominazione dell’impresa con tutti i dati identificativi fiscali;
• ogni generalità del titolare;
• la località ove è ubicato l’istituendo microbirrificio;
• la descrizione dei processi di lavorazione, degli impianti per produzione e acquisizione energia;
• la capacità dei serbatoi destinati al contenimento del mosto, dei semilavorati e della birra non condizionata oltre al quantitativo massimo di birra condizionata che si intende realizzare;
• gli strumenti di misura installati per determinare il grado-Plato.
Alla documentazione andranno allegate:
• ogni documentazione catastale relativa al deposito;
• le tabelle di taratura dei serbatoi;
• i tipi di birra da produrre con le relative ricette e materie prime necessarie per una cotta oltre alle rese di lavorazione e il grado-Plato atteso.
Si aggiungerà la dichiarazione di indipendenza fisica e legale da altri birrifici oltre al fatto di non usare licenze e diritti altrui. Ogni variazione ai dati comunicati dev’essere notificata entro 10 gg dall’avveramento. Il soggetto istante potrà anche comunicare la volontà di non detenere birra condizionata presso il microbirrificio in sospensione di accisa coerentemente con l’assenza del magazzino di birra condizionata. Ai fini della determinazione della cauzione prevista dalla legge, la quantità massima di birra che può essere detenuta nel deposito fiscale è calcolata dall’Ufficio Doganale competente con riferimento alla capacità dei serbatoi di birra presenti e al quantitativo massimo di birra condizionata che si intende detenere in regime sospensivo nel magazzino. Effettuate le verifiche tecniche degli impianti con esito positivo, dove possono anche essere eseguiti esperimenti di lavorazione, e constata l’esecuzione delle prescrizioni, l’Ufficio competente autorizza l’istituzione del deposito fiscale e dopo regolare pagamento del diritto di licenza, rilascia la licenza di esercizio di microbirrificio e il relativo codice di accisa. Per la vendita di birra condizionata a paesi UE o extraUE, bisogna dare preventiva comunicazione via pec all’Ufficio competente.
ACCISA RIDOTTA: COME FRUIRNE
Per aver diritto all’accisa ridotta, l’esercente comunica via pec alle Dogane competenti il programma di lavorazione che intende effettuare almeno 24 ore prima della lavorazione, indicando data e ora prevista per ogni cotta; la ricetta da realizzare; il mosto che intende ottenere e il grado-Plato relativo al prodotto finito. Eventuali variazioni andranno comunicate entro 24 ore pria dell’avveramento. L’Ufficio di competenza potrà assistere alle operazioni di fabbricazione potendo prelevare dei campioni. Se il mosto prodotto si discosta del 10% da quello comunicato, se ne dovrà dare immediata comunicazione integrativa. L’accertamento dell’accisa da assolvere viene previsto a prodotto finito, ossia alla fine delle operazioni di condizionamento, contrariamente a quanto avveniva prima quando non si teneva conto dei cali fisiologici di produzione. In caso di superamento del limite anno dei 10.000 hl, l’Ufficio delle Dogane di competenza impartisce le prescrizioni necessarie per consentire di adeguarsi al massimo in un tempo non superiore a 210 giorni.
OBBLIGHI CONTABILI
Gli esercenti microbirrifici devono compilare i seguenti tre registri:
– Carico e scarico materie prime amidacee introdotte nel deposito che poi passeranno in produzione;
– Registro del mosto ottenuto da ogni cotta, con indicazione delle ricette e dell’acqua impiegata per ogni sanificazione della caldaia e degli impianti;
– Registro della birra condizionata che riporti i quantitativi e il tipo di birra condizionata e in relazione allo scarico, i quantitativi di birra condizionata estratti, dal deposito fiscale, per essere immessi in consumo.
Le registrazioni contabili vanno effettuate entro il giorno successivo a quello delle operazioni effettuate.
Almeno una volta all’anno andranno redatti:
• l’inventario fisico delle materie prime, del mosto e della birra condizionata e non condizionata;
• il bilancio di materia con indicazione delle rese di lavorazione;
• il bilancio energetico con indicazione dei consumi di energia e dei combustibili impiegati.
CONSIDERAZIONI
Il mondo dei microbirrifici delineato è costituito di persone che spesso hanno fatto della loro passione un’occasione di lavoro. Auspichiamo un maggiore snellimento procedurale oltre alla stabilità di incentivi che possa far crescere e sviluppare questo settore economico nato da pochi anni e che deve combattere contro la concorrenza di multinazionali e culture di altre nazioni con storie secolari.
Il dr. Walter Pugliese risponde alle domande inoltrate a: info@studiowpugliese.it che verranno pubblicate sui prossimi numeri del mensile. Chi volesse inviare le domande autorizza MIXER a pubblicare i suoi riferimenti (nome, cognome, indirizzo e-mail) a meno di esplicita richiesta contraria.
Studio Walter Pugliese
tel. 02/36755000
fax 02/83428751
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A cura di Matteo Cioffi
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